Andiamo con ordine e partiamo da quella che
probabilmente sarà la news più importante dell’intera pre-season ovale
bolognese, ovvero l’iscrizione al campionato di serie C1 da parte della nuova
compagine cadetti. Un salto di categoria ufficializzato in extremis
dalla federazione e che nelle intenzioni dovrà migliorare la qualità delle
opzioni di scelta per la squadra seniores. In pratica, la nuova avventura in
questa categoria cercherà di fungere da calamita per l’approdo in rossoblu di
nuovi studenti provenienti da fuori città, oltre che trasformarsi
contestualmente in una sorta di “palestra” per i giovani in uscita dalla
juniores.
L’obbiettivo - certamente ambizioso -
è quello di creare un blocco solido di giocatori, magari in grado di potersi
intercambiare in caso di assoluta emergenza. Il programma (cominciato con la
creazione di una singola franchigia giovanile dopo l’accordo siglato fra Lions,
Pieve e Bologna Rugby 1928) è senza dubbio voglioso e lungimirante, anche
se probabilmente i frutti saranno tangibili solo fra qualche
tempo. Intanto, le premesse di partenza paiono più che positive.
Cambia il
regolamento. Altra allettante variazione rispetto al
precedente campionato, riguarderà le nuove regole d’ingaggio. Ovvero, il
discorso relativo al numero ed alle modalità di promozione in serie
A. Da questa stagione le prime classificate dei rispettivi quattro
gironi avranno diritto alla serie superiore, mentre le seconde dovranno
affrontarsi in una sorta di Play Off da giocarsi il 20 Maggio in campo neutro.
Di quest’ultime quattro, due saliranno immediatamente al termine dello
spareggio; le due perdenti si sfideranno il 27 Maggio per il settimo ed ultimo
posto disponibile.
Inutile nascondere quale sarà la meta del club,
a maggior ragione nella stagione del 90esimocompleanno. La
concorrenza sarà feroce (Parma, Pesaro e Medicei su tutte), ma con lo spirito
mostrato nella passata stagione nulla può esser precluso.
Arrivederci,
“Mortadella Cup”. Ecco, tra le tante novità
dell’ultimissima ora purtroppo va segnalata anche una nota malinconica. Per
motivi puramente logistici infatti, la Reno Rugby dovrà
“emigrare” nel girone Veneto, abbandonando così quello a cui appartiene
tradizionalmente a discapito della stracittadina contro il 1928. Niente fette
di mortadella alla fine del derby dunque, ma quanto meno la possibilità per gli
appasionati di potersi godere due campionati diversi ed affascinanti
all'interno della stessa città.
Scritto da:
Andrea Nervuti
Amante del mondo anglosassone in ogni
sua sfumatura: dall'atmosfera del piccolo pub di periferia fino alle luci della
Premier League
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