Alfio era solito dire che il rugby lo aveva fatto diventare uomo e gli asini gli avevano fatto comprendere il mondo ed era riuscito a costruirsi una vita riempiendola con le sue passioni.
Blogger, naturalista, Flying gardener,
scrittore e rugbista sempre.
Flanker dal placcaggio inesorabile, capitano per lunghissimi anni, ha giocato fino a quando i sopraggiunti limiti di età non glielo hanno consentito oltre. Capitano lo è rimasto per sempre, anche dopo aver cominciato la carriera da allenatore, con la squadra femminile e con le giovanili. Il suo stile era asciutto: poche parole, serietà e carisma da vendere che i ragazzi gli riconoscevano. La passione del rugby l'ha trasmessa anche in famiglia alla figlia Fanny che ha continuato nella squadra femminile la tradizione del padre.
In occasione della sua ultima partita,
raggiunti i 42 anni, i compagni avevano fatto stampare le magliette con
l'immagine del suo numero 7 con gli asinelli.
Ciao capitano, ci congediamo da te attraverso
le parole dei tuoi amici. Il nostro affetto va ai figli ed ai nipoti.
" Alfio aveva sempre qualcosa da
insegnarti e metteva tanta calma. Se lo incontravi lontano dal rugby ti
insegnava come accendere un fuoco in natura, ecco questo era lui"- Ivan
"Un guerriero instancabile..sul campo poche
parole tanti fatti" - Ilario
"Un grande GUERRIERO, un grande
CAPITANO, mi ricordo ancora la grinta che ci dava quando faceva il discorso
prima di entrare in campo, ma soprattutto mi ha insegnato a non mollare
mai" - Nicola
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