venerdì 3 maggio 2019



Pino Valle, parliamo di rugby. Anzi, è il rugby. Inutile parlare, forse. È il tempo del ricordo, del gioco, del divertimento, del rugby nella sua essenza più pura, quello dei bambini e ragazzini da 6 ai 12 anni. Quelli che, anche se c’è una classifica, non conta più del comportamento, dello stare insieme, del divertirsi. Dello sport come lo abbiamo sempre sognato.
 Per questo Imperia Rugby e la franchigia provinciale Union Riviera Rugby si impegnano così tanto, con un’orda di volontari convinti ed appassionati, per un regalo alle squadre ospiti e alla città di Imperia. E la risposta c’è, nazionale, richiamata dall’indiscutibile fascino del torneo, dalla specializzazione organizzativa, dalla passione, e last but not least da un clima rivierasco invidiabile. Anche se magari il campo di gioco, intitolato appunto al compianto Pino Valle, meriterebbe miglior sorte. Ma il rugbista è così, adattamento e comunque volontà coriacea per migliorare, sempre di più, la situazione. Il torneo di fatto inizia già sabato 4 maggio con l’accoglienza delle squadre che giungono da più lontano. E poi sarà gioco, dal mattino di domenica fino alle animate premiazioni previste per le ore 15. 
Quest’anno saranno presenti, ovviamente, le Fiamme Oro di Roma, espressione della Polizia di Stato ove serviva Pino Valle, i padroni di casa dell’Imperia, i cugini del Sanremo, il Cogoleto, le realtà piemontesi di San Mauro e Collegno (e che sfide con San Mauro a livello seniores !!!), gli Amatori Genova, da sempre importante scuola rugbistica ligure e infine altre dimensioni padane con i bresciani di Botticino e della Bassa, desiderosi di ben figurare al di là della sempre piacevole gita in Riviera e, graditissimi, i torinesi del Giuco, che lavora mediante il rugby al recupero di ragazzi spesso in condizioni sociali non facili. Il compito educativo di questo sport, dunque, è primario. Di fatto saranno in campo più di 500 piccoli atleti, con tecnici, accompagnatori, genitori. Si spera in un ulteriore biglietto da visita per la città e il comprensorio. E si ringraziano tutti coloro che saranno a loro modo presenti, ivi comprendendo la fattiva collaborazione con i celeberrimi Arcieri Imperiesi, che hanno concesso i loro spazi per le vivaci partite degli under 6 oltre ad ulteriori spazi tecnici ed il Comitato San Giovanni per la loro disponibilità con materiale ed attrezzature per la migliore riuscita dei terzi tempi che saranno serviti a ritmo massivo. 
Un torneo di rugby è anche un evento culinario e sociale. Per la prima volta, inoltre, è stata realizzata una brochure illustrativa e commemorativa, arricchita della vicenda storica del rugby ad Imperia e dintorni, dalla vicenda umana di Pino Valle e da altri racconti salienti, con il sostegno dei numerosi sponsor. Inutile dire che, in città, sta andando già a ruba e comunque tutti potranno averne copia al campo. Si tratta comunque di un altro mattone per un progetto, quello di rendere il rugby in provincia di Imperia sempre più professionale e seriamente condotto. I risultati umani danno ragione, così come il gradimento e il coinvolgimento del mondo “ovale” non solo a livello regionale o nazionale, ma anche internazionale, se non altro per l’interesse di realtà francesi o inglesi che hanno già partecipato ai tornei griffati Imperia Rugby. Solo nel confronto si diventa più forti. 
È un augurio per il torneo e per la vita di tutti i nostri giocatori. Il termine “nostro”, nel rugby, accomuna anche gli avversari. È tutto diverso, lo sappiamo, ma è da più di cento anni che è così, ovunque. Il rugby ad Imperia veleggia verso il mezzo secolo di attività. Continuiamo a seminare.  (Foto di Claudio Valente)

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