giovedì 3 ottobre 2024

RUGBYTOTALE&SOCIALE - EVENTO/ Domani a Genova la presentazione del Libro "PIONIERI." di Elvis Lucchese.

                                & SOCIALE -  EVENTO  -

Domani sera, venerdì 4 ottobre, alle ore 18,00 nella club house del CUS Genova Rugby dello stadio CarliniBollesan il ben noto giornalista Massimo Calandri, ex mediano di mischia del team universitario, presenta il libro di Elvis Lucchese “PIONIERI”.


(Foto Elvis Lucchese)


"Rugby had been played in 1893 in Genoa by English expatriates»: il rugby è stato giocato (per la prima volta, in Italia) a Genova da espatriati inglesi. Marinai della Royal Navy sbarcati in città per qualche giorno. Lo scrive Tony Collins nella sua opera "The oval world – A global history of rugby". È molto probabile che quell’incontro sia stato giocato in un terreno, il “Campasso” – sull’allora Piazza d’Armi di Sampierdarena, all’altezza di via Walter Fillak. Dicono che vicino ci fosse una trattoria, da Gina, con un pappagallo appollaiato all’ingresso. Quando entravano i clienti, borbottava in dialetto genovese: «Gh’è gente!». E quando quelli se ne andavano, gridava: «Han pagou?».


(A sin. in foto il giornalista Massimo Calandri, ex atleta del rugby  cussino)

Elvis Lucchese, giornalista e storico del rugby italiano, ha raccolto (anche) la citazione di Collins nel suo libro «I pionieri. Le origini del rugby in Italia, 1910-1945». Si parlerà di palla ovale e di Genova, della Liguria: ci sono mille storie e aneddoti sconosciuti, personaggi mitici e grandi imprese, che legano questo sport a questa terra. Ufficialmente, il primo match di rugby in Italia venne giocato nel 1910 a Torino tra una squadra universitaria di Parigi e il Servette, ma il capitano degli svizzeri - guarda un po’ – era l’ingegnere genovese Edoardo Garrone. E nel capoluogo ligure, nella prima metà del secolo scorso i fratelli Galletto ebbero un ruolo da protagonisti. Come il giornalista Franco Rossi il ragioniere Alessandro Gazzoppi. 

Nel 1909, il Genoa Cricket and Football Club era disponibile ad accogliere i fratelli ovali, ma non se ne fece nulla perché mancava un terreno sufficientemente “erboso e soffice”. Poi, il Luigi Ferraris che ospita l’incontro di rugby fra la Catalogna e l’Italia, nel 1935. Però, queste sono solo delle pillole di un racconto sorprendente e appassionante che vale la pena di ascoltare di persona".

(Massimo Calandri)

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