Pino Valle, parliamo di rugby. Anzi, è il rugby. Inutile parlare,
forse. È il tempo del ricordo, del gioco, del divertimento, del rugby nella sua
essenza più pura, quello dei bambini e ragazzini da 6 ai 12 anni. Quelli che,
anche se c’è una classifica, non conta più del comportamento, dello stare
insieme, del divertirsi. Dello sport come lo abbiamo sempre sognato.
Per questo
Imperia Rugby e la franchigia provinciale Union Riviera Rugby si impegnano così
tanto, con un’orda di volontari convinti ed appassionati, per un regalo alle
squadre ospiti e alla città di Imperia. E la risposta c’è, nazionale,
richiamata dall’indiscutibile fascino del torneo, dalla specializzazione
organizzativa, dalla passione, e last but not least da un
clima rivierasco invidiabile. Anche se magari il campo di gioco, intitolato
appunto al compianto Pino Valle, meriterebbe miglior sorte. Ma il rugbista è
così, adattamento e comunque volontà coriacea per migliorare, sempre di più, la
situazione. Il torneo di fatto inizia già sabato 4 maggio con l’accoglienza
delle squadre che giungono da più lontano. E poi sarà gioco, dal mattino di
domenica fino alle animate premiazioni previste per le ore 15.
Quest’anno saranno presenti,
ovviamente, le Fiamme Oro di Roma, espressione della Polizia di Stato ove
serviva Pino Valle, i padroni di casa dell’Imperia, i cugini del Sanremo, il
Cogoleto, le realtà piemontesi di San Mauro e Collegno (e che sfide con San
Mauro a livello seniores !!!), gli Amatori Genova, da sempre importante scuola
rugbistica ligure e infine altre dimensioni padane con i bresciani di Botticino
e della Bassa, desiderosi di ben figurare al di là della sempre piacevole gita
in Riviera e, graditissimi, i torinesi del Giuco, che lavora mediante il rugby
al recupero di ragazzi spesso in condizioni sociali non facili. Il compito
educativo di questo sport, dunque, è primario. Di fatto saranno in campo più di
500 piccoli atleti, con tecnici, accompagnatori, genitori. Si spera in un
ulteriore biglietto da visita per la città e il comprensorio. E si ringraziano
tutti coloro che saranno a loro modo presenti, ivi comprendendo la fattiva
collaborazione con i celeberrimi Arcieri Imperiesi, che hanno concesso i loro
spazi per le vivaci partite degli under 6 oltre ad ulteriori spazi tecnici ed
il Comitato San Giovanni per la loro disponibilità con materiale ed
attrezzature per la migliore riuscita dei terzi tempi che saranno serviti a
ritmo massivo.
Un torneo di rugby è anche un evento culinario e sociale. Per la
prima volta, inoltre, è stata realizzata una brochure illustrativa
e commemorativa, arricchita della vicenda storica del rugby ad Imperia e
dintorni, dalla vicenda umana di Pino Valle e da altri racconti salienti, con
il sostegno dei numerosi sponsor. Inutile dire che, in città, sta andando già a
ruba e comunque tutti potranno averne copia al campo. Si tratta comunque di un
altro mattone per un progetto, quello di rendere il rugby in provincia di
Imperia sempre più professionale e seriamente condotto. I risultati umani danno
ragione, così come il gradimento e il coinvolgimento del mondo “ovale” non solo
a livello regionale o nazionale, ma anche internazionale, se non altro per
l’interesse di realtà francesi o inglesi che hanno già partecipato ai tornei
griffati Imperia Rugby. Solo nel confronto si diventa più forti.
È un augurio
per il torneo e per la vita di tutti i nostri giocatori. Il termine “nostro”,
nel rugby, accomuna anche gli avversari. È tutto diverso, lo sappiamo, ma è da
più di cento anni che è così, ovunque. Il rugby ad Imperia veleggia verso il
mezzo secolo di attività. Continuiamo a seminare. (Foto di Claudio Valente)
Nessun commento:
Posta un commento