Se in altre occasioni abbiamo detto che il
movimento ovale trentino non si muove più in maniera compatta, oggi possiamo
dirlo di nuovo. Benacense, Sirena, Gufi e Black
Bears hanno condiviso, col benestare della delegazione provinciale,
di far giocare i propri under 14,
16 e 18 in inediti campionati a Sette, con la formula dei
concentramenti.
I Cedroni non partecipano per mancanza di numeri, Trento e Lagaria sono le più attrezzate e proseguiranno col XV, così come il Sudtirolo. Tra le altoatesine, infine, Merano aderisce al Seven e Bressanone sta a guardare. Non si esclude che qualche formazione veneta si accodi alla nuova formula che, del resto, rimane aperta anche per i club che fanno il XV, ma che potrebbero sfruttare i concentramenti nei momenti di riposo.
I Cedroni non partecipano per mancanza di numeri, Trento e Lagaria sono le più attrezzate e proseguiranno col XV, così come il Sudtirolo. Tra le altoatesine, infine, Merano aderisce al Seven e Bressanone sta a guardare. Non si esclude che qualche formazione veneta si accodi alla nuova formula che, del resto, rimane aperta anche per i club che fanno il XV, ma che potrebbero sfruttare i concentramenti nei momenti di riposo.
(nella foto i piccoli Gufi della Rotaliana)
I piccoli Gufi della Rotaliana
Tra le squadre che si sono mosse per lanciare
il Seven, nessuna ha i
numeri per giocare a XV. L’esperienza di unire le forze tra club, poi, non
sempre funziona perché, alla fine, bisogna giocare con le maglie di una delle
formazioni che si uniscono e, di solito, è quella più strutturata a imporre
nome e terreno di gioco. Ne nasce spesso una disaffezione dei giovani verso il
club d’origine.
(i giovanissimi della Sirena)
I giovani del Sirena
Col 2017-2018, alcuni movimenti locali hanno
dunque deciso di cambiare marcia:
si gioca a 7 e sarebbe meglio il XV, nessuno lo nega, ma i ragazzi vestiranno
la maglia del proprio club, del proprio territorio. Saranno anni di transizione
e la speranza è di crescere e avere squadre a XV in ogni vallata; ma le
“piccole” hanno scelto questa soluzione perché far confluire forze verso Trento
o Lagaria significa spesso, l’anno dopo, ripartire quasi daccapo con le
formazioni junior: i ragazzi formati altrove, abituati al gialloblù del
capoluogo o al neroverde lagarino, non sempre sentono ancora loro le magliette
azzurra, rossoverde, rossoblù e neroarancione.
Alcuni giovani Black Bears
In bocca al lupo, dunque, per la nuova
avventura, con la speranza che tutto, alla fine, contribuisca a far crescere
il movimento ovale nel
suo complesso.
http://rugbytotale.blogspot.it/2017/08/under-trentino-diviso-4-club-fanno.html
(di Luca Nave/SporTrentino)