AC Genova sostiene “This is my Street“, la Campagna nazionale per la Sicurezza Stradale in collaborazione con la FIA (Federazione Internazionale de l’Automobile).
In linea con quanto affermato nella “3rd Global Ministerial Conference on Road Safety”, la Campagna dell’Automobile Club d’Italia è finalizzata ad incrementare la cultura della sicurezza nei più giovani per una mobilità sicura e sostenibile. A livello nazionale e mondiale, infatti, i giovani risultano i più coinvolti negli incidenti stradali. Oggi è fondamentale, quindi, creare i presupposti per far sì che i futuri utenti della strada siano in grado di adottare comportamenti più sicuri e consapevoli per la tutela della propria salute e di quella altrui.
Quattro
gli obiettivi principali della
Campagna:
1.diffondere la conoscenza delle principali norme del Codice della strada tra
pedoni, ciclisti, passeggeri di moto, scooter e auto;
2.aumentare la conoscenza dei fattori di rischio degli incidenti
stradali: importanza del fattore umano e pericolosità del traffico cittadino;
3.migliorare la consapevolezza del fatto che il rispetto delle norme
contribuisce, in modo determinante, a proteggere la propria e le altrui
vite/salute;
4.illustrare l’importanza e il corretto utilizzo dei dispositivi di sicurezza
(casco, cinture, ecc.).
I
partecipanti a “This is my Street” esporranno cartelli dove sono riportate
alcune frasi sulla sicurezza stradale, indirizzate alle Istituzioni ed alla
collettività, per promuovere l’adozione di efficaci azioni
d’intervento. “Rispettiamo gli attraversamenti pedonali”, “Questa è la
nostra strada rispettiamola”; “Aiutaci a mantenere la Strada Sicura” “Non più
vittime sulla strada”, sono alcuni dei messaggi della Campagna.
A Genova gli ultimi dati sugli incidenti stradali elaborati
da ACI e Istat, riportano nell’anno 2019 un numero pari a 3921 incidenti con 23 morti e 4752 feriti.
Se prendiamo in considerazione la fascia di età 0-29 anni: 5 morti e 1339
feriti. Tra i conducenti 15 morti e 2996 feriti, tra i passeggeri 7 morti e
1049 feriti e tra i pedoni 686 feriti.
“Siamo
preoccupati per i giovani e le categorie vulnerabili – dichiara Giovanni
Battista Canevello, Presidente dell’Automobile Club di Genova – bisogna
intervenire subito per contribuire ad arginare il grave fenomeno
dell’incidentalità stradale”.
“L’auto –
continua Canevello – rimane il principale mezzo di trasporto, ma aumenta il numero di chi, per muoversi in
città, sceglie forme di mobilità dolce o micro mobilità elettrica. Anche
per questo, ci deve essere, da parte di tutti – pedoni inclusi – il massimo
rispetto delle regole, indipendentemente dal mezzo utilizzato, compresi
biciclette elettriche e monopattini. Ma è, soprattutto, necessario prevedere la
realizzazione di adeguate infrastrutture e percorsi dedicati”.
“Per quanto
riguarda i giovani conducenti – ha
concluso il Presidente dell’Automobile Club di Genova – auspichiamo il
consolidamento dell’esperienza di guida anche attraverso la partecipazione a corsi specifici di
perfezionamento da seguire dopo aver ottenuto la Patente di guida.
Corsi la cui efficacia è dimostrata da tempo in quei Paesi nei quali sono
obbligatori (Austria e Svizzera), e come sperimentato da anni nei Centri di
Guida Sicura ACI-Sara di Vallelunga e Lainate e, in particolare per la nostra
esperienza genovese, con il Centro di guida sicura Drivincentive che è nato nel 2004 e si avvale di una ventina
di istruttori professionisti”.
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