Rientro in Emilia amaro per i rossoblu di mister Ogier, che dopo aver
assaporato il gusto della vittoria a domicilio di una diretta concorrente, si
vedono superati da una marcatura pesante trasformata a tempo praticamente
scaduto dai padroni di casa guidati da coach Mazzuccato. Resta il rammarico per
l’occasione persa nel finale, ma soprattutto per come si è sviluppata la
sconfitta in terra marchigiana.
Aldilà delle due mete bolognesi (Ferretti al
12’ e Soavi al 15’) contro la sola pesarese(in mischia,
proprio all’ultimo minuto), sono indubbiamente pesati i tanti errori dalla
piazzola di un poco ispirato Bottone che ha chiuso con un brutto 1 su 3. Certo,
è chiaro che se nelle “battaglie punto a punto” sperperi tante occasioni nel
gioco da fermo, consenti poi agli avversari di restare agganciati nel punteggio
e magari di superarti sfruttando la dinamica di un singolo episodio. Così è
stato, principalmente per merito dell’educatissimo piede dell’estremo Babbi, abile
nel realizzare 11 dei 16 punti complessivi della sua squadra, tra i quali i
2 complicatissimi della defilata trasformazione decisiva
.Peccato, perché in uno scontro diretto del genere portarsi via
anche “solo” i 4 punti classici spettanti al club vincente, sarebbe
stato un fragoroso ruggito nella giungla di questo inizio campionato.
Ottimismo. Intanto da una generica analisi di queste prime tre partite, possiamo
tranquillamente affermare che il Bologna sia uscito a testa alta da entrambe le
trasferte disputate nella tana delle due principali candidate alla promozione
diretta(Parma e Pesaro) e non è poco. Indubbiamente il girone è molto più
equilibrato del previsto e ci saranno senz’altro delle sorprese, ma
uscire dalle due trasferte più insidiose della stagione con il bonus difensivo
senza concedere quello offensivo, beh potrebbe rivelarsi fondamentale quando
poi si andrà a fare il conteggio finale.
A questo bisogna aggiungere una consapevolezza collettiva (già
mostrata contro Arezzo nell’esordio casalingo) ed una classifica veramente
corta, senza leader conclamati e capace di livellare le squadre. La Pesaro
capolista ad esempio, dista appena 5 punti dal compagine felsinea, che a sua
volta vanta già un roboante + 89 sotto la voce differenza punti.
Insomma, rammaricati sì, ma senza abbattersi: domenica sbarcherà al centro
sportivo “la Dozza” il fanalino di coda Civitavecchia e non serve sottolineare
quanto sia doveroso fare bottino pieno per riprendere immediatamente il cammino
verso la serie A. (by Andrea Nervuti)
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