Agli ordini
del confermatissimo coach Marco Zaccagna, la prima squadra del Livorno Rugby
andrà a caccia, nel nuovo campionato di B, di 'mete' prestigiose ed importanti.
La formazione labronica, che sarà composta in modo pressochè esclusivo da
giovani e giovanissimi, non nasconde l'ambizione di lottare per il salto in A,
mancata nell'ultima stagione solo per piccoli particolari.
(Nella foto Marco Zaccagna, confermatissimo head coach del club labronico che ha sfiorato la promozione in Serie A)
Nel torneo di B,
girone 2 – il raggruppamento del centro Italia –, i biancoverdi, terzi
nell'annata 2017/18, non si ritroveranno di fronte Pesaro e Aeroporti Medicei
Firenze cadetti (che hanno chiuso il torneo sui due gradini più alti del
podio), promosse in A, né il Bologna'28 (che ha terminato al quarto posto),
'dirottato' nel girone 3, quello del nord-est. Non ci saranno, ovviamente,
vista la riforma dei campionati, formazioni neo-retrocesse: una notizia che
certo non dispiace visto che normalmente le squadre scivolate dalla serie A
possono contare su roster di rilievo, per la B. I 'ragazzi terribili' di
Zaccagna, oltre alle 'vecchie conoscenze' Civitavecchia, Parma'31, Florentia,
Arezzo, Romagna, Rieti, Modena ed Amatori Parma (quest'ultima sarà allenata da
Marco De Rossi), se la vedranno con il Reno Bologna (che ha effettuato il
percorso inverso del Bologna'28 e torna nel girone 2 dopo aver disputato l'anno
scorso il girone 3) e con le neo-promosse Cus Siena e Jesi. Il campionato
scatterà il 14 ottobre. Al termine, la prima salirà direttamente in A, mentre
le ultime scenderanno in C1. Non sono previste appendici dopo la regular season,
né 'incroci' con le squadre degli altri tre gironi. Insomma, per ottenere la
promozione in A, si dovranno limitare incidenti di percorso: ben poche – visto
che solo la prima festeggerà il gran salto – saranno, nel corso della stagione,
le prove d'appello. Insieme al Livorno ed insieme alle due squadre di Parma, si
meritano le prime fila nella griglia di partenza Florentia e Civitavecchia,
segnalate in grande crescita rispetto alla scorsa annata.
L'età media della
rosa del Livorno Rugby è bassissima: le 'chiocce' ultratrentenni Bertini, Del
Bubba e Squarcini hanno salutato la compagnia. Non farà parte della rosa
neppure il pilone Tangredi. Quattro elementi di spessore, che saranno
rimpiazzati, nel roster, dal pilone Pedemonte, rientrato dalla sua esperienza
di vita in Nuova Zelanda, e dai flanker Giacomo Gragnani e dal centro Imafidon,
protagonisti nell'ultima stagione, in C1, con la maglia dei Lions Amaranto
Livorno. Ci sarà spazio anche per il pilone Mangoni e per il trequarti Del
Fiorentino, due elementi cecinesi che hanno maturato significative esperienze,
negli ultimi anni, con la maglia della realtà sinergica della 'Costa Toscana'.
Passano in prima squadra tutti i ragazzi del 2000 che hanno concluso il loro
percorso giovanile e non possono più giocare nei ranghi dell'under 18.
L'intenzione di Zaccagna è di inserire stabilmente in prima squadra anche il
talentuoso mediano di apertura Gesi, classe 2001, biancoverde 'figlio d'arte',
nel giro delle nazionali giovanili. Per il resto fiducia, nella prima squadra,
a quella rosa che nell'ultima stagione ha lottato per il vertice. La sensazione
è che, quella del Livorno Rugby, sarà una formazione frizzante ed estremamente
dinamica: si cercherà di attuare un gioco arioso, a tutto campo.
Gli
allenamenti inizieranno il 27 agosto. Civitavecchia, Rieti e Arezzo, per la
mancanza del settore giovanile obbligatorio, sono state penalizzate (ciascuna)
di 4 punti: basterà loro versare alla FIR – entro il 31 dicembre – l'oblazione
di 250 euro a punto per annullare l'handicap. Non solo mischie e placcaggi per
il Livorno Rugby, che ha organizzato, per venerdì 10 agosto dalle 20 fino a
oltre mezzanotte, sul campo 'Montano', una serata con grigliate e fiumi di
birra. Il tutto farà da cornice all'evento all'esibizione de 'Il Resto della
Ciurma', la Vasco Rossi Tribute Band. Durante la simpatica kermesse verranno
suonate le più note canzoni dell'artista emiliano.
(Fabio Giorgi)
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