DIMISSIONI DA PRESIDENTE
Cari amici e sostenitori
vi devo annunciare, ufficialmente che qualche
settimana fa ho dato le mie dimissioni da presidente dall’Associazione Amatori
Rugby Capoterra. Premetto che, questa decisione, non è improvvisata ma a lungo meditata. Quello che
però mi piace rimarcare è il fatto che le dimissioni non sono volute ma sono state
“obbligate”.
Quindici anni fa, l’Associazione era in uno
stato critico al punto che la prima squadra per la prima volta non venne iscritta al campionato regionale. In quel
momento da ex giocatore nonché da genitore di due ragazzi alla quale avevo già
trasmesso la “malattia” del rugby, mi sono sentito chiamato in dovere di fare
qualcosa affinché il rugby a Capoterra non sparisse.
Mi rimboccai le maniche e mi misi a lavoro
per ricompattare tutte le varie anime rugbistiche capoterresi. Centrai
l’obbiettivo anche se non al 100%.
Iniziammo a rinnovare il gruppo dirigente, dando
vita ad una nuova stagione con grande entusiasmo, con l’obbiettivo minimo di
dare serietà, concretezza e soprattutto dignità ad un’associazione che
aveva una storia da difendere e una grande attività da sviluppare.
Con l’impegno di tutti abbiamo non solo
ricostruito ma addirittura sviluppato una crescita, nel corso degli anni, che è
stata esponenziale. Si sono raggiunti risultati insperati, ma come logica
conseguenza di un grande lavoro costante, serio e competente. Prima la serie B,
la serie A, gli incontri del Sei Nazioni, il centro di formazione federale,
sono solo alcuni esempi di tanti obbiettivi raggiunti.
Purtroppo nel corso degli ultimi anni questo
gruppo dirigente, forse per stanchezza e forse per maturazione differente dei
singoli soggetti, ha iniziato a perdere pezzi e ad avere, non solo idee diverse
dalle mie, nel modo di gestire e mandare avanti l’attività, ma addirittura interessi
differenti dall’Associazione stessa. E così sono cominciati ad affiorare i
primi segnali di decrescita.
Ho sollecitato già due anni fa un impegno più
concreto e soprattutto indirizzato al reale interesse dell’Associazione, presentando
già nel luglio 2017 le mie dimissioni. Le quali furono congelate dopo una lunga
discussione che produsse la promessa di una ristrutturazione societaria e
soprattutto un rinvigorito apporto in termini di impegno reale.
Inizialmente c’è stato qualche segnale, ma
purtroppo è stato un fuoco di paglia. In questi due anni le idee ed i rapporti
sono andati ulteriormente ad incrinarsi, fino ai giorni più recenti dove il
solco è diventato più profondo ed incolmabile a causa dei forti attriti nati sulla
scelta del nuovo allenatore; per il quale sono stato sfiduciato per due volte
in direttivo.
Quindi alla fine non mi è rimasto altro da
fare se non quello di rassegnare le dimissioni da un gruppo dirigente che
oramai ragiona e vede le questioni in modo totalmente differente dal
sottoscritto.
Sono dispiaciuto in una maniera
indescrivibile e scrivo con un nodo alla gola che mi rattrista parecchio, dopo
circa quarantadue anni divisi tra atleta e dirigente, dopo tanto impegno e
sacrificio, non è assolutamente facile digerire una situazione del genere, ma
purtroppo devo prendere atto e mettermi da parte.
Spero vivamente per il bene dell’Amatori
Capoterra che il mio successore abbia la capacità di non disperdere un
patrimonio ed una storia, che non è personale ma di tutti.
Ringrazio di cuore tutti coloro che
appassionatamente mi hanno aiutato e sostenuto in tutti questi anni a
trasformare l’Associazione e farla diventare una realtà conosciuta, stimata e rispettata
da tutti.
Carlo
Baire
Ex
Presidente Amatori Rugby Capoterra
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