A VARESE
FINALMENTE ARRIVA IL PRIMO SUCCESSO ESTERNO PER IL CAPOTERRA
Si è vinto, in
trasferta, conquistando 5 punti, ma quanta paura per l’Amatori Rugby Capoterra,
che ieri pomeriggio con il Rugby Varese ha rischiato di rientrare in Sardegna
con pochi punti e l’amarezza di una sconfitta immeritata sotto certi versi.
È finita 31-28 per gli
isolani la sfida giocata all’Aldo Levi di Varese, ma è stata la classica gara
dai due volti.
Dominata nei primi 40’
dai ragazzi allenati da Juan Manuel Queirolo che, a suon di mete sono volati
via verso il 21-6 della prima parte della sfida.
Sofferti, e tanto, nei
40’ successivi, nei quali è venuto fuori l’orgoglio e la voglia di lottare da
parte del XV lombardo che ha sfruttato nel migliore dei modi non solo il
fattore campo, ma anche le solite ingenuità difensive della formazione del
Capoterra (compresi due gialli fischiati rispettivamente a Ferrentino e
Balbioni), per riaprire in maniera rocambolesca la partita.
Punto su punto la
compagine di casa è riuscita a rosicchiare sfiorando addirittura l’impresa. C’è
voluta una punizione realizzata da Aru e una mancata trasformazione di meta da
parte dei padroni di casa per salvare dalla beffa, nel finale, il XV di
Capoterra.
IL MATCH
Il pomeriggio al
“Levi” inizia nel migliore dei modi da parte dell’Amatori che parte testa bassa
e con tanta lucidità alla conquista dei pali.
E dopo neanche 5’ di gioco costruito e ben manovrato, arriva la prima meta. La
realizza Uccheddu che, con la complicità di Aru bravo a trasformare, porta il
Capoterra sul 7-0.
È un buon inizio ma non basta, anche perché occorre fare attenzione alla
reazione dei padroni di casa.
La squadra di coach Massimo Mamo, prova a rendersi pericolosa, sfruttando la
velocità degli esterni. Capoterra difende ma con molta foga ed ecco che il
signor Vaccari fischia una punizione che Varese trasforma.
Il 3-7 è solo un incidente di percorso anche perché la reazione… e che reazione
del Capoterra è immediata.
Il tempo di riprendere il gioco, posizionarsi in campo e in successione
arrivano due mete per l’Amatori che vola via. La prima la realizza Wiernes,
l’altra da Stara (entrambe trasformate da Aru). L’Amatori si stacca portandosi
sul 3-21.
Il tempo di rifiatare e concedere una nuova punizione al Varese e si va a
riposo col risultato: Rugby Varese 6 – Capoterra 21.
Si riparte per i secondi 40’ di gioco e sembra che la gara non si sia mai
fermata.
Il pallino del gioco è sempre nelle mani di capitan Garau e compagni bravi a
far soffrire il XV avversario e, nei minuti iniziali del tempo anche a
realizzare con Brui la quarta meta del pomeriggio (Aru è implacabile). 28-6 per
Capoterra.
A questo punto la gara cambia volto.
L’ennesima punizione e Varese ne approfitta per rosicchiare qualcosa e portarsi
sul 9-28.
Coach Queirolo effettua qualche cambio, nel tentativo di tenere sempre alta la
tensione.
Esce Uccheddu, non al
100%, ed entra Ganga.
Sostituzioni che arrivano anche da parte della squadra avversaria.
La retroguardia dell’Amatori sembra tenere, ma ancora una volta i cartellini
gialli rovinano la festa al Capoterra.
Varese ne approfitta per accorciare le distanza andando in meta per due volte
di fila (tutte con trasformazione).
Gli sforzi e quanto di bello creato nei primi 40’, sembrano svanire in un
attimo (28-23) per l’Amatori.
Capoterra prova a rialzare la testa contenendo i danni e ottenendo una
punizione che Aru impeccabilmente realizza. (31-23).
Al 39’ arriva una nuova meta di Varese che segna ma non trasforma (31-28).
Il fischio finale per l’Amatori arriva come una liberazione. Si è vinto in
trasferta, sono arrivati 5 punti, ma che sofferenza.
INTERVISTE
Juan Manuel
Queirolo – Coach Amatori Rugby Capoterra.
“Una bellissima
vittoria perché è la prima che otteniamo fuori dal comunale e poi perché è
arrivata da parte di un gruppo diverso da quello abituale.
Abbiamo iniziato la sfida benissimo, grazie all’entusiasmo del gruppo e dei
nuovi innesti. Tutto è filato liscio. Abbiamo corso, difeso, lottato e,
soprattutto realizzato diverse mete: tutto molto bello”.
