mercoledì 22 marzo 2017



Ancora una volta Imperia Rugby invitata a Monaco per il prestigioso torneo di Santa Devota. E ancora una volta magnifica giornata di sport, condotta sotto gli auspici di SAS la Principessa Charlène, nell’occasione accompagnata anche dal principe regnante SAS Alberto II, di fatto habitué dello sport in quanto membro del CIO. E non si dimentichi che la Principessa è una olimpionica ! Con tanto sostegno, è ovvio che la perfetta organizzazione monegasca si traduca in una giornata di sport memorabile. Nulla è casuale: ci sono percorsi formativi anche per i piccoli meno fortunati ed uno scambio di esperienze educative tra l’ambito monegasco e quello sudafricano, del quale la Principessa è nutrita. Inoltre si lavora anche sul “Tots Rugby per i bambini tra i 3 e i 5 anni: esperienza che ha varato quest’anno anche Imperia. I tecnici Binelli e Trucco sono ancora ammirati dalla qualità dell’esperienza e dalla possibilità offerta ai loro ragazzi per un confronto con il mondo rugbistico in uno scenario di grande livello, con presentazioni in stile 6 nazioni e con l’affabilità dei regnanti, giunti a salutare tutti i giocatori ed i tecnici. Dal punto di vista tecnico, ben sedici squadre di ogni dove, alle prese anche con mischie e touches, da quest’anno introdotti in categoria e ben eseguite anche dai piccoli imperiesi. Il torneo eliminatorio ha visto la buona prova dei ragazzi, che hanno giocato tentando di imporre un gioco e cercando velocità e posizione nei soli 15 minuti a disposizione per ogni partita. Quasi un seven in versione under 12. 

Il futuro del rugby anche a livello olimpico. Pareggio immediato con i marocchini del Safi, di evidente scuola francese. Scaldare i motori non è sempre facile. Larghissima vittoria con Abu Dhabi, che pure profittano dei capitali inglesi degli Harlequins. Sconfitta di misura infine con il Provence: e lì c’è crema e cioccolato del rugby francese del Midi. Tanta roba. Seguono sconfitte contenute: Barcellona, i sorprendenti tunisini dello Jemmel, giunti poi sesti e i corsi del Lucciana (luogo di nascita di Santa Devota) per il settimo posto. Di fatto un ottavo posto per Imperia, tradita dal caldo, dagli impegni ravvicinati, dal grande sforzo con il Provence. Però rimangono dietro grandi realtà come Monaco, Recco (!!!) e gli emergenti russi del Kalingingrad. A questi livelli però conta l’esperienza, conta il confronto, conta osservare anche la qualità dei primi della classe, i sudafricani di Cape Town, che regolano svizzeri di scuola francese come il Lausanne, tutti i francesi e un Barcellona che scrive una bella pagina per il rugby catalano figlio della realtà francese di Perpignan e non solo.

I partecipanti: Tommaso Airone, Nicolò Bissaldi, Lorenzo Devia, Tobia Doria Miglietta, Jacopo Iannone, Valerio Orlandi, Gianluca Ramenzoni, Thomas Wolff, Marco Nonnis, Antonio Mariano, Giuseppe Serrano, Eric Pelle, Filippo Cerlienco. Tecnici Piero Binelli, Marco Trucco.

I partner dell’evento sono: Fondations Cuomo, Sancta Devota, Stavros Niarchos, DM Thomas Foundation for Young People, e le organizzazione Telis, Apave, MOI, Aurelys.

                                     
CLASSEMENT FINAL SAINTE DEVOTE :

1er : CAPE TOWN
2ème : LAUSANNE
3ème : BARCELONE
4ème : PROVENCE
5ème : TOULON
6ème : JEMMEL
7ème : LUCCIANA
8ème : IMPERIA
9ème : MONACO
10ème : RECCO
11ème : ABOU DHABI
12ème : SAFI
13ème : GENEVE
14ème : KALININGRAD
15ème : ATHENES



VAINQUEUR DU TROPHEE SAINTE DEVOTE :


MONACO

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