Partito dalla cattedrale di Canterbury lo scorso 30
maggio con lo zaino in spalla e un paio di buone scarpe ai piedi, pronto a
percorrere tutti i 1800 chilometri della via Francigena, la strada che
porta a Roma. Dopo 76 giorni di viaggio,
lo scorso 16 agosto il nostro “Betto” è
arrivato in Piazza San Pietro.
“E’ stato un viaggio lungo e faticoso,
ho passato momenti brutti e di sconforto quando mi è capitato di non trovare un
rifugio per dormire, quando mi è mancata l’acqua, il cibo oppure quando è
capitato di dovermi fermare per la forte pioggia” racconta il Betto. “Momenti
che ho superato grazie all’aiuto di Roberto Lorenzani che mi ha preparato
mentalmente e di Giulia Barbieri che mi ha preparato atleticamente”.
“Il momento più bello del viaggio l’ho
vissuto quando sono entrato in Piazza San Pietro, ero al telefono con Roberto
Nisica, è stato bellissimo. Non ho potuto non pensare ad ogni piccolo traguardo
quotidiano che ho raggiunto per arrivare a Roma, la soddisfazione è stata
immensa”.
Il Betto ha trovato ad accoglierlo due suoi giocatori, Davide Piola e Davide Martani, oltre che da Gabriele Cicchinelli, per 3 anni seconda linea dell’HBS Colorno. Giusto il tempo dei saluti prima di ritirare il documento della Via Francigena riservato ai soli viaggiatori che hanno completato a piedi il percorso e la richiesta di poter incontrare il Papa. Richiesta che è stata accolta ed infatti la mattina dopo l’ex giocatore del Rugby Colorno era a udienza da Papa Francesco assieme ad altri viandanti che come lui avevano affrontato questo cammino.
“Ero proprio lì in seconda fila, al
termine dell’udienza ci siamo stretti la mano. Ero talmente emozionato che non
ricordo nulla di ciò che ci siamo detti. Incontrare Papa Francesco è stato
talmente emozionante che mi sono commosso, è una figura di una portata enorme”.
“Ringrazio tutti quelli che mi hanno
accompagnato in questo viaggio, chi ha camminato con me e chi è venuto a farmi
visita soprattuto quando sono passato in Emilia, vicino alla mia Colorno. Un
ringraziamento particolare è per Roberto Nisica che mi ha supportato in questa
mia avventura” conclude il Betto.
Qualche giorno di meritato riposo, una
settimana a Vada a fianco dell’amico Michele
Mordacci al Tigers Camp e da lunedì prossimo il nostro Betto sarà
di nuovo in campo con i suoi ragazzi, i
“Barbari” della squadra cadetta del Rugby Colorno, pronto a iniziare da
allenatore una grande stagione con l’obiettivo della promozione in Serie B.
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