La
Paspa Pesaro Rugby non vuol fermarsi sul più bello. Fagnani: “Il non poter più
sbagliare è diventata la migliore delle motivazioni”
Terza vittoria stagionale per la
Paspa Pesaro Rugby, la seconda stagionale strappata alla Gran Sasso e, per la
prima volta, ecco servite due domeniche di fila accompagnate da due risultati
positivi che scuotono la classifica. Classifica che ora dice come Pesaro abbia
tre punti di distacco dalla salvezza. Da provare a colmare nelle tre partite
restanti.
Una continuità di risultato che è
arrivata proprio nel momento in cui non era più rimandabile. «Sembra strano, ma in queste ultime due
partite abbiamo giocato tutti con meno pressione proprio quando la situazione
avrebbe suggerito di averne più del solito» l’analisi di Rossano Fagnani,
prima linea giallorossa che dall’esperienza dei suoi 33 anni vede una Pesaro
Rugby «più matura e più concentrata. La
squadra si è messa giustamente in testa di non aver più paura di sbagliare.
Perché l’errore è umano, ma se si sbaglia bisogna fare il massimo per rimediare
senza perdere la testa».
Evidente il passo avanti delle
ultime due partite con Noceto e Gran Sasso. Entrambe partite male, entrambe
raddrizzate con carattere e nervi saldi. In un passato non troppo lontano –
vedi sfida con Prato – accadeva invece di vedere una Paspa che esordiva con le
migliori premesse per poi sfilacciarsi e veder naufragare il risultato: «Un passo avanti sì, ma mi piacerebbe che il
prossimo sia quello di non sbagliare nemmeno i primi dieci minuti e non aver bisogno
della sveglia iniziale – continua Fagnani – Ma siamo sulla strada giusta, la squadra è molto carica e ha imparato a
non abbattersi dopo gli errori. Se si sbaglia, si riparte da zero dando il
massimo e all’80esimo si tirano le somme».
Se finisse oggi il campionato, la
squadra sarebbe però retrocessa: «Noi
andiamo avanti sapendo che se ne sbagliamo una, diventa quasi impossibile
arrivare all’obiettivo. Ma essere con le spalle al muro ci sta motivando tanto».
Motivazione accompagnata da un’accresciuta cura del particolare: «Siamo cresciuti in difesa e sfruttiamo
meglio il piede con Francesco Micheli che le sta mettendo un po’ tutte. Ogni
dettaglio migliorato è un passo in più per spostare gli equilibri».
Si è infortunato Jordan Mills che è
stato tra i maggiori punti di forza della squadra, ma il collettivo è riuscito
comunque a fare risultato: “Ognuno del
gruppo ha aggiunto qualcosa per colmare il vuoto di Jordan e un giocatore
esperto come George Jashitashvili domenica è stato fondamentale per indicare agli
altri la strada da seguire”.
Domenica si va a Roma con la
Capitolina. Che Pesaro ha battuto nell’andata della Poule alla prima con Edmond
in panchina: «Sarà un’altra battaglia
– conclude Fagnani - noi daremo il
massimo e alzeremo la testa solo all’80esimo per vedere dove saremo»
Ufficio Stampa Pesaro
Rugby
Daniele
Sacchi
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