L'udinese Mattia Ferrarin (nella foto) convocato con la nazionale italiana Under 20. All'orizzonte i Mondiali di
categoria a giugno 2020 in Italia.
Facendo gli scongiuri
di prammatica, nel prossimo futuro la maglia del mediano di apertura della
Nazionale italiana, quella fatale maglia numero dieci, che, nel rugby come nel
calcio va al regista, al play maker, al giocatore che crea e ispira, potrebbe
essere una questione tutta friulana. I due più interessanti virgulti della
filiera azzurra in quel ruolo sono infatti entrambi udinesi, cresciuti con
addosso i colori bianconeri. Il più “anziano” di questi nuovi Golden boys è
Antonio Rizzi, classe 1998, che dopo essere stato protagonista per due Mondiali
consecutivi nella nazionale Under 20 e dopo una stagione al Petrarca Padova, è
ora al secondo anno alla Benetton Treviso dove si sta ritagliando un minutaggio
sempre più interessante. Ma dietro di lui già scalpita Mattia Ferrarin, già
nazionale Under 17 e 18, campione d'Italia Under 18 con il Petrarca Padova lo
scorso giugno (nonché man of the match della finale vinta contro i
Medicei Firenze), fresco di primo raduno con la Nazionale Under 20 in quel di
Parma. Gli Azzurrini si sono trovati con lo staff guidato dall'head coach Fabio
Roselli per effettuare un collegiale di 5 giorni nel quale si sono allenati
anche con i giocatori delle Zebre, la franchigia che partecipa al campionato
Pro14.
“Una gran bella esperienza – ha commentato – in Under 20 il ritmo è ancora più alto, la
competizione è serrata. Il mio obbiettivo ora è inserirmi in questo gruppo e
restarci per poter partecipare ai prossimi Mondiali, che si terranno in Italia
a giugno 2020”. Un obbiettivo difficile perché l'ossatura della squadra è ora
composta dai giocatori del 2000 e i nuovi dovranno sgomitare per imporsi, ma
sicuramente non impossibile visto il potenziale del giocatore udinese. Mattia,
che è di Cerneglons di Remanzacco, ha iniziato con la pallovale in tenerissima
età. “Avevo 4 anni e mezzo -racconta –
ho sempre giocato a Udine fino all'anno scorso, quando i tecnici della
Federazione mi hanno esortato ad accasarmi in un club che militasse nel
campionato d'Elite; così sono andato al Petrarca Padova”.
1,80 per 88 kg Ferrarin
sembra avere le caratteristiche fisiche e tecniche dell'apertura moderna. “Mi
piace giocare al piede, ma anche attaccare la linea. In difesa non ho problemi.
Quello che devo migliorare è la costanza nel rendimento, la concentrazione nel
mantenere uno standard prestazionale elevato per più partite di fila”.
Da settembre sarà
aggregato all'Accademia Federale Under 20 “Ivan Francescato”, che ha sede a
Remedello, vicino a Brescia, e giocherà in serie A con la squadra della stessa
Accademia.
Degli obbiettivi a
breve termine abbiamo già parlato, il sogno è lo stesso che coltiva anche
Rizzi: “Indossare la maglia numero dieci della Nazionale maggiore”.
Nel frattempo, a
conferma della fertilità del vivaio della Rugby Udine, come già annunciato,
altri tre prodotti del settore giovanile bianconero, Simone Carlevaris, Destiny
Aminu ed Enrico Pontarini, inizieranno la prossima settimana il loro percorso
nell'Accademia Federale Under 18 di Treviso.
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