JACOPO TRULLA PUNTA AD AFFERMARSI CON LE
ZEBRE RUGBY “SIAMO MOLTO MOTIVATI E NON VEDIAMO L’ORA DI
SCENDERE IN CAMPO CONTRO IL BENETTON RUGBY!” “PECCATO NON AVER POTUTO GIOCARE IL MONDIALE
U20, ERAVAMO UN’ANNATA MOLTO CONFIDENTE NEI PROPRI MEZZI E CON GRANDI
AMBIZIONI” Parma – Agilità e accelerazioni non mancheranno
quest’estate alla Cittadella del Rugby di Parma con Jacopo
Trulla, ala del Rugby Calvisano in forza
alla rosa delle Zebre Rugby come permit
player. Già
avvicinatosi al gruppo multicolor lo scorso anno in qualità di giocatore
invitato, il 20enne vicentino ha preso parte all’amichevole di Treviso del
settembre 2019 contro il Benetton Rugby, senza però esordire in gara
ufficiale col XV di coach Bradley. Dopo
essee cresciuto nelle giovanili del Rangers Rugby ed
aver vinto col club della sua città natale il Trofeo Topolino in due
occasioni, il giovane trequarti è passato all’età di quindici anni al Valsugana
Rugby, laureandosi campione d’Italia U16 e U18 con la società
padovana. Trulla
ha quindi perfezionato il suo percorso di formazione all’interno dell’Accademia
Nazionale “Ivan Francescato”, mettendosi in
mostra nel campionato nazionale di Serie A fino a guadagnarsi una chiamata
con i Calvini per la stagione 2019/20. Di
pari passo è proseguita la sua carriera con le giovanili della Nazionale, un
cammino costantemente verso l’alto livello che visto l’estremo/ala
rappresentare l’Italia U20 al Sei Nazioni e al Mondiale
di categoria nel 2019 e ancora al Sei Nazioni 2020
conclusosi anzitempo lo scorso marzo a causa della sopraggiunta emergenza
coronavirus. La
stessa pandemia da Covid-19 ha causato la cancellazione del Mondiale U20 in
programma quest’estate in Italia, un prestigioso appuntamento cui il
vicentino classe 2000 avrebbe verosimilmente partecipato. A
sopperire in qualche modo all’annullamento del World Rugby U20 Championship è
stata però una bella notizia per il giovane trequarti, il quale lo scorso
luglio è stato per la prima volta convocato ad un raduno della Nazionale
maggiore, unendosi al gruppo di Bigi e compagni in qualità di
atleta invitato. Sei nato e cresciuto a Vicenza, una terra di
forte tradizione rugbistica. Come ti sei avvicinato al rugby e cosa ti ha
fatto innamorare fin da subito a questo sport? “Mi sono avvicinato al rugby all’età di sei
anni grazie alla spinta di mia madre che inizialmente voleva indirizzarmi
verso il calcio ma poi ha cambiato idea e da lì mi sono sempre più legato
alla palla ovale. Fin da subito mi ha fatto innamorare lo spirito di squadra
e il legame che si crea tra i giocatori dentro e fuori dal campo”. Hai indossato la maglia del Rangers Rugby
fino all’età di tredici anni, passando poi al Valsugana Rugby di Padova con
cui hai vinto il campionato nazionale U16 e U18. Che ricordi anni di quegli
anni e che emozione è stata giocare per una squadra così affermata a livello
giovanile? “Al
tempo, quando giocavo a Vicenza, mi sono sempre sentito a casa perché il
Ranger Rugby è la società dove ho iniziato a muovere i primi passi. Poi però,
per vari motivi, mi sono spostato al Valsugana Rugby dove ho trovato delle
persone fantastiche che mi hanno accolto a braccia aperte fin da subito.
Fortunatamente sono entrato a far parte di una squadra che ha vinto parecchi
trofei e portato a casa vittorie importanti, per cui per me è stato un onore
e un motivo di orgoglio indossare i colori di una città dove il rugby è molto
praticato e conosciuto”. La scorsa estate ti eri già avvicinato alla
rosa delle Zebre come giocatore invitato, scendendo anche in campo nella
prima amichevole estiva contro il Benetton Rugby. Che ambiente avevi trovato
a Parma e che insegnamento porti con te da quella tua prima esperienza di un
anno fa? “L’anno
scorso non mi sarei mai aspettato di ricevere la chiamata di invitato. Ho
subito sfruttato l’occasione, impegnandomi fin dal primo giorno. Mi sono
ritrovato in un ambiente professionale che non avevo mai conosciuto prima ed
è stata un’esperienza molto importante per me a livello umano e di atleta.
Porto ancora tanti insegnamenti e quest’anno cercherò di alzare ancora di più
l’asticella del mio gioco”. Quest’anno sei stato riconfermato in rosa,
questa volta come permit player. Quali sono le nuove ambizioni di Jacopo
Trulla stavolta? “Essere riconfermato è stata una bella soddisfazione. Ora più che
mai, cercherò di ritagliarmi un posto in squadra, nonostante la concorrenza
sia elevata con la presenza di giocatori di grande esperienza e di talento.
