AMATORI Novara 13 – San Mauro 44
21 ottobre 2024|Serie C - 24/25
Stop
casalingo
di Stefano Paracchini
Esordio amaro, anzi
amarissimo per il Novara (NoVeGa) tra le mura amiche del Laurenti:chiamato ad
una pronta riscossa dopo il topo il tonfo in quel di Collegno, gli
azzurri tengono botta per unsolo tempo, per poi sciogliersi come neve al sole
nella seconda frazione di gioco.
Quello che poteva, anzi,
doveva, essere il punto di forza odierno, la mischia ordinata, è
stata in realtà il tallone d’Achille, complice la giornata storta di La Iacona,
mentre la rimessa laterale, pur catturando ipalloni, non riesce mai ad arrivare
in meta con la cassaforte.
La linea arretrata parte
bene ben direttanel primo tempo dal piede del ritrovato Ambrosini e dalla verve
di Fontana e Menzago, manaufraga nel secondo tempo, un po’ per la
mancanza di palloni validi da giocare e un po’ perchéperde la gara di velocità
e reattività con i propri dirimpettai.
Il risultato forse
punisce oltre misura i padroni di casa, ma se il divario tecnico non è stato
così ampio, lo è stato invece quello mentale edisciplinare e ciò è
bastato ad un ordinato e frizzante San Mauro per aggiudicarsi la posta piena.
Assenti Sacchi e Di
Valentino, coach Fadda sceglie da una rosa comunque ampia i seguenti
XV:LaIacona, Bertacco e il rientrante Gumberidze in prima linea, sorretti
da Gaboardi e Vientsov, puntellati a loro volta da MIdolo, Comin e
Persico; Leoncavallo e fontana firmano la regia, mentre capitan Stofella
coordina Menzago, Sogni e redivivo Mazza e l’altrettanto atteso esordio di
Ambrosini.
Arbitra Pasquetti,
fortunato nell’avere a latere Sacchi senior evidentemente emozionato
dall’ennesimo esordio casalingo alla bandierina.
Un po’ di studio poi
arriva la prima mischia e chi se ne intende capisce che da arriveranno
guai:primo ingaggio e primo fallo fischiato contro.
La penalty touche
torinese viene francobollata afatica dal pack azzurro.
Il rinvio al piede di
Fontana è subito contrattaccato al largo con unpericoloso grabber che rotola in
area di meta prima di essere annullato dal tuffo di La Iacona.
Il SanMauro insiste,
ma un bel placcaggio di Sogni rompe la trama di attacco e consente ad
Ambrosini unvelenoso calcio nel box su cui si avventano tre dei nostri uno dei
quali, Comin, recupera palla ecalcia in diagonale.
L’ala ospite è presa in
contropiede ma riesce a buttarsi sull’ovale salvando capra e cavoli per
l’intervento ritenuto falloso di un azzurro.
Al 12’ cassaforte del San
Mauro inrimessa laterale che Gaboardi difende in fuorigioco.
Pasquetti fischia ma il
tiro di punizione finiscea lato;poco male perché sul recupero da drop i
torinesi impostano un rapido multifase fermato da unfuorigioco:questa volta i 3
punti arrivano comodi.
Al 17’lancio in touche
novarese, palla ben presada Gaboardi, persa malamente in avanti da Vientsov
sull’avanzamento della cassaforte.
Al 19’altrocalcio contro
in mischia ordinata ancora fischiato a La Iacona.
Al 21’un grabber velenoso
deitorinesi si spegne in touche vicino alla linea dei 5 metri.
I nostri pasticciano su
lancio e chiamata, palla persa che viaggia veloce verso l’apertura ospite a
prendere di infilata la difesa dormiente deinostri.
facili i 2 punti in più
per il 10 a 0.
Entra Panigoni per
l’infortunato Sogni.
Il Novara nonreagisce e
il San Mauro amministra.
Al 28’però sono gli
ospiti a sbagliare il lancio in rimessalaterale su cui si avventa come un falco
Panigoni che sapientemente usa il bombardone sullaprofondità del campo.
La linea sale compatta e
costringe al recupero falloso l’estremoospite:Leoncavallo gioca veloce al
largo, Panigoni perde un po’ il passo e viene preso;si passa abelle mani verso
l’esterno dove la superiorità viene concretizzata dal tuffo in meta di
Gumberidze.
Leoncavallo non
trasforma, ma giallo per la difesa.
E’ il miglior momento del
Novara perché al 36’Midolo cattura l’ennesima touche e offre a Leoncavallo che
smista a Fontana:giocata dietro perMenzago che avanza e lavora di grabber
schiacciato in meta a vincere la gara di corsa conl’avversario diretto.
