Riprendiamo da dove avevamo lasciato. Nel campionato di Serie C2 battute
le prime due della classe. Nessuna delle due ne ha approfittato facendo
riaprire tutto il campionato. Il Monferrato Rugby
Cadetta penultimo
aveva fermato il Golfo dei Poeti 12-0; il Lions Tortona grazie al 12-5 ha
evitato il sorpasso in classifica del RC Spezia lasciandolo secondo.
Il campionato riprenderà il prossimo 20 gennaio, nel frattempo ne
approfittiamo per incontrare il Coach dei
Leoni Marco Rossini per
fare un punto della situazione in merito al cammino della squadra Cadetta
del Monferrato.
(Una foto tratta da Golfo dei Poeti La Spezia vs Cadetti Monferrato - ph. Paola Ruggieri)
“La squadra ha iniziato la stagione con un numero maggiore di atleti
rispetto all’anno passato anche se la qualità è scesa notevolmente. Oltre a
questo, già a settembre, tre atleti son stati chiesti dalla prima squadra e
questo fa piacere ma crea non pochi grattacapi” la premessa del tecnico.
Che aggiunge: “Il campionato era iniziato con molte difficoltà,
ma fino alla terza giornata la
Cadetta era in corsa per un posto ai piani alti della
classifica, ma quando nella trasferta a La Spezia, si son perse due pedine
importantissime - è stata espulsa la nostra giovane apertura per tre giornate -
questo ha compromesso il cammino, demoralizzato la truppa e incamerato
sconfitte”.
Mentre i ragazzi andavano nel panico, l’esperienza dello staff tecnico
(lo stesso Rossini e Maurizio Perin)
maturava la convinzione di essere in risalita.
“In allenamento i ragazzi rispondevano bene, e cresceva il tasso
tecnico. La partita che ha segnato la svolta è stata quella persa con il
Tortona –
spiega ancora Rossini -. Da lì la risalita è stata continua, battendo in
amichevole una squadra di C1, poi perdendo di pochissimo contro il Recco ma con
una prestazione finalmente vivace e infine battendo la capolista nell’ultimo impegno
di campionato con un’ottima prestazione”.
Riprende adesso la preparazione in vista dell’ultima parte di
campionato, dove la Cadetta non ha più niente
da dire, se non provare a se stessa e agli avversari che c’è.
“Siamo una squadra che ha un sacco di sassolini da togliersi. Unico neo
è la scarsa presenza agli allenamenti, il nocciolo della squadra è di 11-13
presenze fisse. Questo fa sì che se succede qualcosa di strano, in un attimo
arriviamo a 7-8 presenze in allenamento, ed è impossibile preparare una partita
con questi numeri. Tutto ciò che si può fare è innalzare il tasso tecnico dei
singoli” conclude Rossini.
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