Buongiorno Jem,
questa è la
prima occasione per chiederti come è andata la tua prima settimana di
ambientamento a Brescia e dei primi allenamenti con la squadra seniores
come procede l’ambientamento nel nostro club: ci puoi
raccontare qualcosa
Ciao Ivano, posso dirti che il Rugby Brescia è
diventata la mia casa “lontano da casa”, le persone sono molto gentili e
disponibili, tutti mi hanno fatto sentire il benvenuto.
Siamo
molto fortunati nel nostro club sia perché non è solo contraddistinto
da un ambiente familiare, ha anche strutture eccellenti e il personale di
supporto che gestisce le strutture è molto qualificato.
Ho potuto constatare
che i giocatori hanno molto talento, mi ha molto impressionato della loro
disponibilità e la voglia di sacrificarsi che hanno dimostrato nella prima
settimana di allenamenti molto duri che hanno dovuto sopportare ma che .
permettono di capire la personalità dei giocatori: ti assicuro che ho
visto un sacco di carattere e coraggio.
Jem ci sono
voci che ti indicano come Allenatore della squadra Seniores ma
anche come capo allenatore dei ragazzi dell’under 16, hai già conosciuto i
ragazzi? Come ti sembrano?
Beh, questa non è una voce effettivamente mi
unirò al gruppo della Under16, Ho già visto alcuni ragazzi, c’è sicuramente un
sacco di talento con buoni portatori di palla ed alcuni trequarti più piccoli
fisicamente ma con una bella velocità, quindi sarà bello lavorare con loro per
sviluppare il futuro del club e creando un modello Bresciano.
Per ora ho visto solo una
manciata di giocatori, ma ho già visto molta passione e talento.
La scorsa stagione è stata un
ottima stagione, ma ora abbiamo bisogno di assimilarla, migliorando le
prestazioni per la stagione che sta per iniziare ed i giocatori ne
trarranno molto beneficio.
Io sarò con loro e cercherò di
portarli ad un alto standard, simile a quello dei giocatori che si vedono
in televisione , ma prima voglio verificare la loro voglia di crescere
anche per aiutarli nella vita e per migliorare il loro futuro e
dargli anche la possibilità di raggiungere i più alti livelli del rugby
Italiano
Jem secondo
te cosa manca all’Italia per entrare in maniera competitiva tra le squadre Big
mondiali?
Cosa c’è di diverso tra noi e la Nuova Zelanda, Inghilterra, Scozia, Galles,
Sudafrica, Francia?
Ottima domanda, in tutta onestà la cosa
che ho potuto verificare è che il sistema scolastico Italiano è
molto diverso per esempio da quello del Sudafrica, della Nuova Zelanda,
Australia e Inghilterra dove hanno incorporato nelle scuole strutture di
supporto: in questi paesi gli sport sono inseriti all’interno del
sistema scolastico, in Italia invece le scuole si basano su sport individuali e
non di squadra,
quindi i bambini per fare sport di squadra devono entrare a far parte di una
società sportiva che diventa il centro vitale per lo sport. Ciò significa
che i club devono essere efficienti per garantire la crescita degli
sports e devono collaborare in modo strutturato con le scuole, diventare
pertanto la base per gli sports di contatto ma non violenti come è
il rugby. Se la strada sarà ben strutturata potremmo
vedere qualcosa di meglio di ciò che abbiamo visto finora dai giocatori di
rugby italiani.
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