Se le attività del dilettantismo sono le vere fondamenta del movimento dei club del rugby, è anche indubbio che le categorie giovanili e della propaganda sono essenziali per poter programmare un concreto futuro per la totalità dei club di questo sport. I numeri parlano di un calo di tesserati soprattutto a livello giovanile e, per molte Società, solo la collaborazione fra club, grazie alle franchigie territoriali porta un discreto sollievo.
Ad Acqui Terme da poco piu’ di due anni opera l’Acqui Septebrium, attualmente impegnato solo con le categorie giovanili e del minirugby. Ne parla ENRICO PIZZORNI (IN FOTO), Presidente del club piemontese, che abbiamo incontrato a Strevi proprio nell’accogliente sede del team piemontese, e che punta decisamente ad intraprendere un coraggioso cammino con l’obiettivo di riformare, nel tempo, una squadra senior, e rinverdire le glorie del passato.
“ Certo è una Società
nuova – dice il dirigente termale – è nata in continuità sportiva con il Rugby Club Acqui Terme, ma con la discontinuità
gestionale, in quanto tutta la dirigenza del nuovo club non faceva parte del
vecchio club. “
Società nuova ma
composta da dirigenti quasi tutti ex compagni di squadra, con qualche
eccezione, come per esempio l’attivo Max Balzaretti, ed alcuni genitori dei
bimbi del minirugby.
“ Siamo partiti nella
stagione sportiva 2017/18 con un
patrimonio di giocatori numericamente piuttosto basso, con meno di trenta
tesserati, ora siamo una sessantina con
stime di costante crescita e stiamo
ovviamente puntando sul settore giovanile.
(L'interno della club house dell'Acqui Septebrium)
Le categorie interessate sono le classiche ovviamente, l’Under 16, la U14, che con i Black Herons vivono una collaborazione tecnica abbastanza efficace con il CUS Piemonte Orientale. Tutto sommato, forse, avevamo anche la possibilità per poter andare avanti da soli con gli Under 16 ma crediamo che questo rapporto ci sembra maggiormente completo e garantisce una certa crescita. Interessanti i numeri per quanto riguarda il minirugby.”
(L'interno della club house dell'Acqui Septebrium)
Le categorie interessate sono le classiche ovviamente, l’Under 16, la U14, che con i Black Herons vivono una collaborazione tecnica abbastanza efficace con il CUS Piemonte Orientale. Tutto sommato, forse, avevamo anche la possibilità per poter andare avanti da soli con gli Under 16 ma crediamo che questo rapporto ci sembra maggiormente completo e garantisce una certa crescita. Interessanti i numeri per quanto riguarda il minirugby.”
Under 16 numericamente
senza problemi e, per quanto riguarda i consueti allenamenti sono programmati a
luoghi alterni, per non penalizzare troppo i genitori degli stessi ragazzi,
ancora dipendenti per quanto riguarda gli spostamenti ai campi di gioco.
“ E’ logico che quando
ci si riesce ad allenare insieme – riprende PIZZORNI – si possono constatare
dei risultati piu’ rapidi e concreti, ma tutto sommato non possiamo lamentarci
dei primi risultati ottenuti.
(in foto i Black Herons)
Una grande soddisfazione l’abbiamo ottenuta con gli U14 all’inizio della stagione scorsa primeggiando sul campo di Cogoleto, sollievo soprattutto per i ragazzi del 2005, al primo anno in questa categoria, che hanno dimostrato di essere dei validi elementi. Nostra intenzione è proseguire su questa linea. Ovviamente non abbiamo alcun tesserato antecedente il 2004 e, considerando che in questi ultimi quattro anni l’Acqui Rugby, avendo fatto parte della franchigia del Monferrato, un certo numero di atleti acquesi ha proseguito con la stessa franchigia, almeno quei ragazzi che hanno continuato l’attività agonistica. Per loro noi ci auguriamo possano proseguire di giocare ad alto livello. Da parte nostra, invece, l’obiettivo è di continuare a crescere con questo vivaio per arrivare avere prima o poi una prima squadra.”
(gli Under 14 dell'Acqui Septebrium)
(in foto i Black Herons)
Una grande soddisfazione l’abbiamo ottenuta con gli U14 all’inizio della stagione scorsa primeggiando sul campo di Cogoleto, sollievo soprattutto per i ragazzi del 2005, al primo anno in questa categoria, che hanno dimostrato di essere dei validi elementi. Nostra intenzione è proseguire su questa linea. Ovviamente non abbiamo alcun tesserato antecedente il 2004 e, considerando che in questi ultimi quattro anni l’Acqui Rugby, avendo fatto parte della franchigia del Monferrato, un certo numero di atleti acquesi ha proseguito con la stessa franchigia, almeno quei ragazzi che hanno continuato l’attività agonistica. Per loro noi ci auguriamo possano proseguire di giocare ad alto livello. Da parte nostra, invece, l’obiettivo è di continuare a crescere con questo vivaio per arrivare avere prima o poi una prima squadra.”
(gli Under 14 dell'Acqui Septebrium)
Persevarere e lavorare
sodo, quindi, per i dirigenti e tecnici dell’Acqui Septebrium, ma in casa
biancorossa ci sono altre novità che senza dubbio non potranno che agevolare le
attività.
“ Avremo due campi
sportivi a disposizione – ammette PIZZORNI – Il Giulio Segre di Strevi e il
Centro Sportivo di Mombarone ad Acqui Terme. Ed in questo splendido impianto
sportivo torneremo dopo qualche anno di assenza, ed avremo contemporaneamente a
disposizione l’impianto di Strevi soprattutto per l’attività legata al CUS PO,
che come bacino di utenza copre l’hinterland alessandrino. “
Due impianti sportivi a
disposizione per Acqui Septebrium, suggellati dagli ottimi rapporti esistenti
con le amministrazioni sia di Strevi che di Acqui Terme, giungono a proposito
per inviare un input positivo per la prossima stagione agonistica ma, intanto,
le novità non finiscono qui!
“ Il Comune di Acqui che fa parte di un circuito di città europee termali – dice ENRICO PIZZORNI – e sembra intenzionato a portare avanti una mia iniziativa mirata ad organizzare un torneo internazionale fra queste città per squadre giovanili Under 16, che potrebbe portare in Basso Piemonte club storici come gli inglesi del Bath, o belghe di Charleroi, Spa, o francesi come Vichy, etc. etc. “
“ Il Comune di Acqui che fa parte di un circuito di città europee termali – dice ENRICO PIZZORNI – e sembra intenzionato a portare avanti una mia iniziativa mirata ad organizzare un torneo internazionale fra queste città per squadre giovanili Under 16, che potrebbe portare in Basso Piemonte club storici come gli inglesi del Bath, o belghe di Charleroi, Spa, o francesi come Vichy, etc. etc. “
(rr)
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