venerdì 24 agosto 2018


 E’ terminata un’altra stagione sportiva. È dunque arrivata l’ora di tirare le somme di un’annata di lavoro insieme.
Dal 4 Settembre Staff Tecnico e giocatori dell’Under 14 cominciano a lavorare intensamente sul campo. In tutti i ragazzi sono presenti motivazioni, aspettative ed ambizioni per questa nuova stagione. La presenza è assidua, raro ritrovarsi agli allenamenti con meno di 30 ragazzi in campo, dandoci così la possibilità di schierare ogni sabato 2 squadre. Le prestazioni positive vanno e vengono, passiamo per molti alti e bassi, com’è normale che sia in questa fascia di età. La presenza al campo comunque non scende e la qualità degli allenamenti è in costante miglioramento.
Il gruppo è coeso, e visto che di stare insieme non ne abbiamo mai abbastanza: ad Ottobre andiamo alla mostra Enjoy al Chiostro del Bramante, e durante il periodo natalizio facciamo un pranzo ed un giro sui Go Kart a Viterbo.
Tornati dalle feste si inizia a fare sul serio! Come se prima stessimo giocando… Scuola, compiti, verifiche, allenamenti, tornei, infortuni, malattie, settimane bianche ed altro ancora, possono bastare? Non è certo semplice mantenere tutti questi impegni, specie a 12-13 anni. Ma il nostro credo, da sempre, è quello di aiutare i ragazzi in questo loro percorso di crescita, a sapersi organizzare per dare sempre il loro massimo in tutte le attività nelle quali sono coinvolti.
Presenze ed impegno al campo iniziano a diminuire, e più di una volta il sabato siamo costretti a schierare in campo una sola squadra. La convocazione non è un diritto, ma un premio che va conquistato giorno dopo giorno!
Dopo meno di 2 mesi di assestamento (abbiamo già detto dello stress al quale sono sottoposti i ragazzi in questo periodo) rientriamo in carreggiata. Soprattutto a metà Aprile ce ne andiamo in trasferta a Perpignan, storico club francese che vanta tra le sue fila un giovane capitolino, Edoardo. Senza la minima ombra di dubbio la possiamo considerare come l’esperienza più intensa ed eccitante di tutto l’anno, che ci ha permesso di visitare un paese nuovo e di confrontarci con una realtà diversa, nella quale si vive a 360 gradi lo spirito del Rugby.
Questi 3 giorni in terra straniera ci hanno dato lo slancio per finire la stagione con nuovo e ritrovato entusiasmo.E quando ragazzi che si allenano con costanza, vengono con il sorriso stampato sul viso a dirci che hanno finito l’anno senza prendere debiti o con la media dell’8-9, beh non possiamo che essere soddisfatti del lavoro e dell’impegno messo da questi giovani UOMINI.  (Marco Bitetti)

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