Per farlo, darò il massimo e mi impegnerò al 100% sia con le Zebre Rugby che
col Calvisano”. Prima dello stop, avevi registrato 11
presenze e 2 due mete segnate col Rugby Calvisano. La stagione si è poi
purtroppo conclusa in anticipo; ti ritieni soddisfatto dell’annata con i
Calvini? “Avevamo
iniziato la stagione abbastanza bene, anche se forse non nel migliore dei
modi avendo partecipato alla Challenge Cup che richiede molte energie.
Ciononostante, il campionato stava procedendo col piede giusto. Peccato che
la stagione si sia interrotta ma penso sia stato un bene per preservare la
salute di tutti fuori dal campo. Vedremo l’anno prossimo come andrà, da parte
nostra cercheremo di portare a casa più vittorie possibile”. Nel frattempo, sei stato anche protagonista
con la Nazionale U20, scendendo in campo al Sei Nazioni e al Mondiale di
categoria nel 2019 e ancora al Sei Nazioni 2020. Che stimoli hai tratto dalla
tua esperienza in Azzurro e che emozioni ti ha lasciato poterti confrontare
con avversari di così alto livello? “L’esperienza in U20 è stata molto formativa
perché ti trovi a giocare ad un livello che in Italia purtroppo non trovi.
Poterti confrontare all’età di 19 anni con atleti che alla tua stessa età
giocano a dei ritmi pazzeschi è stato fantastico. E’ stato molto bello anche
perché ti ritrovi in un gruppo di ragazzi motivato, con il tuo stesso obiettivo
e le tue stesse ambizioni. Leghi fin da subito con tutti e, senza capire il
perché, siete già una famiglia”. L’edizione dello scorso giugno del Mondiale
U20 è stata purtroppo cancellata. Che aspettative avevate per il torneo di
quest’anno dopo il buon rugby che gli Azzurrini fanno intravedere già da
tempo? “Avevamo
ottimi progetti perché eravamo un’annata molto confidente nei propri mezzi.
Non so come sarebbe potuta finire, posso dire che eravamo molto decisi ad
entrare tra le prime cinque squadre del torneo. Certo, sarebbe stata una
bella sfida, ma avevamo grandi ambizioni come squadra”. Lo scorso luglio sei stato convocato al
raduno della Nazionale Maggiore a Parma, allenandoti a tu per tu con compagni
di reparto del calibro di Bellini, Benvenuti, Bisegni, Hayward. Per un
giovane esordiente come te, che sensazione è stata poterti confrontare da
vicino con Azzurri così affermati? “E’ stata una sensazione abbastanza
inspiegabile, ma sicuramente ricca di emozioni. Di certo non mi aspettavo la
chiamata! Allenarsi con giocatori di quel livello che fino all’altor giorno
vedevo solamente in tv è stato fantastico. Ho cercato di sfruttare al massimo
questa opportunità che è stata molto formativa per me”. E intanto però ti sei guadagnato la prima
convocazione con l’Italia Emergenti, in raduno martedì 11 agosto a Parma. Te
lo aspettavi? “No,
onestamente non mi aspettavo neanche questa convocazione. E’ stata un’altra
bella soddisfazione che cercherò di sfruttare dando il massimo con i miei
compagni, molti dei quali ritrovo alle Zebre Rugby e a Calvisano”. Ala o estremo? In che posizione pensi di
essere più efficace e quale credi che sia il tuo principale punto di
forza? “Me
lo chiedono in tanti! Credo di adattarmi a molti ruoli sulla linea dei
trequarti, anche se a livello personale preferisco giocare estremo avendo più
libertà di gioco e decisionale. Tra i miei principali punti di forza direi la
velocità e le abilità nel cambio di direzione e di passo”. Quale aspetto del tuo gioco ti piacerebbe
invece esplorare di più e migliorare? “Mi piacerebbe migliorare la mia tecnica
generale, soprattutto quella legata al placcaggio perché credo che sia un
fondamentale che qualsiasi giocatore deve possedere, al di là delle sue
dimensioni”. Da un paio di settimane avete ripreso a fare
anche placcaggi in allenamento. Come vi state preparando ai due derby contro
il Benetton Rugby previsti per fine agosto? “Ci stiamo dedicando tantissimo all’aspetto
generale del gioco tecnico. Siamo molto motivati e non vediamo l’ora di
scendere in campo. Daremo il massimo per portare a casa entrambe le partite!” La scheda di Jacopo Trulla: Nome: Jacopo Cognome: Trulla Nato a: Vicenza (VI) Il: 5/07/2000 Altezza: 183 cm Peso: 86 kg Ruolo: Ala Honours: Italia U20, Italia U18 Caps: 0 Presenze in Guinness PRO14: 0 Presenze in EPCR Champions Cup: 0 Presenze in EPCR Challenge Cup: 2 Club precedenti: Rugby Calvisano, Accademia Nazionale “Ivan
Francescato”, Valsugana Rugby, Rangers Rugby Instagram: @jacopo_trullaa |
Simone Del Latte |
RUGBY E SOCIALE di Roberto Roncallo (O.D.G. 170599 roncallo.roberto488@gmail.com ) creato da Dino Fruccio
giovedì 6 agosto 2020
ZEBRE RUGBY CLUB - Il vicentino Jacopo Trulla "Permit player" per la Franchigia zebrata.
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