martedì 21 novembre 2023

RUGBY SERIE B GIRONE 1/ A Varese la prima vittoria esterna per gli isolani di Capoterra!

 

A VARESE FINALMENTE ARRIVA IL PRIMO SUCCESSO ESTERNO PER IL CAPOTERRA

Si è vinto, in trasferta, conquistando 5 punti, ma quanta paura per l’Amatori Rugby Capoterra, che ieri pomeriggio con il Rugby Varese ha rischiato di rientrare in Sardegna con pochi punti e l’amarezza di una sconfitta immeritata sotto certi versi.

È finita 31-28 per gli isolani la sfida giocata all’Aldo Levi di Varese, ma è stata la classica gara dai due volti.

Dominata nei primi 40’ dai ragazzi allenati da Juan Manuel Queirolo che, a suon di mete sono volati via verso il 21-6 della prima parte della sfida.

Sofferti, e tanto, nei 40’ successivi, nei quali è venuto fuori l’orgoglio e la voglia di lottare da parte del XV lombardo che ha sfruttato nel migliore dei modi non solo il fattore campo, ma anche le solite ingenuità difensive della formazione del Capoterra (compresi due gialli fischiati rispettivamente a Ferrentino e Balbioni), per riaprire in maniera rocambolesca la partita.

Punto su punto la compagine di casa è riuscita a rosicchiare sfiorando addirittura l’impresa. C’è voluta una punizione realizzata da Aru e una mancata trasformazione di meta da parte dei padroni di casa per salvare dalla beffa, nel finale, il XV di Capoterra.

IL MATCH

Il pomeriggio al “Levi” inizia nel migliore dei modi da parte dell’Amatori che parte testa bassa e con tanta lucidità alla conquista dei pali.
E dopo neanche 5’ di gioco costruito e ben manovrato, arriva la prima meta. La realizza Uccheddu che, con la complicità di Aru bravo a trasformare, porta il Capoterra sul 7-0.
È un buon inizio ma non basta, anche perché occorre fare attenzione alla reazione dei padroni di casa.
La squadra di coach Massimo Mamo, prova a rendersi pericolosa, sfruttando la velocità degli esterni. Capoterra difende ma con molta foga ed ecco che il signor Vaccari fischia una punizione che Varese trasforma.
Il 3-7 è solo un incidente di percorso anche perché la reazione… e che reazione del Capoterra è immediata.
Il tempo di riprendere il gioco, posizionarsi in campo e in successione arrivano due mete per l’Amatori che vola via. La prima la realizza Wiernes, l’altra da Stara (entrambe trasformate da Aru). L’Amatori si stacca portandosi sul 3-21.
Il tempo di rifiatare e concedere una nuova punizione al Varese e si va a riposo col risultato: Rugby Varese 6 – Capoterra 21.
Si riparte per i secondi 40’ di gioco e sembra che la gara non si sia mai fermata.
Il pallino del gioco è sempre nelle mani di capitan Garau e compagni bravi a far soffrire il XV avversario e, nei minuti iniziali del tempo anche a realizzare con Brui la quarta meta del pomeriggio (Aru è implacabile). 28-6 per Capoterra.
A questo punto la gara cambia volto.
L’ennesima punizione e Varese ne approfitta per rosicchiare qualcosa e portarsi sul 9-28.

Coach Queirolo effettua qualche cambio, nel tentativo di tenere sempre alta la tensione.

Esce Uccheddu, non al 100%, ed entra Ganga.
Sostituzioni che arrivano anche da parte della squadra avversaria.
La retroguardia dell’Amatori sembra tenere, ma ancora una volta i cartellini gialli rovinano la festa al Capoterra.
Varese ne approfitta per accorciare le distanza andando in meta per due volte di fila (tutte con trasformazione).
Gli sforzi e quanto di bello creato nei primi 40’, sembrano svanire in un attimo (28-23) per l’Amatori.
Capoterra prova a rialzare la testa contenendo i danni e ottenendo una punizione che Aru impeccabilmente realizza. (31-23).
Al 39’ arriva una nuova meta di Varese che segna ma non trasforma (31-28).
Il fischio finale per l’Amatori arriva come una liberazione. Si è vinto in trasferta, sono arrivati 5 punti, ma che sofferenza.

INTERVISTE

Juan Manuel Queirolo – Coach Amatori Rugby Capoterra.
“Una bellissima vittoria perché è la prima che otteniamo fuori dal comunale e poi perché è arrivata da parte di un gruppo diverso da quello abituale.

Abbiamo iniziato la sfida benissimo, grazie all’entusiasmo del gruppo e dei nuovi innesti. Tutto è filato liscio. Abbiamo corso, difeso, lottato e, soprattutto realizzato diverse mete: tutto molto bello”.

