venerdì 3 febbraio 2017


Rugby Mantova 21 v 28 Lumezzane Rugby

Una partita come non si vedevano da tempo, con tanta qualità e sostanza da ambo le parti, il tipo di partita che ci si aspetta di vedere quando una squadra solida come il Rugby Mantova incontra una squadra di esperienza e tecnica come il Lumezzane, che fino a pochi mesi fa giocava e - spesso - vinceva in Serie A.
Il tabellino si muove subito, con una punizione per parte, poi i bresciani prendono il largo con due azioni da prima fase: prima la meta dell’ex di giornata, Matteo Cittadini, e poi con Capitan Azzini.
I virgiliani rimangono a galla grazie al piede di Assandri, dalle tre incursioni nei 22 degli ospiti nascono tre calci di punizione, tutti trasformati. Si va al riposo sul 18-9.

(un'immagine dal campo di Migliaretto - foto PierAngeloGatto)

Ripartono forte i bresciani: terza meta e calcio di punizione: 19 punti di differenza quando manca mezz’ora. E proprio in quell’istante scatta qualcosa: grazie ai cambi, all’indisciplina del XV di Filippini e all’ottima condizione atletica i biancorossi rientrano in partita in pochi minuti, prima con una maul partita ai trenta metri e poi con Guatelli che va a schiacciare dopo un’azione insistita del pack. 28-21 quando mancano pochi giri d’orologio: capovolgimenti di fronte e azioni da ben altro livello da una parte e dall’altra, con i bresciani che peccano di arroganza e sprecano tre calci di punizione sotto i pali per cercare di andare ad ottenere il punto di bonus. Sul conseguente capovolgimento Opoku ha la palla buona per andare a marcare la meta del possibile pareggio ma è magistralmente placcato e portato fuori. Arriva il triplice fischio di Gnecchi da Brescia e gli applausi del pubblico delle grandi occasioni.

Sentimento agrodolce per il ds Lorenzi: “Sono contento per l’attitudine generale e le prestazioni di alcune individualità: su tutti Mondini, ormai mediano d’apertura titolare, che ha fatto vedere numeri importanti, ha raggiunto un livello di confidenza e intelligenza tattica che, da un giocatore classe ’96 significa moltissimo. Purtroppo non siamo riusciti a raggiungere un pareggio che credo meritato, per la passione e la voglia di lottare che abbiamo avuto; d’altronde la metà dei giocatori del Lumezzane vengono dalla Serie A e l’organizzazione che hanno sempre mantenuto è stato il fattore che ha permesso loro di portare a casa la partita.”

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