lunedì 22 luglio 2019

I BELLI DENTRO CAMPIONI D'ITALIA DI BEACH RUGBY.

Quella che vogliamo raccontarvi oggi è una storia a lieto fine che ha inizio su un muretto dello stabilimento Rive di Traiano di Terracina nel luglio 2017. I Belli Dentro sono in semifinale scudetto contro Padova, super potenza del beach rugby italiano, una specie di Juventus per capirci. I Belli Dentro battono Padova, non senza polemiche, e si ritrovano su quel muretto dove si erano riuniti prima della partita. A quel punto ci facciamo una promessa: non deve essere un caso, quello deve essere il nostro standard. Quel giorno del luglio del 2017, a Terracina, abbiamo perso la finale contro i Crazy Crabs, ma ci è cambiata la vita. Non siamo mai più tornati indietro. La storia, dicevamo, è a lieto fine perché i Belli Dentro oggi sono campioni d’Italia. Ora che vi abbiamo spoilerato il finale vi raccontiamo tutto il resto.

Partiamo dai Denotte però.

Alla vigilia del master la formazione dei Denotte è forse la più forte che potessimo concepire per l’atto conclusivo della stagione.
Abbiamo un girone di ferro, con Rockets, Crazy Crabs, Iron Hill e Pirati di Nisida. Ovviamente nessuno ci dà una lira ma a noi ce ne frega poco. Infatti succede che alla prima partita di giornata battiamo i Rockets. Sissignore. 4 a 3 alla golden meta, iniziano già i primi infarti. Poi becchiamo gli Iron Hill, siamo ampiamente avanti nel punteggio, salvo però prendere un giallo stupido e farci rimontare fino a quasi perdere la partita. Ce la mettiamo in tasca per il rotto della cuffia per 5 a 4. A questo punto la giornata, direte voi, dovrebbe essere in discesa. Ma invece no.
Usciamo sconfitti dalla gara con i Pirati per 4 a 3, giocando parte della partita in 3, con due infortunati seri, litigando tra di noi e con l’arbitro a cui forse non eravamo molto simpatici. Ci rimane da giocarci l’ultima spiaggia, il tutto per tutto contro i Crazy Crabs. La loro esperienza si fa sentire, perdiamo 6 a 2. A tutto questo aggiungiamo che la situazione alla fine del girone, oltre ai Crabs primissimi, vede noi, Rockets e Pirati a pari punti, in base alla differenza mete segnate possiamo arrivare secondi e giocarci la semifinale ma possiamo anche arrivare quarti. Secondo voi come va a finire?
Nel tardo pomeriggio i Denotte, ridotti in 9 a causa di una squalifica che si è andata a aggiungere agli infortuni di cui sopra, vanno a giocarsi la finale per il settimo e l’ottavo posto contro i Crazy Rats, para para a quella dell’anno scorso. 
I ratti di Frascati si impongono 3 a 2, in una giornata iniziata alla grande e proseguita in maniera sfortunata che più sfortunata non si può i Denotte confermano il piazzamento dello scorso anno, levandosi però qualche soddisfazione che sarà comunque decisiva ai fini del nostro racconto a lieto fine.
I Belli Denotte a Alba Adriatica: D’Annunzio, Sanlo, Molinari, Belcastro Sr, Moccia Jr, Mazza, Tomasini, Di Giacomo, Valente, Ciampani, Moriconi, Callori.
All.: Checco

Veniamo ai Belli Dentro.

Sesto master finale, vice campioni in carica. La settimana che precede l’appuntamento di Alba Adriatica è stranamente tranquilla, non ci sono gli intoppi che il fato di solito decide di donarci. La tappa stessa è stranamente tranquilla. Esordiamo contro i Crazy Rats vincendo 7 a 2. Proseguiamo contro SP235, formazione pugliese che ci scuserà se non ci ricordiamo i numeri che ne compongono il codice fiscale che poi è proprio il nome della squadra. Vinciamo 6 a 0. 
Dopo pranzo incontriamo le Sabbie, agguerrite e fortunate. Noi giochiamo male, tocchiamo pochissimi palloni, facciamo le mete che dobbiamo fare. 3 a 2 per noi. Chiudiamo il girone contro i Beach Busters, squadra veneta abbastanza fisica e anche abbastanza maleducata, ci imponiamo 10 a 0 senza rinunciare a fare a sportellate quando è il caso di farle.
L’antipasto è servito, ora sotto con le portate principali.
A causa del bordello successo con le squadre a pari punti nell’altro girone, i nostri avversari in semifinale sono i Rockets. Come l’anno scorso. Inizia a salirci un po’ di ansietta. Giochiamo un gran bel beach rugby e ci portiamo a casa la partita grazie a una difesa che più aggressiva non si può. Anche in attacco non scherziamo eh, perché finisce 6 a 0. Ah! Siamo in finale, ancora una volta, indovina un po’, contro i Crazy Crabs.
Piccola nota polemica: prima di giocarla sta finale passano un’eternità di ore. Però comunque la giochiamo. E anche bene. Siamo tranquilli, aggressivi, ordinati, affamati. Passiamo subito in svantaggio, poi ne facciamo due e andiamo all’intervallo sul 2 a 1 e con qualche occasione sprecata sulla coscienza. Neanche facciamo in tempo a iniziare il secondo tempo che i Crabs segnano subito la meta del pareggio, non senza una certa dose di così detto bdc. Però due anni fa, a Terracina, ci eravamo fatti una promessa.
Saliamo in cattedra e, adesso sì, segniamo tutto quello che c’è da segnare. Due mete, poi restiamo in superiorità numerica e ne facciamo altre due. Fischio finale. Apoteosi.
La finale scudetto 2019 finisce 6 a 2 per i Belli Dentro. Siamo campioni d’Italia. Vengono i brividi solo a scriverlo. Eccolo il nostro lieto fine. Lacrime, abbracci, canzoni di rito, foto di rito, storie con l’iPhone, ronda, e poi via, è partita la festa.
È lo scudetto di tutti, la vittoria di un movimento che negli anni abbiamo fatto crescere all’inverosimile e che ha trovato finalmente il suo culmine. Ancora non abbiamo realizzato, siamo sinceri. Se ripensiamo a come abbiamo iniziato non ci sembra possibile essere dove siamo ora. Invece è tutto vero. Mica male.
Venti luglio duemiladiciannove. Belli Dentro campioni d’Italia. Così, nel caso qualcuno se lo fosse dimenticato. Arrivederci alla prossima disavventura. Ah, scusate, quanto manca al beach?
I Belli Dentro campioni d’Italia 2019: Alessi, Alegiani, Albanese, Bilotti, Bolzoni, Mantegazza, Belcastro Jr, Tatto, Martelli, Lo Sasso, Masetti, Frigo.
All.: Cecè.

(Cesare Venturoli)

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