Poi che è successo?
“Niente, semplicemente abbiamo smesso di giocare. Credo che per il gruppo in campo la gara, forse anche per l’inesperienza di qualche elemento, fosse già vinta e ha rallentato il ritmo e la tensione. Le partite, devono capirlo, finiscono solo all’80’ mai prima. A Varese non è sembrato vero e ha cominciato a metterci in grossa difficoltà. Per fortuna la punizione di Aru e la loro mancata trasformazione ci hanno dato davvero una grossa mano”.

Cosa non ti ha convinto oggi?
“Ancora una volta, un aspetto molto negativo è stata la disciplina. Troppi falli, specie nel secondo tempo, quando come detto è calata la tensione considerato che per molti la gara era già vinta. Loro hanno reagito e noi abbiamo smesso di giocare”.

A causa…
“Beh sicuramente della mancata esperienza in queste situazioni da parte di qualcuno. Non siamo stati maturi sotto questo aspetto. Comunque a parte questi aspetti che andranno migliorati, il primo tempo di oggi è stato davvero perfetto e di questo sono contento”.

Guardando la classifica voi rimanete terzi, ma Piacenza e Lecco sembrano irraggiungibili… campionato chiuso?
“Dopo sei turni credo sia prematuro parlare di campionato chiuso, soprattutto per ciò che riguarda le zone alte della classifica.
Ma a parte questo, credo che il campionato vada giocato fino in fondo. Un modo per crescere ma soprattutto per divertirsi anche se si giochi senza avere un obbiettivo preciso che sia la promozione o la salvezza.
Quindi noi continueremo a fare il nostro campionato, lavorando in settimana, crescendo e cercando, giornata dopo giornata, di vincere per noi e per i nostri tifosi”.

Il capitano Marcello Garau.
“Diciamo che Varese ha messo sul piatto tutto ciò che aveva pur di metterci in difficoltà già dalle prime battute.
Noi comunque siamo stati bravi a concretizzare tutte le opportunità che abbiamo avuto.
Loro ci hanno creduto fin dall’inizio. Volevano conquistare il punto bonus difensivo e alla fine, quando hanno capito che forse ci avrebbero potuto battere, noi abbiamo stretto i denti e difeso il risultato fino al fischio finale.
Mi sorprende comunque il fatto che una squadra come Varese sia posizionata, dopo sei turni di campionato, all’ultimo posto della classifica.
Hanno un bel gioco, hanno una buona fisicità e sanno come mettere in crisi gli avversari, come del resto è capitato con noi questo pomeriggio.
Devo dire che il Capoterra, considerato anche quello che è accaduto nelle trasferte precedenti, oggi è sceso in campo con la giusta determinazione per riuscire a conquistare la vittoria finale.
Ci portiamo a casa cinque punti fondamentali sia in chiave promozione ma soprattutto per rimanere nelle zone alte della graduatoria.
Nel prossimo turno vedremo effettivamente il nostro valore, la nostra consistenza. Arriva Piacenza al comunale. Una formazione che, assieme a Lecco non ha ancora conosciuto l’amarezza della sconfitta.
Possiamo sicuramente accorciare la classifica anche perché certamente recupereremo dall’infermeria qualche giocatore fondamentale come Pace, Gardonio e Marston.
Purtroppo dovremo fare a meno di Balboni che oggi ha preso il quarto giallo e di conseguenza dovrà scontare la squalifica.
Sarà una partita da giocare per tutti gli 80’ ”.

LE FORMAZIONI IN CAMPO

AMATORI RUGBY CAPOTERRA: Baldanzi, Uccheddu, Chibsa, Ferrentino, Balboni, Garau, Busser, Brui, Zucconi, Marongiu, Wiernes, Celembrini, Stara, Aru. Allenatore: Juan Manuel Queirolo. A disposizione: Ganga, Geraci, Thioye, Plazzotta, Pace, Marston, Cauli.

RUGBY VARESE: Diani, Altomare, Arreghini, Ciavarrella, Spiteri, Martinoli, Perin, Sacchetti, Palla, Fulginiti, Ceaprazaru, Malnati, Provasoli, Ficarra. Allenatore: Massimo Mamo. A disposizione: Nardi, Bottinelli, Loretti, Castiglioni, Misiti, Bonesso, Carbone.

Arbitro: Signor Alessio Vaccari di Reggio Emilia.

 

Nessun commento:

Posta un commento

RUGBY OLD -CAMPIONATO TOSCANO/ A Seano i Pirati di Livorno infliggono cinque mete agli Allupins di Prato.

Si può abbinare quantità (di atleti) a qualità (di gioco e di risultati). E si può essere ‘veri rugbisti’ - ambiziosi e desiderosi di giocar...