L’Amatori Capoterra dopo due mesi ritorna al comunale
Avversario di turno il Monferrato quarta forza
del torneo di serie B
Capoterra. L’ultima
partita, l’Amatori Rugby Capoterra, l’aveva disputata più di due mesi fa,
esattamente il 12 dicembre, in casa contro il Rugby Lecco. Non andò bene, con
il XV di Capoterra che, dopo 80’ di vera e propria battaglia si arrese alla
compagine lombarda con il punteggio di 18-0.
Fu l’ultima gara del 2021, ma anche l’ultima
panchina del tecnico argentino Alejandro Eschoyez, sollevato a gennaio
dall’incarico di capo allenatore della prima squadra.
Poi la sosta, i contagi e la speranza di
ripresa. Ma ora, a due mesi di distanza tutto sembra dimenticato e si riparte.
Domenica sarà ancora il comunale di via Trento
a dare il bentornato al Rugby Capoterra che, alla ripresa del torneo di serie
B, ospita alle 14:30 il Monferrato, quarta forza del campionato.
Capoterra vuole punti per cercare di risalire
la china e rendere più interessante un campionato che tra soste e contagi si è fatto
un tantino complicato.
Si riprenderà con la collaborazione e
consulenza tecnica di Carlo Atzori, tecnico federale, ex giocatore e
responsabile tecnico delle giovanili dell’Amatori. Uno che di sicuro conosce
bene l’ambiente e lo spirito del Capoterra.
Sarà lui a traghettare la squadra fino
all’arrivo del nuovo allenatore per la prossima stagione, ma questa è un’altra
storia.
Avversario ostico quello piemontese che si
presenta al comunale con l’intento di fare risultato per incrementare la
classifica e puntare sempre più nelle zone alte. E l’Amatori non rimarrà certo
a guardare. Lo spirito combattivo del gruppo nonostante la sosta, quello è
rimasto intatto, e il XV isolano farà di tutto per onorare la sfida e, magari
dare delle soddisfazioni ai propri tifosi, come sottolinea Gabriele Ambus, vice
capitano del Capoterra.
“Finalmente, non vedevamo
l’ora di ripartire” ammette. “Domenica si riparte e riassaporeremo il gusto
della sfida, della competizione con l’intento di conquistare punti. L’ultima
partita prima di Natale, un’eternità. Poi la sosta, il Covid e gradatamente la
ripresa. Oggi c’è tanta voglia di rientrare in campo”.
Si riparte, ma la squadra in che condizioni si
appresta ad affrontare Monferrato e la prima gara del 2022?
“Abbiamo dovuto fare i conti
con vari contagiati all’interno del gruppo squadra nel periodo delle
festività”, prosegue Gabriele Ambus – “ma ora la rosa è al completo e stiamo
lavorando con grande dedizione. C’è tanto impegno e lo vedo ogni sera nel corso
degli allenamenti”.
Si riprende affrontando una squadra difficile
come il Monferrato.
“Il Monferrato è un
avversario certamente temibile. Nel corso delle passate stagioni lo abbiamo
affrontato in più occasioni. Sono certo che verranno in Sardegna, come al
solito motivati, sarà una partita molto fisica e dura sui punti d’incontro. Noi
ci stiamo preparando al meglio”.
Nel corso di questi due mesi è cambiato anche
la guida tecnica con la squadra che ha salutato Alejandro Eschoyez. Cosa è
cambiato?
“Con l’avvicendamento alla
guida tecnica, ci sono stati alcuni cambiamenti sul piano del gioco e su alcune
fasi dello stesso. Ovviamente tutta la squadra si è messa a completa
disposizione del nuovo staff tecnico”.
L’Under
17 ci prova. Domenica lo spareggio contro Noceto
L’obbiettivo sono le finali nazionali di
categoria
CAPOTERRA. La gara era in programma il 16 gennaio scorso, ma la
pandemia e il nuovo picco di contagi hanno rimandato incontri e bloccato
campionati. Ora tutto sembra riprendere in normalità e domenica a Roma, sul
campo neutro delle Fiamme Oro, la formazione Under 17 dell’Amatori Rugby
Capoterra, fresca del titolo regionale di categoria, affronta il Noceto. Primo
step per avvicinarsi al girone d’Elite assieme alle squadre del centro sud. La
vincente di questo raggruppamento poi parteciperà all’ultima fase: le finali
nazionali per la conquista del tricolore di categoria.
La formazione isolana, nonostante la lunga sosta e con le dovute
precauzioni, si è preparata al meglio, nelle scorse settimane, proprio per
arrivare nel miglior modo possibile a questa sfida, sotto l’attenta guida del
tecnico Carlo Atzori che ribadisce il concetto espresso alcune settimane fa,
prima che il match venisse rinviato. “E’ una gara secca da dentro o fuori. Noi
ci siamo preparati al meglio e sarà il campo a dare le giuste risposte. Per i
ragazzi si tratta indubbiamente di un modo importante per fare esperienza, del
resto l'obiettivo è sempre quello di "formare" i nostri atleti sia
come atleti che come uomini ed aumentare il loro bagaglio sportivo-rugbystico.
Io dico sempre che, facendo sport, non deve mancare il divertimento, ma anche
il divertimento facciamolo seriamente, poi visto che parliamo di una finale.
Beh, giochiamocela e vediamo come andrà a finire”.
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