mercoledì 26 agosto 2020

COLORNO RUGBY - Roberto Lorenzani il Mental Coach del club emiliano.

 


L’ANGOLO BIANCOROSSO: DUE BATTUTE CON ROBERTO LORENZANI

 

Nella giornata di  MERCOLEDI’ 26 AGOSTO in previsione un fuori programma per l’HBS Colorno, coi 38 giocatori della prima squadra che si cimenteranno in un particolare Team Building organizzato dal Mental Coach del club biancorosso Roberto Lorenzani.

Negli ultimi anni si va fortemente affermando nel mondo dello sport questa nuova figura a sostegno di giocatori e staff tecnici, una sorta di allenatore della mente che va ad intervenire su aspetti della prestazione di un atleta sino ad oggi molto spesso trascurati. Roberto Lorenzani ha frequentato la “Mental Training Italy” dieci anni fa, diventando un pioniere del settore. Il 64enne si trova da due stagioni al servizio dell’HBS Colorno dopo essere stato il Mental Coach delle Zebre Rugby.

Durante la particolare giornata di domani, in programma esercizi sul campo, attività ludiche di gruppo, una gara di Orienteering per le strade del comune di Colorno e, a conclusione del Team Building, una grigliatona finale prima del “rompete le righe”.

Roberto, quanto conta lavorare bene a livello mentale su una squadra di rugby?

“Per esperienza posso affermare che sia fondamentale tanto per una squadra di rugby quanto per qualsiasi altro sport. A mio avviso la preparazione mentale di un atleta incide almeno sul 50% della prestazione. Spesso capita che a fine partita vengano fatte dichiarazioni del tipo: non c’eravamo con la testa, siamo crollati mentalmente. Il fattore mentale rimane basilare in uno sport duro come il rugby, va ad agire sul singolo aiutandolo a compire imprese difficilissime. In passato ho lavorato con atleti di sport estremi come l’alpinismo, ho preparato spedizioni in Siberia a -60° e attraversate della giungla in solitaria”.

Cos’è un Team Building?

“Il termine Team Building viene usato spesso e in ambiti diversi, per me che lo faccio da 30 anni significa costruzione di un gruppo … Con questo lavoro specifico si diventa una squadra. All’inizio mi trovo di fronte un gruppo di persone, poi si diventa squadra e infine si diventa un tutt’uno. In una squadra affiatata si capiscono le dinamiche, si risolvono i problemi, si aiuta il compagno in crisi”.  

Cosa ti aspetti dai ragazzi?

“Voglio precisare che non sarà né una giornata di vacanza né una giornata troppo stressante. Il Team Building è la situazione di partenza per mettere in pratica gli obiettivi stagionali che società e giocatori si sono prefissati. Ci saranno alcuni momenti fuori dalla zona di confort, durante i quali emergeranno maggiormente gli aspetti caratteriali dei giocatori. È proprio in quei momenti che i ragazzi dovranno abituarsi a reagire mentalmente. La stessa cosa avviene durante una partita di rugby, quando ci si trova a dover affrontare un campo fangoso, la neve o una inferiorità numerica. È importante imparare a reagire per superare le difficoltà. Sarà una prova che andrà a stimolare le reazioni caratteriali dei singoli, dalla giornata di domani avremo molte risposte interessanti.”

 

Manuel Piazza

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