Domenica si
fa sul serio, arriva il Cus Catania, ma davvero, mica come il Colleferro: e
nonostante campionati studenteschi in giro per la penisola, la nuova Under16
del Ragusa Rugby si compatta sempre di più, serrando le fila in occasione di
questo debutto realmente giocato.
I barrage nazionali vanno sudati e conquistati, ma certamente aprono le porte del paradiso del rugby giovanile: parafrasando Bob Dylan, la nostra U16 cercherà di ottenerli prima che queste porte si chiudano.
E così, sul finire dell'allenamento incontro Massimo Lucenti, disponibile come sempre a scambiare qualche battuta, soprattutto adesso che incombe questo importantissimo impegno.
«Direi che siamo pronti» - esordisce col suo tono discreto. «C'è sempre da lavorare e da migliorare. Ma lo zoccolo duro sta crescendo, si allena da luglio col massimo dell'impegno, soprattutto ha ben accolto i nuovi arrivi e quasi metabolizzato le partenze più importanti. I giovani fanno presto».
I barrage nazionali vanno sudati e conquistati, ma certamente aprono le porte del paradiso del rugby giovanile: parafrasando Bob Dylan, la nostra U16 cercherà di ottenerli prima che queste porte si chiudano.
E così, sul finire dell'allenamento incontro Massimo Lucenti, disponibile come sempre a scambiare qualche battuta, soprattutto adesso che incombe questo importantissimo impegno.
«Direi che siamo pronti» - esordisce col suo tono discreto. «C'è sempre da lavorare e da migliorare. Ma lo zoccolo duro sta crescendo, si allena da luglio col massimo dell'impegno, soprattutto ha ben accolto i nuovi arrivi e quasi metabolizzato le partenze più importanti. I giovani fanno presto».
Segno comunque che, anche da un punto di vista umano, lo zoccolo duro rimasto
dallo scorso anno è cresciuto parecchio, aggiungo io.
«Segno che i ragazzi non si creano problemi, a maggior ragione se i nuovi mostrano disponibilità ad impegnarsi con la massima serietà. Sono giovani, ma già con le idee chiare».
Che partita sarà, Massimo?
«Sarà una partita tosta, da giocare con la massima attenzione. Loro hanno giocato l'Elite lo scorso campionato, quindi è una squadra abituata a lottare a certi livelli. Anche loro hanno perso gli elementi del 2001, ma il quindici visto domenica scorsa contro il Messina è comunque temibile».
E i nostri?
«I nostri vengono da una cavalcata incontrastata, quella dello scorso campionato, dominata con punteggi rilevanti. E, paradossalmente, domenica il problema potrebbe essere proprio questo: abituati a vincere senza eccessivi patemi, i nostri ragazzi potrebbero psicologicamente andare in sofferenza qualora dovessero trovarsi in svantaggio. Ci sarà da stare attenti».
Le contromisure?
«Nessuna in particolare. Oggi abbiamo lavorato sulla difesa e sulla reattività, con impegno ma senza caricare i ragazzi di eccessive responsabilità. Non aver giocato domenica scorsa, da un certo punto di vista, potrebbe essere stata una cosa non del tutto positiva: oggi infatti conosceremmo il nostro reale potenziale. Tanti ragazzi sono arrivati, ed altri ne stiamo recuperando, e la partita di martedì sera contro i nostri ragazzi della U18 ha confermato che siamo tosti anche noi. Sapremmo giocarcela».
«Segno che i ragazzi non si creano problemi, a maggior ragione se i nuovi mostrano disponibilità ad impegnarsi con la massima serietà. Sono giovani, ma già con le idee chiare».
Che partita sarà, Massimo?
«Sarà una partita tosta, da giocare con la massima attenzione. Loro hanno giocato l'Elite lo scorso campionato, quindi è una squadra abituata a lottare a certi livelli. Anche loro hanno perso gli elementi del 2001, ma il quindici visto domenica scorsa contro il Messina è comunque temibile».
E i nostri?
«I nostri vengono da una cavalcata incontrastata, quella dello scorso campionato, dominata con punteggi rilevanti. E, paradossalmente, domenica il problema potrebbe essere proprio questo: abituati a vincere senza eccessivi patemi, i nostri ragazzi potrebbero psicologicamente andare in sofferenza qualora dovessero trovarsi in svantaggio. Ci sarà da stare attenti».
Le contromisure?
«Nessuna in particolare. Oggi abbiamo lavorato sulla difesa e sulla reattività, con impegno ma senza caricare i ragazzi di eccessive responsabilità. Non aver giocato domenica scorsa, da un certo punto di vista, potrebbe essere stata una cosa non del tutto positiva: oggi infatti conosceremmo il nostro reale potenziale. Tanti ragazzi sono arrivati, ed altri ne stiamo recuperando, e la partita di martedì sera contro i nostri ragazzi della U18 ha confermato che siamo tosti anche noi. Sapremmo giocarcela».
Insomma,
neanche per quelli del Cus sarà una passeggiata. Intanto i ragazzi hanno finito
e sfilano stanchi e sorridenti verso lo spogliatoio. Massimo allora chiede
scusa, mi saluta e si accoda a loro.
E dunque, domenica mattina sarà come sempre il campo a dire quali delle due squadre avrà ottenuto il paradiso, dopo il match, ma prima che qualcuno le chiuda, queste benedette porte.
E dunque, domenica mattina sarà come sempre il campo a dire quali delle due squadre avrà ottenuto il paradiso, dopo il match, ma prima che qualcuno le chiuda, queste benedette porte.
Queste le
partite in programma domenica:
Turno di semifinale
Roma Legio Invicta |
Avezzano
|
Frascati 2015
|
Viterbo
|
Ottopagine Benevento
|
Nea Ostia
|
Napoli Afragola
|
Villa Pamphili
|
Primavera Roma
|
Sambuceto
|
Ragusa Rugby
|
Cus Catania
|
Turno di ripescaggio
Esperience School Roma |
Tigri Bari
|
Arnold Rugby Roma
|
Appia Salario
|
Civitavecchia
|
IV Circolo Benevento
|
Rugby Vesuvio
|
Latina
|
Roma Olimpic
|
Santa Maria CV
|
Colleferro
|
CLC Messina
|
Battendo il
Cus Catania, i ragusani giocherebbero in casa, domenica 8 ottobre, la finale
per l’accesso al Campionato Elite con una tra Roma Legio Invicta, Avezzano,
Colleferro o CLC Messina.
Perdendo, invece, disputerebbero il Turno di recupero, sempre in casa, domenica 1 ottobre, con la vincente di Esperience School Roma – Tigri Bari
Perdendo, invece, disputerebbero il Turno di recupero, sempre in casa, domenica 1 ottobre, con la vincente di Esperience School Roma – Tigri Bari
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