RUGBY NOVI - La nuova "Casa" del club piemontese, a settembre l'inaugurazione.

RUGBY NOVI cambia “casa” e,nonostante la terribile pandemia non del tutto debellata, porta avanti un impegno importante anche dall’aspetto sociale. La principale novità in casa del club biancoverde è l’assegnazione della gestione del campo sportivo G3 di Novi Ligure, ma andiamo per gradi e incontrando 

(in foto da sin. Davide e Stefano Cantore ed Alessandro Vernetti)

ALESSANDRO VERNETTI, principale dirigente del club presente al campo, ci si puo’ subito accorgere che l’aria che tira è improntata alla fiducia ed alla serenità. Onestamente non crediamo che nella città della cioccolata il club presieduto dall’irlandese MICHAEL PIERSE, ora in vacanza, abbia trascorso momenti miglioiri delle altre Società rugbistiche.

“ Infatti credo proprio ne piu’ ne meno che anche noi del Novi abbiamo trascorso questo critico momento come gli altri. Quando ci hanno concesso la possibilità siamo ripartiti ovviamente seguendo tutti i protocolli che ci avevano imposto Governo e Federugby.

Siamo inizialmente ripartiti unicamente con la preparazione atletica priva pertanto di qualsiasi contatto fisico, senza utilizzare alcun pallone ne attrezzature tecniche.

Gradualmente con il miglioramento della situazione abbiamo permesso ai ragazzi ed ai bambini del minirugby che non sono in vacanza di muoversi in modo adeguato sul campo. 

A fine luglio si sono fermati i ragazzi dell’Under 16 e dell’Under 18 che fanno parte della franchigia territoriale del MARENGO, ed ora questi giovani possono divertirsi su questo nuovo campo da gioco.”

Infatti questa è la succosa notizia! Da poche settimana, infatti, quasi come fosse caduta dal cielo è arrivata la concessione e la gestione dell’impiando sportivo del G3, in precedenza utilizzato dalla Società di calcio Real Novi.

“E dal cielo abbiamo così raccolto questa buona novella – dice VERNETTI – del resto non potevamo non accettare di uno spazio che si è  creato e grazie anche alle nostre conoscenze siamo riusciti ad ottenere in gestione questo impianto sportivo. 

Abbiamo accettato l’offerta in ragione anche del CUORE, in quanto questo terreno di gioco è stato l’ultimo utilizzato dal vecchio Unione Sportiva Novi negli anni 90. Prima giocavamo alla Collinetta, ma negli ultimi due anni di attività agonistica, e per ben due anni utilizammo questo campo. Impianto sportivo che si trova nella nuova zona novese del G3, e comunque vicino ad una strada trafficata e pertanto comoda da raggiungere con le auto.”

L’impianto sportivo SERGIO COMOLLO si trova in viale Romita, poco lontano dalla rotatoria proveniente da via Ovada in Novi Ligure, dove si trova il supermercato Bennet, salendo verso Pasturana. Misure interessanti con 60 m  per 95 m. con presenza di manto erboso, spogliatoi, segreteria, spazi per il relax nelle vicinanze del campo.

“Nuovo campo ma con i nostri consueti programmi – afferma ALESSANDRO VERNETTI – continuando a portare avanti il progetto Marengo con gli Under 16 e gli Under 18. Siamo i fondatori della franchigia e siamo convinti in questo programma. Probabilmente seguiro’ personalmente e tecnicamente la Under 18, sicuramente insieme ad un altro tecnico, ed il mio aiutante dell’anno scorso della Under 16, Enea Shpella, sarà impegnato  con la guida tecnica dell’Under 16. Logicamente  resta in piedi anche per il minirugby la fattiva collaborazione con i Lions Tortona, e nel tempo cercheremo di far scendere in campo una Under 14 comune. Ritornando sull’argomento lo stesso dirigente novese ha voluto ringraziare sia l’Ammnistrazione Comunale locale che è stata molto  vicina al club della palla ovale, il gestore degli impianti sportivi,  lo SportInNovi, una consulta che raccoglie oltre duemilacinquecento tesserati.

E in conclusione interviene anche STEFANO CANTORE (foto), responsabile delle attività della propaganda novese:

 “ Si sta creando un buon gruppo di giovani atleti e molti genitori dei bimbi stessi si è prodigata per giorni collaborando direttamente con noi per sistemare le infrastrutture, bisognose di riparazioni e modifiche, si sono messi all’opera anche per issare le fatidiche acca, un simbolo del rugby che ora spicca anche da lontano, senza sottovalutare gli inevitabili lavori di pulizia e sanificazione dei locali dell’impianto stesso.Sono veramente soddisfatto di poter guidare questi giovanissimi, del resto sono ormai ben sette anni che ho questa incombenza.” (rr)