Weekend con poche soddisfazioni per i kiwi giallorossi, sorride solo la
formazione under18 che ha chiuso al primo posto la fase regionale
«Abbiamo mostrato da
subito un atteggiamento di rispetto per ciò che lo Zaffanella rappresenta,
volevamo dimostrare il nostro valore e ci siamo riusciti, anche se il risultato
non è stato a nostro favore». Giacomo Leva, pilone giallorosso, commenta la
prestazione della Fiorini Pesaro Rugby a Viadana. Per la squadra pesarese una
sconfitta a testa alta, arrivata al termine di un match combattuto che ha
mostrato un buona prestazione dei giallorossi.
«Abbiamo sentito il
peso dello stadio, c’era la preoccupazione che giocare in uno campo storico del
rugby italiano ci potesse intimorire, invece ci ha dato la carica. Il rispetto
per il campo ha tirato fuori la voglia di farci conoscere. In questo girone
siamo un po’ gli outsider e si è vista la voglia di mostrare che non siamo gli
ultimi arrivati e che siamo qui per giocarcela alla pari».
Cosa ti è piaciuto
della partita? «Siamo stati molto bravi a imporre subito il nostro ritmo. Non
ci siamo mai abbattuti, abbiamo reagito e abbiamo fatto due belle mete. Questo
per me è stato un bel segnale, ha dimostrato la nostra volontà di farci vedere,
giocare e imporre il nostro ritmo alla partita. Sappiamo che questa può essere
una chiave per le partite di quest’anno e per farci portare a casa risultati
positivi».
In cosa Viadana ha
avuto la meglio? «Una delle differenze principali è stata l’organizzazione. Ci
sono state tante nostre azioni che potevano essere sfruttate meglio, ma
frenesia, troppa voglia di fare e mostrare, non ci hanno aiutato. Da parte loro
c’è stata un’organizzazione impeccabile e hanno sfruttato ogni occasione.
Abbiamo iniziato il secondo tempo con voglia e una bella conoscenza di noi
stessi. Nelle ultime due partite abbiamo preso consapevolezza delle nostre
capacità, abbiamo capito che non c’è bisogno di strafare. Nel secondo tempo
abbiamo giocato molto nella loro metà campo, ma non siamo riusciti a sfruttare
le occasioni. Abbiamo pagato la frenesia, la non precisione nei dettagli. Negli
ultimi 10 minuti ci siamo persi, abbiamo commesso errori individuali, subito le
loro ripartenze, e si è abbassato il morale».
Cosa è cambiato
rispetto alle partite precedenti? «La vittoria con Valsugana ci ha dato la
conferma che possiamo giocarcela in questo campionato. Abbiamo più conoscenza
di noi stessi, più autostima. L’intensità e la concentrazione, anche in
allenamento, sono alti. Un lavoro che prosegue nel tempo e che sta mostrando i
suoi frutti. Lo staff ci prepara sempre al meglio e ci indirizza sulle cose da
fare in partita, quando riusciamo a rispettare il piano siamo efficaci e i
risultati si vedono. Se continuiamo a lavorare bene, tutti insieme, credo che
possiamo toglierci qualche soddisfazione. L’importante è che lavoriamo insieme,
che il gruppo resti unito e vada tutto nelle stessa direzione».
Domenica no anche per
le altre formazioni della Fiorini Pesaro Rugby. Il secondo XV nella sesta
giornata del campionato di Serie C è uscito sconfitto per 22-17 dal campo di
Foligno. Per l’U18 è terminato 5-49 per Pesaro il derby che nell’ultima
giornata del campionato regionale ha visto scontrarsi le due squadre formate da
ragazzi di Pesaro e Fano. Sconfitta anche per l’U16, che per la II^ fase
Interregionale livello 1 del campionato di categoria è tornata da Modena con un
41-17.(TaniaStocchi)
fotopop.it
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