domenica 3 marzo 2019



Serie A, Udine strappa un pareggio sul campo dei Rangers Vicenza. La sfida salvezza finisce 22 a 22 e a gioire di più sono, ovviamente, i friulani.

Non riesce l'impresa alla Rugby Udine Fvg sul campo dei Rangers Vicenza nello scontro diretto per la salvezza, ma i friulani portano comunque a casa 2 punti preziosissimi, frutto di un rocambolesco pareggio (22-22), che ha chiuso una partita al cardiopalma, caratterizzata da continui sorpassi e contro sorpassi (pareggio anche nel conto delle mete: 3 a 3). Chi gioisce di più però è senz'altro la formazione bianconera, che torna a casa indenne da questa insidiosa trasferta, lasciando invariato il margine di sicurezza che la separa proprio dai vicentini ( 13 i punti di vantaggio dei bianconeri; Udine a quota 27, Vicenza 14, Brescia chiude la classifica a 7), quando mancano 5 turni alla fine del campionato.
Sono i padroni di casa ad aprire le danze con una punizione di Cipriani al nono minuto. La reazione dei friulani porta in meta Tarantola dieci minuti dopo, imbeccato dal solito Flynn, che prende un buco esterno e consegna al suo estremo un pallone d'oro. Lo stesso Tarantola trasforma. Il neozelandese di Udine si ripete anche una manciata di minuti dopo: altro break poderoso e ovale nelle mani dell'onnipresente Properzi, che  plana nell'area avversaria (Tarantola trasforma). Prima della fine del tempo Vicenza si fa sotto con una meta (trasformata), frutto di un drive del pacchetto di mischia e si va all'intervallo sul 10 a 14. Nella ripresa ancora “Robbie Houdini” Flynn recupera un calcio di liberazione e parte al galoppo: la sua corsa solitaria finisce nell'area veneta dopo essersi fatto mezzo campo in solitaria. Un altro drive di Vicenza si conclude nell'area ospite accorciando le distanze. A quel punto la partita sembra prendere una brutta piega per i ragazzi di coach Sgorlon, che restano in doppia inferiorità numerica per due “gialli” in rapida successione (a Bagolin e Macor) ed incassano un'altra meta (trasformata), quella del sorpasso. A cinque minuti dalla fine, però, Udine ottiene un piazzato da posizione favorevole, che punisce un fuorigioco dei Rangers, estremo tentativo di bloccare un bel attacco multifase. Tarantola va sulla piazzola e non sbaglia: 22 a 22. Il finale di partita regala una incredibile girandola di emozioni: Vicenza si insedia nei 22 avversari, Udine si difende con i denti, chiudendo la saracinesca in faccia ai veneti ad ogni tentativo e, al termine di un assedio che sembra non finire mai, esplode in una gioia liberatoria.

“Volendo guardare il bicchiere mezzo pieno – è il commento del coach, Andrea Sgorlon – abbiamo fatto due punti preziosi, dopo che la partita a metà ripresa sembrava esserci sfuggita di mano. Bravi i ragazzi per la volontà, lo spirito di sacrificio e l'atteggiamento dimostrato nel finale di gara, quando si sono difesi davvero all'arma bianca. Dobbiamo però migliorare la disciplina e soprattutto dobbiamo ragionare come una squadra, senza pensare di poter risolvere le partite individualmente. Avremmo potuto segnare altre quattro mete e chiudere il match già all'inizio della ripresa, ma abbiamo perso il focus troppo spesso, commettendo errori tattici banali”.     

Vittoriose tutte le altre formazioni bianconere nel week end. L'Under 14 si impone sul Portogruaro per 64 a 24, l'Under 16 supera Mirano 31 a 12, l'Under 18 batte Bassano 34 a 12 ed infine la “Cadetta” in C1 vince con il Monselice per 15 a 14. 

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