lunedì 20 agosto 2018


CON il cuore in gola per il disastroso crollo del ponte di “Brooklyn”, il CUS Genova Rugby si è radunato ufficialmente allo stadio Carlini per dare inizio alla preparazione tecnico atletica con obiettivo l’inizio del Campionato Nazionale di Serie A previsto per domenica 14 ottobre. STEFANO BERTIROTTI, Responsabile sezione rugby del CUS Genova, da noi interpellato, ha comunque affermato che “ Effettivamente siamo rimasti tutti colpiti da questo vissuto, specialmente da parte dei piu’ giovani, che apparentemente sono piu’ lontani da questi avvenimenti. Per noi piu’ datati, come per loro, questo avvenimento è stato un evento epocale, quasi avessimo subito un attacco alle Torri Gemelle. E’ subentrato in noi quel qualche cosa che ti ha stravolto, forse anche piu’ di aver sopportato un pur tremendo terremoto, insomma per noi tutti è stato un Ground Zero! Adesso il Polcevera è il nostro Ground Zero, ma Ground Zero per New York è stato poi anche un momento di rinascita per la stesssa città e, pur in questo terribile odioso momento, mi auguro che questo ci serva per dare a tutti noi, alla città stessa, un colpo di reni, uno stimolo per essere coesi, lavorando per la collettività.
(un momento del raduno allo stadio Carlini)
Con tutto questo sorgeranno grandi problemi per l’economia cittadina e della Liguria, ed al traffici del Porto di Genova,  pertanto non bisognerà lamentarsi troppo sui sicuri problemi che andremo incontro in merito al traffico cittadino, bisognerà inventarci come migliorare e questi passaggi farli diventare lo zoccolo duro  delle nostre capacità di ricrescita.”
Tutto potrà migliorare con il tempo, anche se purtroppo i numerosi lutti lasceranno per sempre  un segno indelebile. Ma tornando ai nostri piu’ futili discorsi sul  rugby   ieri sera al Carlini il CUS ha così iniziato gli allenamenti, lo stesso STEFANO BERTIROTTI ha voluto chiarire che lo stimolo per la promozione in TOP 12, sfiorata l’anno scorso, è sempre piu’ che mai vivo: “ Noi non ci nascondiamo certo dietro un dito, abbiamo una squadra che l’anno passato ha fatto talmente bene  che bisogna dargli gli stimoli  e la voglia di riprovarci.
(Stefano Bertirotti durante il raduno)
La Società ha bisogno di crescere, abbiamo una stadio importante,  siamo una città che deve crescere anch’essa, bisogna provarci. Io credo che con questi nuovi sei ragazzi, che sostituiscono quei tre, forse quattro che sono andati ad altri club,  di fare meglio anche  dell’anno scorso. “
Promozione mancata in modo rocambolesco all’ultimo secondo di gioco su penalty da quasi metà campo in quel di Padova con un Valsugana, in evidente sofferenza almeno nel secondo tempo della partita. Ma ora si ripartirà forse anche con maggiori stimoli: “ La squadra conta una rosa di giocatori piuttosto ampia – conferma DIEGO GALLI, preparatore del pack cussino – e questo anche per quanto riguarda la seconda squadra che quest’anno sarà impegnata nel campionato nazionale di Serie C1.
(da sin. Stefano Bertirotti e l'Amm. Antonio Cairo)
 Confortano alcuni importanti rientri, come per esempio quello di Stefano Riccobono, di Jacopo Tassara e Matteo Maccàri. Sarà dei nostri Paolo Buso, già conosciuto direttamente due anni fa in un’amichevole quando ero a Recco e lui giocava nel club francese dell’Olympique Grasse, e dopo la partenza della nostra apertura Luca Zini tesserato dal Petrarca Padova, ed aver lasciato libero un dieci dalle buone speranze ora abbiamo un dieci  con molta esperienza alle spalle che sarà sicuramente utile  a tutti gli altri ragazzi che avrà a fianco. Ora – conclude GALLI -  già dopo la prima settimana quasi a ranghi completi si potrà vedere meglio la squadra  e, anche per noi tecnici  sarà occasione di lavorare in modo ancora piu’ redditizio. 

(Il capitano della squadra del CUS Genova, Francesco Imperiale)
Quest’anno, essendo cambiato radicalmente il campionato di Serie A, non avremo piu’ questo obiettivo di gennaio, bensì sarà un torneo a lungo termine, fatto che da anni non si faceva piu’. Difficile ovviamente valutare gli avversari futuri, vedremo cammin facendo. “
Nuovi arrivi, dunque, in casa cussina l’apertura veneta Paolo Buso, arrivato dal campionato transalpino, i fratelli Giorgio e Nicola Rettagliata genovesi che insieme ad Alessio Ponzi dall’Aquila hanno scelto l’avventura genovese, ma sicuramente dovrebbero esserci altre novità sul fronte del rugby mercato. Questo è il momento dei provini, e siamo certo che altri atleti si accaseranno nel club biancoross. Ecco, comunque, la lista aggiornata degli atleti del CUS Genova Rugby: (avanti) Federico Cattaneo, Said Rifi, Nicola Rettagliata, Andrea Bortoletto, Giorgio Perini, Alberto Cavallero, Fassouma Barry, (2L/3L) Pietro Imperiale, Riccardo Torchia, Fergus Taylor, Francesco Pendola, Alessio Ponzi, (3L/N.8) Francesco Imperiale, Matteo Maccàri, Giacomo Divietro, Jordan Mills, (N.9) Luigi Garaventa, Mario Ciranni e Marco Mozzi, (apertura/ala/estremo) Paolo Buso, Federico Salerno, Gianluca Sandri, (centri/ali) Luca Ricca, Giorgio Rettagliata, Jacopo Tassara, (ali) Nicolo’ Papini, Nicolo’ Migliorini. A livello tecnico l’Head Coach del team è l’inglese Edd Thrower, ex Lyons Piacenza, coadiuvato ovviamente dal supervisore tecnico Tosh Askew, dal preparatore della mischia Diego Galli e Francesco Bernardini.  


(Diego Galli - foto archivio)

Come di consueto al termine del primo allenamento ufficiale del gruppo di atleti capitanati da Francesco Imperiale, anche se gli stessi è ormai da tempo che sia in palestra che sul campo hanno già “sudato” a sazietà, nei discorsi d’inizio stagione è intervenuto anche l’Ammiraglio Antonio Cairo, ora Presidente Vicario del CUS Genova, sempre molto vicino alle attività del rugby universitario.
“ Nel mondo del rugby del CUS Genova ci sono dal 1952 – dice lo stesso – quando in quel periodo si giocava nei campionati giovanili la Coppa Cicogna. Io ero capitano del team e Roberto Fusco il vice. Era un torneo giovanile a livello nazionale, e le attività in quel periodo iniziavano solo a quindici anni di età, non esisteva altro piu’ sotto. 


(Alessio Ponzi uno dei tre atleti arrivati al momento dall'Aquila)

Ho  visto crescere tanti bravi atleti, alcuni poi sono diventati grandi campioni del rugby come per esempio Marco Bollesan. Per un certo periodo non ho potuto seguire le vicende del rugby, in quanto impegnato fuori Genova per lavoro con la Marina, poi sono ritornato riprendendo anche a praticare rugby anche nei campionati di Serie C, per proseguire con la carriera dirigenziale, vivendo tanti significativi momenti, e mi auguro anche quest’anno di poter assistere  ad un buon rugby.“

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