Esulta la Paspa Pesaro
Rugby, gioisce Battisti: con la Capitolina va sempre in meta
La vittoria più
importante al termine della settimana più delicata. Il successo ottenuto
sull’Unione Rugby Capitolina è ossigeno puro per la Paspa Pesaro Rugby. Che con
l’arrivo di Alan Edmond in panchina aveva otto finali davanti e ha vinto la
prima. Che non stravolge la classifica (la Paspa resta ultima e ora avrà
imprescindibile necessità di continuità di risultato), ma che ribadisce come la
salvezza sia una missione possibile.
“Domenica è successo
quello che ho sempre sostenuto: cioè che siamo una squadra forte – analizza la
seconda linea Simone Battisti, da 12 anni nelle file della Pesaro Rugby - Un
concetto che purtroppo troppe volte non siamo riusciti a dimostrare fino in
fondo. Ma quella con la Capitolina è stata la vittoria conquistata con le
unghie da un gruppo che credeva nei suoi mezzi e crede nella salvezza”
(Pesaro in azione nel test con l'Unione Capitolina - foto BAIONI)
Lo spogliatoio ha
vissuto il cambio d’allenatore come una grossa assunzione di responsabilità: “I
meriti di chi c’era prima non si discutono come non è pensabile che un nuovo
allenatore si inventi qualcosa in pochi giorni – spiega Battisti – Però credo
che Edmond in pochi allenamenti abbia saputo toccare i tasti giusti. E’ stato
uno psicologo ancor prima che un allenatore. E ha fatto di tutto per metterci
addosso una dose di tranquillità che si è rivelata decisiva. Con lui siamo
ripartiti dall’abc del rugby: ci è stato chiesto di fare le cose più semplici,
ma di aggiungere il cuore anche nella più elementare delle giocate”.
Cuore che è emerso in
una vittoria difesa con le unghie: “La fotografia della nostra vittoria è tutta
negli ultimi venti minuti – spiega Battisti – In quel momento abbiamo fatto una
fase difensiva ottima nel respingere gli attacchi di una Capitolina che, non va
dimenticato, per due-terzi del girone precedente è stata seconda in classifica
per poi ritrovarsi a sorpresa in questa Poule”
Capitolina che è il
curioso bersaglio preferito di Battisti. Tre mete segnate in serie A, tutte e
tre segnate alla squadra romana. Ieri, la prima delle tre mete di partita (le
altre realizzate da Villarosa e Micheli), a ottobre ben due mete nella
bruciante sconfitta al Toti Patrignani: “Mi sto togliendo delle soddisfazioni
personali – dice – Io sono un giocatore di quasi 120 chili e non è proprio
nelle mie corde andare in velocità verso la meta. Solitamente ne segnavo una o
due a stagione. In serie A mi ritrovo a farne tre. E le voglio dedicare alla
mia compagna. Che mi sopporta quando il rugby mi tiene ogni sera lontano da
casa”
Ora si cerca la
continuità: “Non abbiamo fatto ancora nulla – chiarisce Battisti - ma
finalmente iniziamo la settimana di lavoro con uno spirito diverso nel
preparare la prossima gara. Andremo a Genova ad affrontare un avversario forte
e ferito dall’ultima sconfitta. Ora non possiamo fermarci”.
Ufficio
Stampa Pesaro Rugby
Daniele
Sacchi
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