LA RUGBY UDINE SI PRESENTA: NON SIAMO CACCIATORI DI LIKE
ABBIAMO L’AMBIZIONE DI
FORMARE UOMINI BANDIERA E NON BANDERUOLE
Dopo avere iniziato
ufficialmente la stagione sportiva un mese fà, per la settimana di ferragosto è
prevista una pausa per tutte le attività per poi riprendere dal 18 agosto a
pieno regime per i giocatori seniores e iuniones (under 18 e 16), mentre gli
atleti under 14 e quelli del mini rugby riprenderanno rispettivamente dal 01
settembre e dal 31 agosto con il campus gratuito organizzato per i più piccoli.
Il tutto in attesa di
conoscere le date e l’organizzazione dei campionati.
Il Presidente della
Rugby Udine Daniele Romanello oltre a sintetizzare un primo bilancio della sua
attività di massimo dirigente coglie l’occasione per tracciare la linea del
futuro della Rugby Udine.
“In questo anno abbiamo lavorato per consolidare la società dal punto di vista finanziario e per completare e rimettere a posto gli impianti sportivi esistenti.
Molti sono stati i
lavori eseguiti e da ultimo con l’aiuto del Comune di Udine sono state anche
eliminate le perdite negli spogliatoi e nei magazzini che provenivano della
tribuna dello stadio di via del Maglio.
La situazione
economica è grandemente migliorata ed il futuro è sicuramente più roseo sotto
tutti i punti di vista.
Ma è nella parte
sportivo che abbiamo operato il maggior rinnovamento sia dal punto di vista dei
tecnici che di mentalità.
Quando si dice che il
rugby è uno sport differente dagli altri spesso si confonde l’apparenza con la
sostanza. La Rugby Udine non cerca i like su social, non siamo cacciatori di
“mi piace” per auto-referenziarci.
Intendiamo
qualificarci come supporto alle famiglie nel percorso educativo per i loro
figli per formare uomini e non “damerini”.
Il processo
finalizzato alla formazione del giocatore in generale è diretto nella Rugby
Udine a formare uomini-atleti che sappiano competere ai massimi livelli
sportivi e siano capaci di reagire positivamente sotto pressione in ogni
situazione della vita.
La missione educativa
sarà compiuta quando, i nostri ragazzi saranno capaci di trasferire le doti di
abnegazione, sacrifico, lealtà, coraggio, dedizione, integrità, disponibilità,
disciplina, di decidere efficacemente sotto pressione propri del rugby alla
vita civile.
Lo sport di eccellenza,
dunque, a servizio della formazione integrale dell’uomo - cittadino.
La Rugby Udine ritiene
di essere un punto di riferimento per tutte le componenti del Rugby Italiano e
che sia il più coinvolgente e produttivo per tutti (giocatori, allenatori,
genitori, spettatori, arbitri e dirigenti).
Nella Rugby Udine si premia il senso di appartenenza e la lealtà ed è per questo che sono stati premiati gli uomini bandiera della Rugby Udine e che ogni anno premiamo i benemeriti.
(Riccardo Gerussi il capitano del team friulano)
I giovani devono saper riconoscere gli uomini bandiera e non le banderuole che sono senza spina dorsale e seguono il vento di cui tanti esempi si potrebbero fare”.
Il direttore tecnico -
Riccardo Robuschi –molto rigoroso e sostenuto dal direttivo, propone un
cambiamento di mentalità già visto lo scorso anno e che verrà riproposto in
maniera ancora più forte in questa stagione.
“Gli atleti della
Rugby Udine” afferma Robuschi “non devono autocelebrarsi ma avere fame di
successi, di risultati, di gareggiare mettendosi sempre in discussione. Lo
sport non è una sfilata, ma è provarci per davvero con tutto se stessi”.
Dal 18 agosto tutti in
campo nel centro sportivo “Marco Pellegrini” di via 25 aprile.
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