A CAPOTERRA ARRIVA LA CAPOLISTA.
UN BEL BANCO DI PROVA PER L'AMATORI
Il big match della settima
giornata della serie B è senza dubbio quello che si disputerà domenica al
comunale di via Trento con inizio alle 14:30, tra l’Amatori Rugby Capoterra e
il Rugby Piacenza.
La terza della classe contro la
capolista del girone 1.
Capoterra si presenta a questa
sfida dopo aver vinto la prima partita in trasferta della stagione, domenica
scorsa in casa di Varese.
Il Piacenza comanda la classifica
imbattuta come Lecco. Entrambe, dopo sei turni non hanno ancora conosciuto
l’amaro della sconfitta.
Una vittoria domenica in via
Trento, allontanerebbe dal discorso promozione una pericolosa candidata.
Viceversa dovesse vincere la formazione allenata da Juan Manuel Queirolo riaprirebbe prepotentemente il campionato, proprio per ciò che riguarda il gruppetto di testa che lotterebbe, da qui al termine del torneo, per riuscire a staccare il biglietto per la prossima serie A.
La vittoria di domenica scorsa
contro Varese ha detto che l’Amatori è ulteriormente cresciuta anche se ancora
il cammino verso la perfezione è lungo e difficile.
È stato un Capoterra dai due
volti. Bello ed efficace nei primi 40’ un tantino confuso e sprecone nei
successivi minuti.
Caratteristiche queste ultime che,
in qualche modo hanno favorito Varese e, seppur ultima della graduatoria, ha
ritrovato vigore sfiorando la vittoria finale.
Ma domenica a Capoterra ci vorrà certamente un altro gruppo che dovrà mettere in campo tutto quello che di positivo ha conquistato finora, grazie all’unità, l’affiatamento e il lavoro settimanale durante gli allenamenti.
Un lavoro che fa crescere,
cementare e maturare. E poi da ultimo ma non per quello meno importante: il
pubblico.
Diremo il 16mo uomo in campo,
quello che urla e ti sostiene negli incontri casalinghi e che con il suo
attaccamento ad una realtà come Capoterra potrebbe essere decisivo.
IL COACH
“Siamo reduci
dalla vittoria esterna, quella contro Varese, dove la chiave di volta del match
è stato un bellissimo primo tempo giocato dai ragazzi.
Ora arriva Piacenza una squadra che sta volando e che, sono convinto, sia un tantino superiore rispetto alle sue antagoniste. Prima di tutto il Lecco”.
Eppure anche la compagine lombarda
è li, ad un punto dei piacentini?
“Si le due
squadre di distanziano in classifica di una sola lunghezza, ma credo che
Piacenza nel gioco sia superiore a tutti.
Ha trovato il
bilanciamento giusto e l’equilibrio nelle proprie forze che è quello del
pacchetto di mischia.
E poi con
l’arrivo di un numero 10 di spessore e il grande lavoro difensivo condito con
la dinamicità nel gioco, sia quasi insuperabile.
Beh credetemi
sarà durissima”.
Si ma dall’altra parte ci sarà un
Capoterra che non rimarrà certo a guardare?
“Sicuramente.
Noi però abbiamo la nostra strada.
Siamo ancora
alla ricerca di quella tenuta di gioco che ci possa permettere di dettare legge
e fare del nostro gioco la nostra bandiera, ovunque e su ogni campo.
Quello
certamente sarà il nostro obbiettivo. Lavorando per adesso ma anche con la
mente verso il futuro”.
E in che modo?
“Facendo
lavorare i giocatori sardi, coinvolgendo magari altre società, in modo da farli
integrare e crescere, facendo in qualche modo diventare il Capoterra la società
leader in Sardegna”.
Per domenica si paventa la
possibilità di far rientrare qualche giocatore nel gruppo, dopo il “pit stop”
nell’infermeria della società?
“Non
arriviamo a giocarci la gara con il Piacenza così come vorremo.
Sarebbe stato
bello giocare alla pari con tutta la rosa a disposizione e tutti in salute.
Quest’anno purtroppo sta girando male.
Gli infortuni
non sono certo dovuti a carico muscolare fatto in preparazione, ma dovuti a
fattori che noi non possiamo certo controllare”.
E poi c’è il fattore pubblico.
Contro la capolista è necessario avere quello delle grandi occasioni.
“Il pubblico
certamente sarà molto importante, ma non dobbiamo pensare che debba essere
determinante per darci la forza di vincere.
Vedere tanti
tifosi che fino a poco tempo fa disertavano il comunale, ma che già dalla
scorsa stagione hanno ripreso ad animare gli spalti del comunale, è per la
squadra e per tutta la società una gioia immensa.
(coach Juan Manuel Queirolo)
Tifosi e
appassionati che vivono un pomeriggio felice di sport, incontrandosi con gli
amici, socializzando e guardandosi anche una bella partita di rugby.
Il nostro
obbiettivo anche sotto questo aspetto è quello di far si che i tifosi aumentino
e si appassionino sempre di più a questa disciplina che per Capoterra è la
massima espressione che ha nello sport”.
Arbitro: Signor Pietro Menga di
Bari
(Le foto si riferiscono tutte a confronti dei passati campionati)
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