IN CAMPANIA è tempo di pandemia come nel resto d’Italia, ed il rugby obbligatoriamente ha sospeso le consuete attività rugbistiche.
(lavori in corso al campo sportivo)
Così anche a Santa Maria Capua Vetere il locale team del RUGBY CLAN ha fermato tutte le categorie nell’attesa di tempi migliori. GIUSEPPE CASINO, Presidente della Società della Provincia casertana, ha seguito ed organizzato durante tutto l’arco dei due lockdown le attività degli atleti in gialloblù: “ Nella prima fase di marzo fummo noi per primi in Campania a chiudere precauzionalmente tutte le attività.
(allenamento serale a S.Maria Capua Vetere)
In questo secondo periodo invece abbiamo proseguito le attività sino a quando è stato possibile, cioè quando è stata istituita la zona rossa che ci ha costretto a fermarci definitivamente. Durante questa estate abbiamo organizzato, seguendo alla lettera i Protocolli Ministeriali e della federugby, dei percorsi obbligati per tutti gli atleti, differenziando entrate ed uscite sul campo da gioco, sanificando anche i palloni, ed evitando l’utilizzo degli spogliatoi. “
(migliorie al campo sportivo)
Un impegno gravoso per i dirigenti e i tecnici delle varie categorie del club campano, ma che è stato bene accolto anche dai genitori di ragazzi.
“ Abbiamo diviso il
campo con tante strisce – riprende il dirigente - distanziando le stesse di dieci metri per ogni
atleta, con due metri di rispetto, ed in questo modo siamo riusciti a portare
avanti gli allenamenti con dodici
ragazzi per volta. Abbiamo eseguito tutte le obbligatorietà imposte, come le
analisi sierologiche, secondo il protocollo, per fa si che si potesse proseguire
con le attività. Soprattutto abbiamo puntato a far proseguire la preparazione
ai piu’ giovani. Dagli Under 6 agli Under 18 tutti hanno potuto esprimersi sul
nostro campo erboso ed anche i numerosi genitori che hanno seguito a debita
distanza gli allenamenti si sono potuti rendere conto che gli stessi allenamenti
seguivano perfettamente le linee guida per la sicurezza. Per svariati motivi il gruppo dei senior ha
partecipato solo in parte alle attività, in quanto per loro il rugby vuol dire
placcaggio, ed in questo senso non era proprio possibile andare avanti. “
(il dott. Giuseppe Casino, Presidente del Rugby Clan al lavoro, in ospedale)
Per i rugbisti se non si puo’ utilizzare il contatto con l’avversario diventa improponibile proseguire per lungo tempo con questi metodi precauzionali.
“ I video tutorial che
hanno permesso di proseguire in modo alternativo gli allenamenti – dice il
dott. Giuseppe Casino, medico impegnato soprattutto in rianimazione
all’ospedale – sono stati organizzati da
Luca De Cicco, ex atleta dell’Aquila Rugby, ora nuovamente in forza al Clan,
sua squadra di origine, con studio su tecnica ed atletica. Del resto questo è
stato un buon motivo per conservare l’immagine del gruppo. In queste pause ci
siamo dedicati anche agli immancabili lavori di manutenzione del campo,
finalizzati soprattutto alle migliorie dell’impianto elettrico e di quello idraulico.”
Il dott. Giuseppe Casino, specialista in malattie respiratorie nella ASL casertana, oltre a seguire un’intenso impegno professionale All’Ospedale di Piedimonte Matese, ha quindi questa grande passione per il rugby tramandata dal padre FRANCESCO CASINO, ed è l’attuale Presidente del Rugby Clan, mentre i consiglieri eletti il luglio scorso sono Emilia De Angelis, Assunta Carrillo che è anche allenatrice della squadra femminile delle Crazy Ladies, Francesco De Angelis, Marco Sgueglia, Valentino Pirro, Andrea Oliva (D.T.), Francesco Iannotta, Marcello Marassi. (rr)
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