Un ulteriore stretta sul perimetro di azione, eliminando i campionati a carattere regionale, mantenendo in vita i tornei a livello nazionale. Il nuovo dpcm ha certamente costretto allo stop molte attività sportive, comprese quelle rugbistiche. A rendere ancor più esiguo il perimetro di azione nell’ambito della palla ovale è giunta poi la comunicazione della FIR (Federazione Italiana Rugby) che ha optato per sospendere anche i campionati a respiro nazionale, come quelli dalla Serie A alla “C1”, dando appuntamento per l’avvio ufficiale della stagione, inizialmente previsto per novembre, al 26 gennaio.
«Una scelta incredibilmente più restrittiva rispetto a quello che era il dpcm - commenta il dirigente del Monferrato Matteo Binello - Società come la nostra stanno lottando da febbraio scorso, con complessità legate all’attività agonistica e anche ai semplici allenamenti, ovviamente causate dal coronavirus, dal lockdown e da tutte le restrizioni conseguenti. Tra chiarimenti del ministero, protocolli ed evoluzioni costanti i temi di regolamentazioni siamo all’interno di un “mare magnun” del quale rimaniamo basiti», ammette Binello.
A seguito di tutte queste novità i “leoni”
hanno pertanto optato per un’attività ad hoc per l’ambito giovanile: Si tratta
di attività motoria di base, come corsa, capriole ed esercizi vari tutti
effettuati con il distanziamento e all’aperto. Questo tipo di scelta è riferita
a tutte le categorie dall’Under 6 all’Under 16. L’Under 18 e la prima squadra,
iscritta al campionato di Serie B, possono invece regolarmente allenarsi
essendo formazioni in ambito nazionale, tuttavia, vista la decisione della FIR
di fissare la data dell’avvio dei tornei a gennaio inoltrato, il coaching
staff, con in testa l’allenatore “Lupo” Franchi e il “prof” Gonzalo Gasparre,
sta rimodulando la preparazione.
Per ora sono sospese le amichevoli, in attesa
di avere notizie concrete sull’approssimarsi dell’avvio della stagione.
Ricordiamo che il Monferrato si presenta al
via del campionato cadetto con una rosa di qualità, impreziosita dall’arrivo di
atleti di caratura nazionale, con sulla carta buone chance di lottare per la
promozione. Fanno parte del roster atleti il classe 1992 Domenico Grassotti,
seconda/terza linea ex Lyons Piacenza, in passato a Rovigo e alla Lazio. Altro
volto nuovo Besmir Metellaj, seconda linea reduce dall'avventura in Serie A al
Recco. La terza gemma di mercato del club di Carafa è senza dubbio Martin
Thomsen, apertura/centro di origini sudafricane che avrà un ruolo centrale nel
progetto monferrino. Agirà infatti da atleta, da "skill coach" della
prima squadra, da allenatore dell'Under 18 e dell'Under 16. Ex Settimo, ha
giocato anche a Valpolicella, al CUS Torino e alle Fiamme Oro. Non fanno più
parte della rosa invece Jacopo Zucconi e Attilio Dominighini, entrambi passati
all'Alessandria. Lo staff tecnico vede quale head coach Claudio Franchi,
supportato da Emanuele Leva, Martin Thomsen, Domenico Grassotti, che curerà le
rimesse laterali, e Gonzalo Gasparre, nel ruolo di preparatore. Da sottolineare
poi il ritorno in maglia monferrina di due grandi atleti come Giuseppe Sciacca,
terza linea reduce da campionai di prestigio con Rovate e Alghero, e Jaume
Giorgis, al rientro dopo un anno di stop per un guaio alla spalla.
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