Dei 13 i consiglieri,
7 riconfermati e 6 neo eletti
Firenze – Nella serata di lunedì 20 novembre è stato eletto il nuovo consiglio del Firenze Rugby 1931 che ha espresso Stefano Di Puccio come nuovo presidente. Questa la lista dei 13 consiglieri eletti dall’Assemblea dei Soci presieduta da Andrea Crociani (60 votanti): Vezio Fanelli (riconfermato - 44 voti), Stefano Di Puccio (neo eletto - 41 voti), Marco Magini (riconfermato - 40 voti), Manfredi Tozzi (riconfermato - 36 voti), Jacopo Fanelli (neo eletto - 34 voti), Giorgio D’Alessandro (riconfermato - 28 voti), Chiara Accardi (riconfermata - 27 voti), Mattia Chiostrini (neo eletto - 26 voti), Valerio Massimo (riconfermato - 24), Luca Nannini (neo eletto - 19 voti), Stefano Giannardi (neo eletto - 17 voti), Claudio Pracchia (neo eletto - 11 voti), Giancarlo Volpe (riconfermato - 7 voti).
Stefano di Puccio, classe ’57 veterano del CUS Firenze Rugby e del Calcio Storico Fiorentino di Parte Bianca è consigliere del Consiglio Comunale di Firenze dove ha da sempre sostenuto la causa del movimento rugbistico fiorentino oltre che ad occuparsi delle problematiche sociali ed in particolare a quelle legate al mondo carcerario. È titolare del ristorante 4 Leoni a Firenze e padre di Arno Di Puccio che gioca centro in Serie A nella prima squadra dell’Unione Rugby Firenze. Come sesto presidente del Firenze Rugby 1931 succede a Fabio Stellini, Marco Bartolini, Vezio Fanelli, Giacomo Lucibello e Mario Besi.
Le dichiarazioni del neo presidente Di Puccio: «Si dice che un giocatore di rugby lo è per sempre. Per me questa è una nuova convocazione, ho una responsabilità enorme che accetto volentieri. Ma è soprattutto un onore essere a capo di una società con più di novanta anni di storia. Ringrazio chi mi ha dato questa fiducia e soprattutto chi mi ha preceduto, Fabio Stellini e Vezio Fanelli che hanno fatto un lavoro impagabile e idealmente tutti quelli che li hanno preceduti anche nell’era Cus Firenze come Felice Vaccaro e Michele Diana. Ma anche tutti i volontari, genitori e ex giocatori che dedicano con passione il loro tempo a questa società, avrò bisogno dell’aiuto di tutti. Un lavoro di squadra proprio come il rugby ci insegna».
(Jacopo Gramigni)
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