SAVONA RUGBY
- UNA SQUADRA E UNA SOCIETA’ sportiva di provincia con budget
bassissimo, ma con voglia e passione infinita, un torneo con squadre blasonate,
storiche e forti, un tecnico, e il suo staff, sereno ma determinato, una
vittoria della stagione 2015/16 che i bookmakers avrebbero dato 1.000.000:1.
(Ulisse Becher allenatore/educatore del minirugby savonese ha contribuito in modo determinante alla "crescita" del movimento)
Non stiamo parlando del
Leicester del presidente thailandese Vichai Srivaddhanaprabha e del tecnico
Claudio Ranieri, ma del Savona Rugby del piu’ pasciuto, ma non meno caparbio
Presidente Dario Ermellino e del tecnico Ulisse Becher e del suo secondo Annabelle “BABU” Piras, che giovedi 2 giugno in
una delle culle del rugby ligure, lo stadio “Marco Calcagno” di Cogoleto, in
occasione della festa Regionale del Rugby organizzata dal CRL della FIR, a
conclusione della stagione agonistica, ha conquistato l’ambìta Coppa in Palio.
Un altro importante riconoscimento regionale dopo la vittoria del mese scorso
delle scuole De Amicis al Torneo scolastico Ravano, che ha portato per la prima
volta il trofeo a Savona. In una giornata che prevedeva pioggia e temporali, un
inaspettato sole ha illuminato un giorno indimenticabile per gli aquilotti
biancorossi e per tutto il movimento rugbistico e sportivo savonese. Girone
eliminatorio A: Savona con Spezia – Genova Rugby e Province dell’Ovest/A. Vinte
tutte le partite dagli aquilotti con zero mete subite e piazzamento al primo
posto nel girone. Sul campo 2 il Tigullio Rapallo, appendice della Pro Recco
Rugby, vinceva contemporaneamente il Girone B, mentre un’appassionante sfida all’ultima
partita tra Cogoleto e Province dell’Ovest/B sul campo 3, in quello che
possiamo definire il girone di ferro, assegnava agli “Orsi” il primo posto nel
girone C per miglior differenza mete, alla fine di una partita combattutissima
e finita 2/2 con il pareggio conquistato dal CFFS Cogoleto negli ultimi minuti,
e pero’ non è stato sufficiente per il piazzamento alla testa del girone.
Girone Finale per il 1° posto che metteva di fronte quindi le protagoniste
della stagione: Tigullio,
Province dell’Ovest e Savona Rugby. Vinta la prima
partita con i biancocelesti del Tigullio, di fronte agli aquilotti si sono
schierati gli “Orsi” delle Province che vanno in vantaggio subito con una meta sorprendendo
i biancorossi, e gli stessi non possono ancora sapere che sarà anche l’unica
che subiranno in tutta la giornata. Ma negli occhi di questi bambini guidati
dal capitano Giulio “DEVA” Devasini e del vicecapitano Emilio “EMI” Boraschi
c’è una consapevolezza incredibile, nelle loro mani e nelle loro gambe giocate
e azioni “da filmare”, come afferma qualcuno anche tra gli avversari, non è una
esagerazione è tutto normale, stiamo raccontando di rugby, sulle loro labbra
sorrisi. Prima il pareggio, poi la seconda e la terza meta.
Tre mete, tre come
i fischi finali dell’arbitro che fanno esplodere di gioia tutti, allenatori,
accompagnatori, giocatori, amici, genitori, fratelli e sorelle: C’è chi piange
di gioia, chi ha scritto il report è uno di quelli, chi per una testata
all’ultima azione come Gregorio “KATTIVIK” Gibellini, che rimarrà immortalato
nelle foto con ghiaccio sulla testa. C’è tutto, senza dimensioni nè limiti,
come in un sogno, come quelli che si facevano tornendo a casa dai tornei negli
ultimi quattro anni, immaginando come sarebbe stato vincere, alzare una coppa,
essere premiati, essere i primi. Solo che questa volta è reale e prende forma
quando il Presidente del CRL della FIR, Oscar Tabor,
chiama il Savona Rugby a ritirare la Coppa Regionale.
L’U/10 del Savona
ringrazia, quindi, i compagni dell’U/8 e dell’U/12 che li hanno accompagnati
negli allenamenti ed erano presenti a tifare e supportare, ai tecnici e ai
dirigenti tutti con un particolare grazie ad Ulisse Becher, e naturalmente al
Presdente Dario Ermellino ed alla Società. Infine ai genitori e a Paola e
Luigi, nostri grandissimi e insostituibili amici sponsor della AGENZIA MARINO
ASSICURAZIONI.
REPORTAGE DI GIANNI FRANCIOSO E
FOTO DI ROBERTO AVONDOGLIO (nel riquadro)
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