Dopo sette vittorie consecutive,
cade per la prima volta in stagione il fortino rossoblù, saccheggiato dal blitz
esterno della capolista Casale. In un centro sportivo “Dozza” affollato (si
sono riviste anche le bandiere) e tirato a lucido, l’Emilbanca cede il passo
allo schiacciasassi trevigiano solo nei minuti conclusivi, lottando con grande
orgoglio fino al fischio finale. Complimenti ai biancorossi, capaci di portare
a casa l’ennesimo successo in campionato ma qualche rimpianto sulla sponda
bolognese pare più che giustificato.
Tanti errori, soprattutto in rimessa
laterale, hanno condizionato l’andamento di una partita combattuta e tirata
sino all’ultimo. Indiscutibilmente, il 27 a 41 conclusivo è un punteggio troppo
severo nei confronti di un Bologna 1928 che, al 76esimo, distava soltanto 4
lunghezze dall’avversario (27-31). Peccato aver lasciato per strada il punto di
bonus difensivo, ma ormai la testa deve andare alla trasferta di Trieste, dove
sarà fondamentale fare bottino pieno per superare Villorba e recuperare il
secondo posto.
La
partita: inizio shock. Pronti via e Casale va in
meta: touche dentro ai 22 sul fronte sinistro del campo, carrettino avanzante e
marcatura siglata dall’ala Luca Zorzi sul lato chiuso. Da posizione defilata,
entra anche la trasformazione. 0-7.
Bologna abbozza una reazione, ma i
veneti pungono di nuovo, questa volta con un calcetto velenoso che mette in
crisi la difesa bolognese e consente agli ospiti di marcare facilmente la
seconda meta. Piede preciso e tabellone sullo 0 a 14.
Passano meno di due minuti, e Casale
buca ancora la trincea felsinea sull’out di sinistra. Pedata mancina vellutata
e tanti saluti agli sbandieratori sugli spalti.
Bologna 0, Casale 21. Al decimo del
primo tempo.
Seduto alla mia sinistra Marco
Renzi, osservatore federale degli arbitri; alla mia destra il presidente
Paolini: nascosto dagli occhiali, incrocio lo sguardo di entrambi; a tutti pare
che il Bologna sia destinato al patibolo proprio nella giornata più importante.
Qualcuno, sotto di me, chiede ai ragazzi di mostrare gli attributi (di tirare
fuori i “maroni” insomma, per dirla all’emiliana) e così avviene. Al 18’,
Giannuli approfitta di un fuorigioco per piazzare da circa 30 metri. 21-3.
Sessanta secondi più tardi, Signora
si divora campo ed avversari in un “coast to coast” che vale la meta dell’8 a
21 e gli applausi a scena aperta degli oltre 500 spettatori. Da posizione
defilata, Giannuli non insacca l’ovale ma la partita torna ad avere un senso.
Minuto 32. L’inerzia del match è
ormai cambiata e Bologna, dopo aver vinto due rimesse(probabilmente le uniche),
ottiene una mischia ai 5 metri. Dal groviglio di canottiere sguscia fuori
Macchione che timbra nei pressi dei pali. Giannuli arrotonda facilmente dalla
piazzola e si va al riposo sul 15 a 21.
Durante l’intervallo, coach
Guermandi sprona la squadra e comincia la girandola di cambi. La prima
marcatura della ripresa però è siglata da Casale, abile nel ribaltare una
mischia ad introduzione rossoblù per timbrare la meta del bonus offensivo.
Peccato.
Al 60’ la controffensiva bolognese
batte nuovamente un colpo, ancora con Macchione, bravo a ritagliarsi un
corridoio vincente fra le distratte sentinelle biancorosse. Giannuli trasforma
in drop e si va sul 22 a 28.
Il finale è al cardiopalma.
Al 70’ i trevigiani allungano con
una punizione di Meneghello, che piazza da buona posizione nonostante le
indicazioni dalla panchina fossero indirizzate verso la touche per sfruttare
nuovamente le lacune bolognesi: ovale in mezzo ai pali e punteggio sul 22 a 31.
Scelta giusta, perché al 76’ Soavi trova lo spunto personale che riporta
Bologna in partita. Trasformazione sul legno e tabellone che si ferma sul 27 a
31.
Il pubblico crede nella rimonta, ma
l’Emilbanca sembra veramente sulle gambe. Ad un minuto dal termine, arriva
l’ennesimo piazzato di Meneghello che rispedisce i padroni di casa a – 7.
L’orgoglio emiliano è comunque duro da abbattere e sfocia in un assalto
all’arma bianca verso l’ultima linea trevigiana. Lo sforzo in cerca del
pareggio è commovente, ma dalla palla persa in zona offensiva si scatena il
contropiede finale che darà agli ospiti il rotondo (e leggermente ingiusto)
successo per 27 a 41.
Intascarsi un solo punto dopo un
match del genere lascia l’amaro in bocca, ma è giusto complimentarsi con Casale
capace di vincere tutte le partite finora disputate.
Ora il focus deve spostarsi sul
recupero del match contro Trieste: nel capoluogo giuliano sarà necessario
strappare i 5 punti per tornare ad essere la seconda forza di questo durissimo
girone.
Tabellini
Bologna 1928 v. Dopla Casale 27-41
(punti in classifica 1-5)
Bologna
1928: Wright, Soavi, Giannuli, Piazza (41’ Neri),
Signora (61’ Zambrella), Bottone (42’ Alberghini), Sergi, Vedrani(30’
Gambacorta), Schiavone, Guatelli, Cesari, Macchione F., Fadanelli(51’Macchione
E.), Anteghini(66’ Guandalini), Sandri (42’ Micheler).
All. Guermandi
Marcatori: 18’ cdp Giannuli, 20’ meta Signora, 33’ meta F. Macchione + tr
Giannuli, 61’ meta F. Macchione + tr Giannuli, 76’ meta Soavi.
(Andrea Nervuti - Foto Andrea Malossini)




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