L’ANGOLO
BIANCOROSSO: DUE BATTUTE CON ROBERTO LORENZANI
Nella giornata di MERCOLEDI’ 26 AGOSTO in
previsione un fuori programma per l’HBS
Colorno, coi 38 giocatori della prima squadra che si cimenteranno in un
particolare Team Building organizzato dal Mental Coach del club
biancorosso Roberto Lorenzani.
Negli ultimi anni si va fortemente affermando nel mondo dello sport questa nuova figura a sostegno di giocatori e staff tecnici, una sorta di allenatore della mente che va ad intervenire su aspetti della prestazione di un atleta sino ad oggi molto spesso trascurati. Roberto Lorenzani ha frequentato la “Mental Training Italy” dieci anni fa, diventando un pioniere del settore. Il 64enne si trova da due stagioni al servizio dell’HBS Colorno dopo essere stato il Mental Coach delle Zebre Rugby.
Durante la particolare giornata di domani, in
programma esercizi sul campo, attività ludiche di gruppo, una gara di
Orienteering per le strade del comune di Colorno e, a conclusione del Team
Building, una grigliatona finale prima del “rompete le righe”.
Roberto,
quanto conta lavorare bene a livello mentale su una squadra di rugby?
“Per esperienza posso affermare che sia fondamentale
tanto per una squadra di rugby quanto per qualsiasi altro sport. A mio avviso
la preparazione mentale di un atleta incide almeno sul 50% della prestazione.
Spesso capita che a fine partita vengano fatte dichiarazioni del tipo: non
c’eravamo con la testa, siamo crollati mentalmente. Il fattore mentale rimane
basilare in uno sport duro come il rugby, va ad agire sul singolo aiutandolo a
compire imprese difficilissime. In passato ho lavorato con atleti di sport
estremi come l’alpinismo, ho preparato spedizioni in Siberia a -60° e
attraversate della giungla in solitaria”.
Cos’è un
Team Building?
“Il termine Team Building viene usato spesso e in
ambiti diversi, per me che lo faccio da 30 anni significa costruzione di un
gruppo … Con questo lavoro specifico si diventa una squadra.
All’inizio mi trovo di fronte un gruppo di persone, poi si diventa squadra
e infine si diventa un tutt’uno. In una squadra affiatata si capiscono le
dinamiche, si risolvono i problemi, si aiuta il compagno in crisi”.
Cosa ti
aspetti dai ragazzi?
“Voglio precisare che non sarà né una giornata di
vacanza né una giornata troppo stressante. Il Team Building è la situazione di
partenza per mettere in pratica gli obiettivi stagionali che società e
giocatori si sono prefissati. Ci saranno alcuni momenti fuori dalla zona di
confort, durante i quali emergeranno maggiormente gli aspetti caratteriali dei
giocatori. È proprio in quei momenti che i ragazzi dovranno abituarsi a reagire
mentalmente. La stessa cosa avviene durante una partita di rugby, quando ci si
trova a dover affrontare un campo fangoso, la neve o una inferiorità numerica.
È importante imparare a reagire per superare le difficoltà. Sarà una prova che
andrà a stimolare le reazioni caratteriali dei singoli, dalla giornata di
domani avremo molte risposte interessanti.”
Manuel Piazza
Nessun commento:
Posta un commento