QUANDO SI PARLA DI
REGAN SUE, si parla solo di promozioni! Da quando nel lontano 2002 l’atleta
neozelandese maori, mediano di apertura e contemporaneamente allenatore dei
trequarti, i club dove ha giocato in Italia, vale a dire Pro Recco, CUS Torino
ed Asti hanno ottenuto solo passaggi alle serie superiori. In Serie A ci sono
andati i rivieraschi, i monferrini mentre i subalpini addirittura sono passati
dalla Serie C1 alla Serie A.
(Una foto di archivio di Regan Sue all'arrivo in Italia nella Pro Recco)
Ha concluso la sua carriera nel nostro Paese a
Viadana, ma guarda caso la Società goiallonera era già in Eccellenza, non aveva
da ottenere promozioni. A Viadana, dove giocano in prima squadra, sono rimasti
i suoi due figli, Keanu e Khyan. Reagan Sue ritorna in Italia per l’ HAKA CAMP,
due stage in programma il primo ad Asti all’interno della Cittadella del Rugby
sul Lungotanaro, l’altra a Piacenza. Un breve periodo nel quale, con Nathan
Troy, altro maori ora ancora in Italia, ai settanta giovani dagli otto ai
quattordici anni di età sarà presentato il gioco del rugby come è interpretato
dal popolo maori neozelandese e non solo, agli stessi ragazzi sarà illustrato
lo stile di vita sociale e la cucina degli stessi. Una “finestra” sul popolo
che vive di rugby in modo sano, corretto e nel profondo rispetto degli
avversari.
I ragazzi saranno
“alloggiati” in un gruppo di tende da dieci posti ciascuna, ed i due principali
maestri per l’occasione saranno, appunto, Regan Sue che oltre ad essere
allenatore del massimo livello del’’I.R.B., ha giocato nelle nazionali
giovanili degli All Blacks, e Nathan Troy. Quest’altro maori, cinquantatreenne,
con esperienze al suo paese ma anche nel Connacht, poi nei Glasgow Warriors,
nel Mogliano dove vinse lo scudetto ed infine nelle Zebre, giocatore trequarti
è diplomato per le diete e la nutrizione dei bimbi e adolescenti. Ad Asti,
logicamente, saranno agevolati dalla presenza di alcuni tecnici e dirigenti del
club locale.
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