Poi che è
successo?
“Niente,
semplicemente abbiamo smesso di giocare. Credo che per il gruppo in campo la
gara, forse anche per l’inesperienza di qualche elemento, fosse già vinta e ha
rallentato il ritmo e la tensione. Le partite, devono capirlo, finiscono solo
all’80’ mai prima. A Varese non è sembrato vero e ha cominciato a metterci in
grossa difficoltà. Per fortuna la punizione di Aru e la loro mancata
trasformazione ci hanno dato davvero una grossa mano”.
Cosa non ti ha convinto oggi?
“Ancora una volta, un
aspetto molto negativo è stata la disciplina. Troppi falli, specie nel secondo
tempo, quando come detto è calata la tensione considerato che per molti la gara
era già vinta. Loro hanno reagito e noi abbiamo smesso di giocare”.
A causa…
“Beh sicuramente
della mancata esperienza in queste situazioni da parte di qualcuno. Non siamo
stati maturi sotto questo aspetto. Comunque a parte questi aspetti che andranno
migliorati, il primo tempo di oggi è stato davvero perfetto e di questo sono contento”.
Guardando la classifica voi rimanete terzi, ma Piacenza e Lecco sembrano
irraggiungibili… campionato chiuso?
“Dopo sei turni credo
sia prematuro parlare di campionato chiuso, soprattutto per ciò che riguarda le
zone alte della classifica.
Ma a parte questo, credo che il campionato vada giocato fino in fondo. Un modo
per crescere ma soprattutto per divertirsi anche se si giochi senza avere un
obbiettivo preciso che sia la promozione o la salvezza.
Quindi noi continueremo a fare il nostro campionato, lavorando in settimana,
crescendo e cercando, giornata dopo giornata, di vincere per noi e per i nostri
tifosi”.
Il capitano
Marcello Garau.
“Diciamo che Varese ha messo sul piatto
tutto ciò che aveva pur di metterci in difficoltà già dalle prime battute.
Noi comunque siamo stati bravi a
concretizzare tutte le opportunità che abbiamo avuto.
Loro ci hanno creduto fin dall’inizio.
Volevano conquistare il punto bonus difensivo e alla fine, quando hanno capito
che forse ci avrebbero potuto battere, noi abbiamo stretto i denti e difeso il
risultato fino al fischio finale.
Mi sorprende comunque il fatto che una
squadra come Varese sia posizionata, dopo sei turni di campionato, all’ultimo
posto della classifica.
Hanno un bel gioco, hanno una buona
fisicità e sanno come mettere in crisi gli avversari, come del resto è capitato
con noi questo pomeriggio.
Devo dire che il Capoterra, considerato
anche quello che è accaduto nelle trasferte precedenti, oggi è sceso in campo
con la giusta determinazione per riuscire a conquistare la vittoria finale.
Ci portiamo a casa cinque punti
fondamentali sia in chiave promozione ma soprattutto per rimanere nelle zone
alte della graduatoria.
Nel prossimo turno vedremo effettivamente
il nostro valore, la nostra consistenza. Arriva Piacenza al comunale. Una
formazione che, assieme a Lecco non ha ancora conosciuto l’amarezza della
sconfitta.
Possiamo sicuramente accorciare la
classifica anche perché certamente recupereremo dall’infermeria qualche
giocatore fondamentale come Pace, Gardonio e Marston.
Purtroppo dovremo fare a meno di Balboni
che oggi ha preso il quarto giallo e di conseguenza dovrà scontare la
squalifica.
Sarà una partita da giocare per tutti gli
80’ ”.
LE FORMAZIONI IN CAMPO
AMATORI RUGBY
CAPOTERRA: Baldanzi,
Uccheddu, Chibsa, Ferrentino, Balboni, Garau, Busser, Brui, Zucconi, Marongiu,
Wiernes, Celembrini, Stara, Aru. Allenatore: Juan Manuel Queirolo. A
disposizione: Ganga, Geraci, Thioye, Plazzotta, Pace, Marston, Cauli.
RUGBY
VARESE: Diani, Altomare,
Arreghini, Ciavarrella, Spiteri, Martinoli, Perin, Sacchetti, Palla, Fulginiti,
Ceaprazaru, Malnati, Provasoli, Ficarra. Allenatore: Massimo Mamo. A
disposizione: Nardi, Bottinelli, Loretti, Castiglioni, Misiti, Bonesso,
Carbone.
Arbitro:
Signor Alessio Vaccari di Reggio Emilia.
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