Alvarado (FOTO SOPRA) è un preciso calciatore classe 2000, nato a Rosario e cresciuto rugbisticamente nelle fila del Jockey Club, con sede nella città argentina. Un metro e ottanta centimetri di altezza per 88 chilogrammi, ha iniziato con la palla ovale a quattro anni. Convocato con la selezione U18 della provincia di Rosario, ha inoltre vestito la prestigiosa maglia biancoceleste dei Pumitas U18, con la quale ha preso parte ad un tour in Sudafrica. Sempre nella medesima categoria, ha ottenuto caps con la formazione Sevens dell’Argentina. Nella passata stagione ha affrontato la sua prima esperienza europea giocando con l’inglese Burton Rugby Football Club, società militante nella Midlands Premier Division.
Solo un anno in più per il centro Francesco Vallone (FOTO SOPRA), nato a Benevento nel 1999. Anche per il giocatore campano, inizio molto precoce con il rugby. Si è avvicinato ai campi con le acca a 5 anni vestendo la maglia del Rugby IV Circolo Benevento, per poi trasferirsi nell’altro club della città – il Rugby Benevento – con cui ha esordito in serie A a 18 anni. Stabilmente presente nell’elenco di selezionati regionali, ha preso parte al progetto ASA per l’accesso da esterno all’Accademia federale di Benevento, ma un infortunio ne ha impedito l’accesso nelle fasi finali.
«Presentiamo altri due giocatori molto giovani, ma dotati di qualità tecniche notevoli e tutte da strutturare e sviluppare – commenta Luca Raza, General Manager rossoblù (FOTO) -. Accogliamo Ciro, dal quale ci aspettiamo il trasferimento, oltre che delle sue qualità notevoli in campo, anche della cultura di club tipica del movimento argentino. Modello che vorremmo mettesse qualche radice anche nella nostra società in questo anno di inizio di un nuovo importantissimo capitolo della propria storia. Vallone è, a sua volta, un giovane di qualità e che presto si è affacciato sulla serie A mostrando di averne le qualità necessarie. Ho apprezzato sinceramente l’approccio serio e ambizioso mostrato dal giocatore: vogliamo, infatti, che vestire la nostra maglia sia un elemento di stimolo per crescere sportivamente e umanamente.
Il nostro progetto è molto ambizioso e, per farne parte, serve condividerne gli obiettivi, lo spirito di competizione e la necessità di migliorarsi con costanza».
(Fiorenza Bonetti)
Nessun commento:
Posta un commento