I numeri del Gioco d’Azzardo in Liguria. Sonia Salvini (foto sotto): “Lo Sport è soluzione efficace”
Sonia
Salvini, responsabile
scientifico progetti sul gioco d’azzardo e membro dell’Osservatorio Nazionale
sul Gioco, fornisce alcuni dati fondamentali per inquadrare questo fenomeno,
oggetto della campagna sociale “Questo non è un gioco” lanciata da Stelle nello
Sport in collaborazione con Alisa.
La situazione della Liguria
“La Liguria è una delle regioni più virtuose
nella lotta al gioco d’azzardo, ha avuto il dato di nuovi utenti intercettati
più alto, il 45%, contro il 20% della media nazionale. Si sono riusciti a
intercettare le fasce più difficili da cogliere, quelle dei giovani: circa 500
persone, che sembrano poche, ma in realtà sono tante. La prima cosa che fa chi
soffre la patologia, una volta sviluppata la dipendenza, è indebitarsi. Quando
poi arriva a chiedere aiuto, è spesso la famiglia a introdurlo nella rete di supporto”.
Anziani
categoria a rischio
“Se noi guardiamo i numeri ci rendiamo conto
che i giovani sono relativamente poco coinvolti e la percentuale maggiore sono
gli over 65. È un dato sorprendente, nemmeno quando si parla di alcool o di
tabacco si pensa mai a quella fascia d’età. Noi sappiamo che il gioco più
frequentato è il Gratta e Vinci. Una persona anziana non si avvicina a schermi
e computer per giocare, nonostante questa sia l’era degli Smartphone; accedervi
significherebbe dover svolgere attività come utilizzare la carta di credito
online che li allontanano, e invece attirano i giovani”.
Il problema
per i giovani
“Come Osservatorio Regione Liguria, per
favorire il monitoraggio, abbiamo somministrato un questionario nelle scuole
per permettere ai giovani di autovalutarsi rispetto al rischio, ed è emerso che
oltre il 5% dei giovani ha già un problema di dipendenza dal gioco.
Il problema quindi è che anche quando
arrivano i genitori si è già svolto il passo molto breve, da quando sono
bambini che chiedono alla mamma di giocare con lo Smartphone, magari a un
giochino gratuito, a quando passano a giocare online magari perché attratti da
un testimonial”.
Sport come
medicina
“Si tratta di un campo di dipendenza tutto
sommato ancora nuovo, il giocatore d’azzardo non “assume” la sostanza, come
avviene con l’alcool e il tabacco.
Essere in una situazione in cui si propone
qualcosa, come lo sport, è una soluzione sicuramente efficace, perché si
propone qualcosa di concreto di fronte all’incertezza della sorte”.
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