Il prossimo 13 marzo si terrà a Roma
l’Assemblea Generale Ordinaria Elettiva della Federazione Italiana Rugby per il
rinnovo delle cariche dell’organo di governo del rugby italiano per il
quadriennio 2021-2024. Sette sono i candidati alla carica più alta e com’è
normale e giusto che sia, la campagna elettorale è partita da tempo. Purtroppo,
senza esclusione di colpi.
A questo proposito, il pensiero di Vittorio Musso, presidente di Biella Rugby Club: “La campagna elettorale per il rinnovo della Presidenza e del Consiglio Direttivo della Federazione Italiana Rugby è iniziata nel modo peggiore, con tentativi di distruggere il proprio nemico con illazioni e commenti che con il nostro sport non hanno nulla a che vedere. Il nostro club non ha nulla a che vedere con tutto ciò. La nostra palla ovale non può presentarsi sullo stesso palcoscenico della peggiore politica di governo vista negli ultimi anni. Ci sono avversari e non nemici, le partite si vincono perché si è più forti. Gli avversari si rispettano sempre e si porge loro la mano per aiutarli a rimettersi in piedi. Il rugby è prima di tutto nobiltà d’animo, coraggio, lealtà, disprezzo per chi è subdolo e si nasconde. È uno sport nel quale puoi leggere dentro sguardo dei tuoi compagni e dei tuoi avversari. Sono in molti ad essere diventati uomini grazie al rugby, ma alcuni se ne dimenticano e confondono la grande opportunità di essere scesi in campo, con l’arroganza e la furbizia. Il Biella Rugby, così come altre società, ha un ruolo importante nelle prossime elezioni federali ma non voteremo nessun programma se non avremo la certezza che i valori del nostro sport saranno radicati e ben rappresentati da chi ci guiderà per i prossimi quattro anni. La nostra forza è sempre stata nell’avere creduto in questi principi per poterli insegnare ai nostri giovani e per poter apprezzare ed essere orgogliosi di ogni piccolo passo verso la loro e la nostra crescita. Dispiace vedere un così alto numero di candidati quando l’unità d’intenti dovrebbe essere la vera protagonista e non i singoli pretendenti. Una squadra di rugby va in campo con lealtà, coraggio, disciplina e sostegno. Questo è il vero programma”.
(Paola
Giacchetti)
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