Rugby - Bologna Rugby 1928 v. Romagna 45-07
- 3 Apr
Scritto da Andrea
Nervuti Apr 03, 2017
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La diciottesima giornata di Serie B si apre con
un doveroso minuto di silenzio in ricordo di un vecchio amico rossoblu,
scomparso anzitempo da una vita terrena che spesso sa esser ingenerosa.
Rispetto e commozione si fondono sugli spalti, soprattutto fra i vecchi
compagni. Chissà, personalmente voglio credere che questo sia solo l’inizio di
un altro lungo viaggio, magari in grado di riunire tutti più avanti. Da qualche
parte.
Per ora un pensiero, un abbraccio a chi gli
voleva bene e condoglianze alla famiglia.
La
partita. Fra gli smunti ciuffetti d’erba spogli di
verde del “Bonori”, il Bologna parte subito in quarta. L’Emilbanca vuol
dimostrare che lo scivolone di Parma è stato solo un incidente di percorso ed
esce dagli spogliatoi con la grinta del toro che smania per incornare il
matador. Dopo 3 minuti, Rob Smith vola immediatamente
in meta sull’out sinistro tra l’incoraggiamento del pubblico: Bottone trasforma
lanciando i suoi ad un fulmineo quanto inaspettato 7 a 0. Nemmeno il tempo per
riorganizzarsi sul calcio d’invio, che Signora sfugge via
diritto per diritto andando a siglare la seconda meta nel giro di 60 secondi.
Stavolta Bottone non infila i pali, ma il punteggio veleggia
già sul 12 a 0 ad appena cinque giri di lancette dal fischio d’inizio del
signor Chirnoaga di Roma.
Al 15’, è ancora Signora ad
approfittare di una visionaria apertura al largo dello stesso Bottone per
addentrarsi oltre l’ultima linea ospite. La “conversion” esce lateralmente e si
resta sul 17 a 0. Niente paura, perché oggi i ragazzi di Ogier sono
veramente in grande spolvero.
Al 27’, è sempre Signora (tripletta
per lui) ad affossare per la quarta volta la disorientata difesa romagnola. Mi
perdo quasi completamente la dinamica dell’azione, essendo in collegamento
telefonico con la trasmissione “Disco sport” in onda su Punto
Radio proprio per dare aggiornamenti su questa partita, ma poco
importa. Bottone dalla piazzola aggiunge altre due tacche al
tabellone, saldando il risultato sul 24 a 0.
Ora, è chiaro che al termine di una mezz’ora di
sfuriate, con un ampio vantaggio accumulato ed il punto di bonus già in tasca,
i padroni di casa allentino inconsapevolmente la presa sugli avversari. Ci può
stare. Alla prima (e direi ultima) zingarata offensiva dei rossi infatti, Scermino trova
lo spazio per schiacciare l’ovale in meta, approfittando della spinta del suo
carrettino.Gallo è preciso dalla piazzola e quando il primo tempo è
ormai al tramonto gli ospiti accorciano le distanze portandosi sul 24 a 7.
La
ripresa comincia coi romagnoli che tentano
disperatamente di riaprire il discorso: tutto vano. La trincea felsinea regge e
dopo aver fatto sfogare la compagine giunta dall’est della regione per una
ventina di minuti, la colpisce definitivamente.
Tre mete in successione. Una ogni decade, dal
sessantesimo fino al triplice fischio dell’ottantesimo. Segna prima Signora (poker
e palma di migliore in campo per l’ala petroniana) trasformata da Smith.
Poi Sangiorgi in contropiede (trasformata dal drop di Vedrani)
dopo l’ennesima giocata smarcante del talento inglese. Infine Neri -
arrotondata da Bernabò - per un punteggio finale di 45 a 07,
quando ormai gli argini erano rotti e sulle gradinate si aspettava soltanto di
sapere i risultati di Parma e Perugia.
Niente da dire, il Bologna 1928 oggi
ha risposto da grande squadra. Da gruppo unito, che sicuramente merita i piani
alti della classifica. Il primo posto occupato dal grifone umbro adesso dista
solo 3 punti. Il Parma 1931 è dietro di 5, a quattro battaglie dal termine.
Continuando con questo atteggiamento, la nobile finale di Maggio sarà solo
questione di tempo.
(da Andrea Nervuti)
Foto di Luciano Mela.
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