Egregi Presidenti, con la presente vi invito
a partecipare ad una riunione di tutti i club del territorio aquilano che si
terrà presso il comitato regionale mercoledì 30 agosto, alle ore 17.30. Vi
chiedo venia in anticipo per i ristretti tempi dell'invito, ma non sfuggirà
alle SSLL l'urgenza di una profonda riflessione e delle conseguenti scelte
operative finalizzate a trovare un percorso che riporti il nostro sport ai
livelli che la tradizione i giocatori le famiglie e voi stessi meritate per la
passione e l'impegno che profondete quotidianamente. La tragica scomparsa di
Mauro e l'appello del sig. Sindaco, che ringrazio per la sollecitazione,
obbligano tutti noi alla disponibilità per un progetto che sia condiviso da
tutti e dunque, già solo per questo, foriero di positività. Non voglio
indulgere a sentimenti o emozioni legati al dolore ed al lutto per il caro
Mauro, perché questa mia iniziativa era nelle intenzioni a prescindere dal
precipitare degli eventi, che tuttavia impongono oggi un'accelerazione opportuna
e doverosa. Una crisi di risultati e di prospettive per le società aquilane di
serie A, L'Aquila Rugby Club e la Gran Sasso Rugby, sarebbe per il rugby della
città un danno irreparabile peggiore della retrocessione dall'eccellenza; il
traino che i massimi livelli del gioco esercitano nei bambini e ragazzi
verrebbe meno e l'involuzione sarebbe invincibile. Oggi invece, nonostante
l'innegabile crisi, esiste nel territorio aquilano una potente spinta
propulsiva di famiglie con bambini e ragazzi che sono attratti dal rugby. Non
mancano esempi virtuosi dove troviamo numeri qualità. Evidentemente l'ideale
traiettoria seguita da molti giocatori aquilani, compreso chi scrive, di
passare dalla giovanile alla prima squadra, e da qui in nazionale, mantiene
ancora un fascino attrattivo fortissimo. Questo in aggiunta alla crescita di
quantità e qualità degli impianti, da migliorare e completare, offre ai club
che lo vogliono e s'impegnano un terreno fertile per il loro lavoro. A fronte
di tutto ciò però troviamo una profonda crisi di uomini risorse e prospettive
delle squadre maggiori. Dunque senza retropensieri o giudizi già formati,
occorre che le SSLL trovino una soluzione che individui un progetto condiviso
per l'alto livello abruzzese. Con la mia precedente proposta, il "Patto
per il rugby abruzzese", che ammetto quasi rientrava nell'ambito della
provocazione, ho offerto una mia analisi e proposta, ma appunto senza giudizi
già formati sono pronto a non considerarla, per rimanere a Vostra disposizione quale
elemento di equilibrio tra le posizioni che vi anticipo tutte hanno legittimità
e dignità, ma che tuttavia devono essere riconsiderate per trovare il comune
accordo.
(nella foto Giorgio Morelli, Presidente CR FIR Abruzzo)
La base sulla quale suggerirei di iniziare a riflettere è quella di
trovare un percorso chiaro dei giocatori che escono dall'U18 per massimizzare
le loro potenzialità, mentre per tutte le categorie di età inferiore proporrei
di condividere le migliori esperienze affinché ogni club possa essere il
miglior recapito per il bacino aquilano che offre grandi margini di
potenziamento per le U6, U8, U10, U12, U14, U16 e U18 di ogni società. Non
ritengo infatti che faremmo un gran lavoro nel dividere in tanti pezzi ciò che
già esiste, senza invece progettare esecutivamente un lavoro che porti invece a
replicare presso ognuno il successo già raggiunto solo da uno o due club. Ad
ogni buon conto i ragionamenti saranno da fare nella riunione, alla quale
pertanto è doveroso che partecipino i presidenti o delegati con pieni poteri
decisionali, sicché le suggestioni contenute in questa convocazione avranno lo
scopo esclusivo di porre ognuno di Voi nelle condizioni di portare un
contributo per giungere ad una proposta operativa. In attesa di vedervi
mercoledì vi saluto cordialmente.
Il Presidente C.R.A. Giorgio Morelli
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