Mirano dice BASTA alla violenza sulle donne
L’uccisione di Giulia
Cecchettin ci ha scossi particolarmente.
Perché era giovane. Perché ad ucciderla è stato un suo coetaneo. Perché lei ed
il suo assassino abitavano a pochi chilometri da noi.
Quanto
accaduto qui vicino, a ragazzi
come tanti che frequentano il nostro Club, ha messo in discussione tutto
quanto.
Ha cancellato all’improvviso ogni barlume di certezza, ogni falsa sicurezza
celata dal pensiero che “qui non può succedere”.
Giulia è stata la centocinquesima vittima, quest’anno, degli episodi di femminicidio.
Occorre prenderne atto, per comprendere che si tratta di un problema diffuso, sottovalutato e che ha
radici profonde.
Una carenza culturale e di educazione, che
attribuisce al maschio un senso di superiorità e possesso nei confronti delle
donne, segna la nostra società e ci impone di fare del nostro meglio, affinché le nuove generazioni siano in grado,
crescendo, di rompere questi schemi.
Nel Rugby dì
Base, bambini e bambine giocano assieme, senza distinzione di sesso.
In questo contesto, Rugby Mirano ha, da tempo, avviato il progetto “Rugby,
scuola di vita”, che attraverso la proposta di incontri ed attività
specifiche, mira ad insegnare il
rispetto, il sostegno, ad accettare anche la sconfitta, a ricevere anche dei NO.
Attraverso queste azioni, Rugby Mirano cerca di fare la propria parte, per
sensibilizzare i giovani anche nei confronti della lotta alla differenza di
genere.
Oggi è
il 25 novembre, giornata
internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne e
presso lo stadio “Ferruccio Bianchi” troverete una panchina rossa ed un
cartellone.
Vi invitiamo a guardare a questi non come ad oggetti fini a loro stessi ma come
a simboli, attraverso i quali Rugby Mirano rinnova il proprio impegno nella lotta alla violenza sulle donne.
(Simone Borina)
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