giovedì 7 gennaio 2021

RUGBY ELEZIONI F.I.R. - "Rugbysti per sempre" con Elio De Anna.

 

GIOVEDÌ 14 GENNAIO ALLE 20 ELIO DE ANNA PRESENTERÀ LA SUA PROPOSTA IN UN WEBINAR APERTO ALLA STAMPA, A TUTTE LE SOCIETÀ E AI PORTATORI DI INTERESSE DEL MONDO DEL RUGBY NAZIONALE


BREVE GUIDA ALLA LETTURA DEL NOSTRO PROGETTO

Elio De Anna: chi è? - Medico chirurgo e residente a Cordenons, in provincia di Pordenone. Ha disputato, da giocatore, sedici campionati nazionali conquistando due scudetti con la maglia del Rugby Rovigo e collezionando 27 caps con la maglia Azzurra.

L’atletica leggera e il basket completano la sua esperienza tra gli sport praticati. In ambito sportivo, ha ricoperto ruoli dirigenziali: presidente e vicepresidente dei Dogi, vicepresidente EVRA (associazione europea dei rugbisti veterani) e consigliere nazionale della FIDAL (Federazione italiana di Atletica leggera, dal 1993 al 2000 e dal 2016 al 2020). Già presidente della Provincia di Pordenone (1999-2008), consigliere regionale (2008-2018) e assessore regionale (2008-2013). Inoltre, dal 2010 al 2013 è stato coordinatore nazionale degli assessori allo Sport delle Regioni italiane. Docente universitario, già presidente dell’aeroporto di Trieste, vicepresidente del Comitato Organizzatore Locale dei Master Games europei e presidente del COL dei Campionati del Mondo di Volley maschile. Molto attivo in ambito culturale (Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia), della letteratura (Premio Internazionale Culturale Renato Appi in lingua friulana) e della musica (Orchestra Sinfonica del FVG), ha lasciato la politica attiva nel 2018 e nel 2019 la professione di medico.

     (Elio De Anna in una immagine con la maglia della nazionale italiana in una sfida con gli All Blacks)

Federazione Italiana Rugby: un partner trasparente per il movimento - La fiducia è un tema serio. Per questo la trasparenza sui conti è il principio fondamentale da cui partire. Serve redigere bilanci che tornino a spiegare chiaramente come vengono investite le risorse, a favore di chi vengono distribuite. E, soprattutto, che descrivano chiaramente il costo reale di qualsiasi iniziativa (ripristino di bilancio di competenza). Il sistema deve diventare sostenibile, con risorse distribuite equamente. Serve riparare il tessuto nazionale post COVID, così come istituire una posta di bilancio per rilanciare il Meridione. 

Il sostegno concreto ai club - Il movimento nazionale è il principale patrimonio della Federazione, per questo servono investimenti che ne stimolino un aumento della competitività, con contestuale sostegno dell’attività. Contributi economici prestabiliti e già quantificati – come principio fondamentale ed integrante dello statuto federale - verranno distribuiti ai club ad inizio stagione. Nel programma tutti i dettagli, con cifre e modalità.

I campionati nazionali: aumentare la competizione interna - Istituzione di un campionato Under 20 – con conseguente chiusura delle Accademie di categoria che non hanno garantito i risultati sperati - ristrutturazione della serie A, rilancio delle ambizioni per il settore femminile e costituzione di un movimento Old. E ancora, nuove finestre di attività sportiva, sia per i club che per atleti selezionati: avvio, atteso da tempo ma mai decollato, di un campionato Rugby 7’s, creazione di un Torneo delle Regioni. Franchigie: risolvere la disparità giuridica esistente e instradare le due realtà in un percorso di ulteriore evoluzione. Nazionale: la maglia azzurra deve tornare ad essere la massima aspirazione di ogni atleta. 

Il capitale umano è il nostro reale patrimonio - C’è bisogno di un cambio di passo. Il capitale umano è il patrimonio insostituibile del nostro movimento e, come tale, va valorizzato e tutelato. Per questo è giunto il tempo di professionalizzare le relazioni con gli atleti: serve che il rugby venga riconosciuto ai fini dell’iscrizione all’Istituto nazionale per la Previdenza sociale INPS e all’Istituto nazionale delle Assicurazioni contro gli Infortuni sul Lavoro INAIL.

Una squadra già pronta: quando a parlare sono le reali professionalità - Vogliamo creare una «Scuola italiana di rugby» perché le nostre caratteristiche e tradizioni necessitano di identità. I modelli esteri, seppur encomiabili, non ci hanno aiutato nella sostanza. Ci aspetta un lavoro lungo e profondo e non abbiamo tempo da perdere. Per questo motivo scopriamo già le nostre carte, annunciando i professionisti che ci aiuteranno in questo lavoro, senza sorprese. E con curriculum che parlano per loro. Olivier Magne (90 caps con la maglia della Francia e, tra gli altri incarichi, anche commissario tecnico della Francia U20) - con la consulenza attiva di Pierre Villepreux, guru del rugby mondiale - ricoprirà il ruolo di «Director of Rugby» del settore Juniores. Identificata, inoltre, la figura del «Director of Rugby» del settore Seniores. La sua attuale carica presso altra Federazione di primissimo piano sulla scala globale non consente ancora di trasmetterne il nome. Anche Massimo Cuttitta (68 volte azzurro, quattro scudetti conquistati, allenatore degli avanti della Scozia, consulente per Portogallo e Canada, oltre ad altri importantissimi incarichi di club) ha già confermato la propria presenza nella squadra di lavoro di Elio De Anna. Un ritorno in Italia che in tanti aspettavano da lungo tempo.

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