Proseguiamo con la presentazione dei nuovi innesti che andranno a rafforzare la rosa della Prima Squadra per la stagione sportiva 2025/26, dando il benvenuto a Manuel Paternieri.
Mediano d’apertura di grande duttilità, all’occorrenza schierabile anche nel ruolo di primo centro in base alle scelte tattiche dello staff tecnico, Paternieri arriva dal Viadana per dare ulteriore solidità ed esperienza al reparto dei trequarti gialloblù.
Nato a Casalmaggiore (MN) nel 2000, Manuel inizia
a giocare a rugby a 10 anni nel vivaio del Rugby Viadana 1970,
club con cui completa tutta la trafila delle giovanili. Conclusa l’esperienza
nell’Under 18, viene convocato per alcune amichevoli con la prima squadra,
all’epoca allenata da coach Filippo Frati. Dopo tre anni trascorsi con i Caimani (Viadana
cadetta) in Serie B, riesce a contribuire alla promozione in Serie A,
guadagnandosi il titolo di capitano. Negli ultimi due anni, oltre a giocare in
Serie A ha l’opportunità di scendere in campo anche in alcune partite di Coppa
Italia con la prima squadra del club giallonero.
“So che in occasioni come questa si sentono spesso frasi come: ‘È
sempre stato il mio sogno vestire questi colori’, oppure ‘Appena ho conosciuto
il progetto, me ne sono subito innamorato’. Io sono qui perché sento il bisogno
di ritrovare quella chiarezza mentale e quell’equilibrio che avevo prima. Voglio
riscoprire quelle certezze che, con il passare delle stagioni, ho visto
sfuggire. Per me, l’ordine nella mente significa ordine in campo. È per questo
che sono qui. So che non sarà facile, ma ho già avuto modo di conoscere alcuni
dei ragazzi e sono certo che, con il loro aiuto, ritroverò la motivazione per
tornare a esprimere il mio meglio. Con coach Frati non ho dubbi: il mio
rispetto per lui è enorme e sono determinato a dare il massimo per soddisfare
le aspettative che ripone in me. Sono convinto che, se riusciremo a ritrovare
insieme questo equilibrio, i risultati arriveranno naturalmente. Il mio
obiettivo personale è sicuramente diventare un punto di riferimento e di
sicurezza per i miei compagni. Sono molto competitivo e so che questa
caratteristica può essere sia un vantaggio che una sfida: starà a me imparare a
gestirla nel miglior modo possibile. Voglio dimostrare di essere un leader, non
solo in campo, ma soprattutto fuori, nel supportare il gruppo in ogni
situazione. Non vedo l’ora di iniziare!”.
Benvenuto
Manuel!



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