Imperia rugby under 14 laboratorio perde
nettamente con le Province dell’Ovest: c’è da lavorare
È un lavoro
difficile quello dei tecnici Perrone ed Abbo. Il primo è ora anche impegnato
nel contesto della prima squadra della franchigia Union come del resto tutto il
settore tecnico del rugby imperiese. E le parole di Perrone, il giorno dopo i
79 punti subiti dalle Province dell’Ovest sono programmatiche: “C’è da
lavorare, c’è da crescere, nei numeri, nelle competenze, in tutto insomma”. Il
cammino della under 14 riprende da punti fermi, che sono anche le sconfitte.
Sabato al Pino Valle si presentano le Province dell’Ovest e si sa che è cosa
difficile. Perché gli “Orsi” del Ponente genovese hanno tra under 14 e under 16
un tradizionale bacino di reclutamento e di preparazione, che riflette la
mentalità di quel Ricchebono già visto ad Imperia ai tempi delle prime
rivoluzioni del modo di vivere il rugby in campo, in crescita e fantasia.
Province dell’Ovest prestanti, organizzati e superiori per numero di base. Di fronte
Imperia che cerca sé stessa, con qualche punto fermo: Ardoino in mediana,
Maggioli, Riano che parte da dietro, Abbo, Padori, Chiappori, con questi ultimi
che cercano di arginare sempre in ogni partita le folate avversarie. Anche il
neofita Bazmaz ci prova. C’è da fare, come abbiamo detto, perché è necessario
attivare fasi in automatismo, la corsa, il passaggio.
Il passaggio, la grande
difficoltà del rugby italiano, che qui ad Imperia si lavora nel tempo. E
ovviamente il sostegno. Ardoino, raggiunto a voce domenica, dichiara: “Ci è
mancato il sostegno, bisogna correre, lo dico per me e per tutti”. In ogni caso
le sconfitte insegnano, alla prossima si riparte da zero e ci si allena bene e
tutti in settimana.
UNDER 14 REGIONALE SECONDA FASE (XIV
GIORNATA)
CUS Genova/B – Pro Recco/A 40/5
Imperia - Province
dell’Ovest 0/79
Savona – CFFS
Cogoleto 22/10, Savona – Amatori Genova 0/32, CFFS Cogoleto – Amatori Genova
5/42
Partita difficile per Imperia under 16:
Savona si prende la posta al Pino Valle
Si sapeva che
era difficile. Squadre alla pari, tutto sommato, in partenza. Primo vero caldo,
scoppia la primavera in Liguria occidentale, ma non per tutti. Savona giunge al
Pino Valle molto determinato. Imperia under 16 è all’inizio di un ciclo
biennale. È cresciuta e ha tenuto botta, con due ottimi tecnici come Castaldo e
Pallini. In ogni caso questa volta non è bastato, anche se non si è combattuto
sempre ad armi pari. Projnti via e Savona va in meta. Brutto segno. Più volte
il linguaggio del corpo dei padroni di casa era quello dello smarrimento o
della poca convinzione. Troppi placcaggi non portati a termine e qualche
passaggio in avanti durante le fasi finali di avvicinamento alla terra promessa
degli avversari. Eh già, perché Imperia comunque ci ha provato e riprovato ed è
stata piuttosto a lungo nel tinello di casa Savona, mentre questi ultimi hanno
profittato di vari “contragolpes” come si dice in castigliano. E rende l’idea.
Imperia con qualche novità, anche per necessità. Campanini prova da mediano di mischia.
Ferraro è tra le linee. Musso si schiera con il 10.
Dopo la segnatura savonese
si va a corrente alternata, è un match duro. Ne fa le spese Ferraro. Succede
qualcosa in ruck. Un piede avanzante ? L’arbitro, la signorina Cavina di
Cogoleto, vede e sanziona: rosso diretto per Ferraro. Quest’ultimo non è tipo
da colpi malandrini, rugbisticamente accetta senza una parola, chiede scusa
all’avversario forse colpito e lascia la congrega. I mantra della nuova visione
degli arbitri recitano che bisogna imparare a giocare in 14, anche il 13.
Tolleranza zero per l’incolumità dei giocatori. Va da sé che giocare quasi
tutta la partita con un uomo in meno è dura. Imperia accusa il colpo,
soprattutto a livello psicologico e Savona va subito in meta, non trasformata. Siamo
sullo 0 a 12. Si nota che gli ospiti hanno più peso con il terza linea centro,
Gioele Battaglia e con i tre quarti, i quali tra l’altro mostrano ottima
attitudine nei passaggi. Da questo momento e fino alla fine del primo tempo,
Imperia scrive una bella pagina di rugby, perché la sua reazione è ammirevole.
No man ? No man, yes party. Alla festa partecipa subito Signorella che si
invola all’ala e il rinculo dei savonesi produce una meta di Landini, non
trasformato. Imperia sente l’odore dell’animale ferito e insiste. Da un fallo
avversario nasce una situazione in cui Musso, pur di fronte alla superiorità
numerica, legge la difesa e si incunea con buon angolo di corsa.
La Rosa
trasforma e la partita è in parità alla fine del primo tempo. Insomma, viste le
premesse, è già tanta roba. Nel secondo tempo Imperia paga il grande sforzo
prodotto con l’inferiorità numerica. Questo perché è difficile difendere per
lungo tempo con veemenza se poi gli avversari si schierano bene al largo e il
passaggio riesce. Ne vengono fuori subito due mete savonese. Molto bella quella
di Bernat. Trasformazioni e calci del mancino Mattia Fiumara. Impegnato
parecchio poi anche in alleggerimento perché in ogni caso la pressione
imperiese c’è, eccome, sia pure nel tentativo, vano, di portare la palla in
casa altrui. Non si concretizzano molte fasi di gioco dei locali e qualche
volta di troppo Savona scappa in contromano anche con la corsa di prime linee
assai dinamiche. E poi Battaglia, che quando è lanciato non è di facile
contenimento. Savona segna altre due volte. Per Imperia, che ha comunque una
panchina più lunga, esperienze per Germinario al posto di Biamonti, Giampietro
Guglielmi per Binelli e il neofita Barbotto, nome che risuona da anni al “Pino
Valle” per un esausto Ferrari. In prima linea va Calzia. Una nota positiva, la
mischia regge e forse si è trovata una nuova sua attitudine. A parte
l’inferiorità numerica, che ha falsato sicuramente la partita, tra buona
reazione, difesa ai limiti del possibile e pressione comunque portata, Imperia
non ha demeritato.
Partita che poteva essere comunque ancora più bella, se non altro per il foltissimo pubblico assiepato su di una scarpata di un Pino Valle che tra fondo da rivedere e presenze complessive del movimento, si meriterebbe delle vere tribune.
Partita che poteva essere comunque ancora più bella, se non altro per il foltissimo pubblico assiepato su di una scarpata di un Pino Valle che tra fondo da rivedere e presenze complessive del movimento, si meriterebbe delle vere tribune.
UNDER 16 GIRONE TERRITORIALE (II GG.
RITORNO)
Biella/B – CUS Genova 7/15
Amatori Genova –
Monferrato/B (rinuncia Monferrato)
Imperia – Savona 12/38
FTGI ProReccoSpezia – Province
dell’Ovest 12/22
CUS Genova punti 43, Savona 30, Province
dell’ovest 27, Imperia 20, Biella/B 15, Amatori Genova 14, Monferrato – 4.
(by Alessandro Giacobbe)
(le foto sono di Claudio Valente, nel piccolo riquadro)
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