GIOVEDÌ 14 GENNAIO ALLE 20 ELIO DE
ANNA PRESENTERÀ
LA SUA PROPOSTA IN UN WEBINAR APERTO
ALLA STAMPA, A TUTTE
LE SOCIETÀ E AI
PORTATORI DI INTERESSE DEL MONDO DEL RUGBY NAZIONALE
BREVE GUIDA ALLA LETTURA DEL NOSTRO PROGETTO
Elio De Anna: chi è? - Medico
chirurgo e residente a Cordenons, in provincia di Pordenone. Ha disputato, da
giocatore, sedici campionati nazionali conquistando due scudetti con la maglia
del Rugby Rovigo e collezionando 27 caps con la maglia
Azzurra.
L’atletica leggera e il basket completano la sua esperienza tra gli sport praticati. In ambito sportivo, ha ricoperto ruoli dirigenziali: presidente e vicepresidente dei Dogi, vicepresidente EVRA (associazione europea dei rugbisti veterani) e consigliere nazionale della FIDAL (Federazione italiana di Atletica leggera, dal 1993 al 2000 e dal 2016 al 2020). Già presidente della Provincia di Pordenone (1999-2008), consigliere regionale (2008-2018) e assessore regionale (2008-2013). Inoltre, dal 2010 al 2013 è stato coordinatore nazionale degli assessori allo Sport delle Regioni italiane. Docente universitario, già presidente dell’aeroporto di Trieste, vicepresidente del Comitato Organizzatore Locale dei Master Games europei e presidente del COL dei Campionati del Mondo di Volley maschile. Molto attivo in ambito culturale (Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia), della letteratura (Premio Internazionale Culturale Renato Appi in lingua friulana) e della musica (Orchestra Sinfonica del FVG), ha lasciato la politica attiva nel 2018 e nel 2019 la professione di medico.
(Elio De Anna in una immagine con la maglia della nazionale italiana in una sfida con gli All Blacks)
Federazione Italiana Rugby: un partner trasparente per il movimento - La fiducia è un tema serio. Per questo la trasparenza sui conti è il principio fondamentale da cui partire. Serve redigere bilanci che tornino a spiegare chiaramente come vengono investite le risorse, a favore di chi vengono distribuite. E, soprattutto, che descrivano chiaramente il costo reale di qualsiasi iniziativa (ripristino di bilancio di competenza). Il sistema deve diventare sostenibile, con risorse distribuite equamente. Serve riparare il tessuto nazionale post COVID, così come istituire una posta di bilancio per rilanciare il Meridione.
Il sostegno concreto ai club - Il movimento nazionale è il principale patrimonio
della Federazione, per questo servono investimenti che ne stimolino un aumento
della competitività, con contestuale sostegno dell’attività. Contributi
economici prestabiliti e già quantificati – come principio fondamentale
ed integrante dello statuto federale - verranno distribuiti ai club
ad inizio stagione. Nel programma tutti i dettagli, con cifre e modalità.
I campionati nazionali: aumentare la competizione interna - Istituzione di un campionato Under 20 – con conseguente chiusura delle Accademie di categoria che non hanno garantito i risultati sperati - ristrutturazione della serie A, rilancio delle ambizioni per il settore femminile e costituzione di un movimento Old. E ancora, nuove finestre di attività sportiva, sia per i club che per atleti selezionati: avvio, atteso da tempo ma mai decollato, di un campionato Rugby 7’s, creazione di un Torneo delle Regioni. Franchigie: risolvere la disparità giuridica esistente e instradare le due realtà in un percorso di ulteriore evoluzione. Nazionale: la maglia azzurra deve tornare ad essere la massima aspirazione di ogni atleta.
Il capitale umano è il nostro reale patrimonio
- C’è bisogno
di un cambio di passo. Il capitale umano è il patrimonio insostituibile del
nostro movimento e, come tale, va valorizzato e tutelato. Per questo è giunto
il tempo di professionalizzare le relazioni con gli atleti: serve che il
rugby venga riconosciuto ai fini
dell’iscrizione all’Istituto nazionale per la Previdenza sociale INPS e all’Istituto nazionale
delle Assicurazioni contro gli Infortuni sul Lavoro INAIL.
Una squadra già pronta: quando a parlare sono le
reali professionalità - Vogliamo
creare una «Scuola italiana di
rugby» perché le nostre caratteristiche e tradizioni necessitano di
identità. I modelli esteri, seppur encomiabili, non ci hanno aiutato nella
sostanza. Ci aspetta un lavoro lungo e profondo e non abbiamo tempo
da perdere. Per questo motivo scopriamo già le nostre carte, annunciando i
professionisti che ci aiuteranno in questo lavoro, senza sorprese. E con
curriculum che parlano per loro. Olivier
Magne (90 caps con la maglia della Francia e, tra gli altri
incarichi, anche commissario tecnico della Francia U20) - con
la consulenza attiva di Pierre
Villepreux, guru del rugby mondiale - ricoprirà il ruolo di
«Director of Rugby» del settore Juniores. Identificata, inoltre, la figura
del «Director of Rugby» del
settore Seniores. La sua attuale carica presso altra Federazione di
primissimo piano sulla scala globale non consente ancora di trasmetterne il
nome. Anche Massimo Cuttitta (68
volte azzurro, quattro scudetti conquistati, allenatore degli avanti della
Scozia, consulente per Portogallo e Canada, oltre ad altri importantissimi
incarichi di club) ha già confermato la propria presenza nella squadra di
lavoro di Elio De Anna. Un ritorno in Italia che in
tanti aspettavano da lungo tempo.
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