Leoncavallo ancora non va
ed è pareggio 10 a 10.
Restart ben preso da
Midoloe buon contrattacco impostato dal pod di Gumberidze che fa strada;inutile
l’intervento in pulizia diLa Iacona sull’uomo a terra che costa 3 punti facili
e insperati.
Al 40’ Ambrosini porta in
avanti isuoi trovando una bella penalty touche:la cassaforte di Midolo non va
per l’ennesima volta;ovalefuori per Menzago che si schianta sulla difesa,
lasciando Ambrosini in inferiorità numerica a perderpalla.
Veloce è il contrattacco
al piede dei torinesi che consente a Panigoni di esibirsi in un recuperodel
pallone a terra da manuale.
(StefanoParacchini, Presidente Amatori RugbyNovara)
Leoncavallo decide che
può bastare e calcia fuori a sancire il finetempo.
Parte bene il Novara che
al 2’ capitalizza una punizione grazie al piede di Leoncavallo.
Al 5’ il packruba una touche
e riparte sul chiuso con Leoncavallo a usare il piede profondo e ad ottenere
unatouche interessante che purtroppo viene gestita malamente ancora una volta
per un nulla difatto.
Fanno meglio gli
avversari che all’11’ impostano un multifase da una penalty touche: un paiodi
fasi al largo e poi una serie di pick and go portano in meta i torinesi che
vanno a 20 grazie aipunti aggiuntivi.
Dalla panchina arrivano i
primi cambi: Colombo per Gaboardi, Persico esce per la new in maglia azzurra di
Tallini mentre Bertacco lascia il posto a Barrera.
L’ennesimo fallo
inmischia ordinata costa il giallo a La Iacona ed è una svolta della partita.
Infatti gli ospiti
neapprofittano subito: calcia tu che calcio io e Ambrosini svirgola il rinvio a
favorire il rilanciotorinese sulla profondità, inseguito da Stofella che
lascia sfilare fuori il pallone quasi accompagnandolo, non avvedendosi della
conquista 50/22.
Lancio ospite, cassaforte
meta e voilà 25a 13.
La risposta arriva con un
guizzo di Menzago a inseguire un suggerimento al piede di Leoncavallo,
appena anticipato dalla difesa…poi più nulla.
Al 21’ ancora touche e
questa volta laseconda fase al largo trova la nostra difesa corta ed è facile
per l’attacco eludere Panigni prima eLeoncavallo dopo.
Arrivano i 2 punti per un
pesante 13 a 32.
Entrano Lunghi per
Gumberidze eRoncari per Mazza.
Il Novara è sulle gambe,
stenta a reagire, non riesce a uscire dai 22.
I calci diAmbrosini sono
imprecisi, mentre Fontana è messo nel mirino;il pack soffre in mischia le
penedell’inferno e, oltretutto, barrera pensa bene di prendere un
giallo in seguito a una baruffa scoppiatain occasione della penultima meta
torinese nata, guarda un po’, da touche, giocata ancora fuori
allargo e conclusa in pick and go.
Gli ultimi 10’ registrano
un tentativo di attacco al largo da rimessalaterale vanificato da un passaggio
sbagliato di Stofella, mentre ben più concreta è la ripartenza damischia
ordinata del numero 8 torinese che dai 5 metri ha buon gioco nel battere
Leoncavallo esegnare la meta del 44 a 13.
Gino Bartali avrebbe
detto “gli è tutto sbagliato, gli è tutto da rifare!”.
Noi diciamo che il
primotempo è stato equilibrato e sfavorevole al Novara per questioni di
disciplina e problemi in mischiaordinata.
Nel secondo invece, come
già a Collegno, un calo fisico, ma soprattutto mentale, nonporta a
nessun tipo di reazione e a regalare agli avversari la superiorità per ben 20
minuti.
Larimessa laterale non fa
punti, ma nemmeno riesce mai a contrastare il lancio avversario e i
trequarti messi sotto pressione, fanno fatica ad articolare un gioco
arioso.
Comunque non perdiamo
lafiducia anche se il prossimo impegno in casa cussina è decisamente ostico.
Man of the match
perMidolo, appena dietro nel pack il rientrante Gumberidze;piace il duo
Fontana/Menzago mentreAmbrosini deve ritrovare il ritmo partita, così
come Mazza e Panigoni.
Positivo il ritorno di
Tallini.
Premio paguro postumo per
ripensamento a capitan Stofella per quel pallone generosamente accompagnato
fuori.
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