L’AMATORI CAPOTERRA CERCA CONTRO NOVARA IL QUARTO SIGILLO CONSECUTIVO.
Coach Queirolo: “Occorre evitare cali d’intensità pericolosi”
Rimanere concentrati e puntare al poker di vittorie consecutive. Questo è l’obbiettivo dell’Amatori Rugby Capoterra in vista del prossimo turno di campionato. La quarta giornata della serie B, propone un Capoterra-Novara che potrebbe regalare alla formazione allenata da Juan Manuel Queirolo il quarto sigillo consecutivo, al cospetto di una squadra, quella piemontese che di vittorie, ancora non ne ha ottenuta alcuna e cercherà, domenica al comunale di via Trento (si parte alle 14:30) quantomeno di strappare qualche punto alla compagine isolana.
Un Capoterra che lotta contro gli avversari, soffre, sbaglia (quello è
normale), fa gioco ma soprattutto si fa amare dai tifosi che, siamo certi,
anche domenica verranno in gran numero per sostenere l’Amatori. I risultati e
le zone alte della classifica però non devono trarre in inganno. Il campionato
è lungo, lunghissimo, la squadra non ha ancora sulle gambe gli 80’ e, ci
saranno, inevitabilmente anche momenti difficili.
Ma questo è un gruppo nato per lottare e anche le giornate nere saranno
superate brillantemente, magari confidando nell’aiuto anche della dea bendata,
che da alcuni anni a questa parte non ha mai guardato in faccia l’Amatori. E
per ora non ci rimane che goderci questi ragazzi che finora sono riusciti, a
suon di vittorie a posizionarsi in alto.
Juan Manuel Queirolo, che sensazione si ha nel respirare l’aria dell’alta classifica?
“Sicuramente siamo contenti di essere in una bella posizione di
classifica. Ma stiamo con i piedi per terra. Non credo che bisogna guardare
dove siamo ora. Perché è troppo presto e perché non è l’obbiettivo principale.
Noi dovremo essere lassù solo quando avremo raggiunto un buon livello di gioco
che, sono certo, ci porterà in alto”.
Quindi è prematuro sognare?
“Sicuramente. Ancora siamo lontani, occorre lavorare, fare ancora tante
partite, affrontare le migliori del torneo e arrivare alla conclusione
campionato con il livello di gioco che ci siamo prefissi. E, solo allora
tireremo le somme”.
Cosa manca in definitiva?
“L’obbiettivo principale è quello di mantenere al lungo il nostro gioco.
Domenica scorsa ci siamo riusciti per almeno 30’, poi una serie fattori
negativi ci hanno costretto alla difensiva. Ecco dobbiamo riuscire ad arrivare
almeno a 50-60 minuti. Sarebbe davvero bello. Ora, una volta che cominciamo a
calare il ritmo ci portiamo al livello dei nostri avversari. E così non deve
essere. Dobbiamo tenere la supremazia per più tempo evitando che la squadra che
affrontiamo diventi protagonista”.
Ancora poco maturi?
“Esatto. Abbiamo cali d’intensità pericolosi. È vero abbiamo vinto tre
gare di fila, ma quanta sofferenza e quanti rischi abbiamo preso proprio perché
non siamo riusciti a mantenere la giusta concentrazione e giocare con il giusto
ritmo. Ma sono fiducioso nel gruppo. Ragazzi che daranno soddisfazioni a se
stessi, alla società e a Capoterra tutta, una volta che avranno gli 80’ sulle
gambe e sulla testa”.
Domenica Novara… battaglia anche
stavolta?
“Dobbiamo metterci in testa che ogni gara sarà sofferta. Novara non ha
ancora vinto in campionato, ma quello “0” in classifica non ci deve trarre in
inganno. Ovviamente concentrazione massima e attenzione ai piemontesi che
arriveranno a Capoterra con il chiaro intento di volerci fare qualche scherzo.
A noi il compito di evitare le loro trappole e mettere in campo tutto quanto di
buono fatto in questi mesi”.
(Foto di Roberto Avondoglio di Savona, tratte dal test Savona/Capoterra di domenica scorsa ed inserite da RUGBYTOTALE)
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