LUNEDI’ SCORSO ABBIAMO GIA’ PUBBLICATO UN POST SUL TEST TRA U18 DI
CUS GENOVA E ROVATO, MA ORA TOCCA AL CLUB UNIVERSITARIO A PRESENTARE IL PROPRIO PENSIERO, CON
DETTAGLIATA CRONACA DI PIETRO TREU.
Meteo pressochè ideale
sul duro campo neutro “Giovani” di Voghera, dove si fronteggiano CUS Genova e
Rugby Rovato per la conquista del Trofeo “Clavarezza”. Il numeroso pubblico
(circa un centinaio di spettatori) è equamente diviso. La cabala recita Genova
(l’anno scorso l’U16 ligure – era il Genova Rugby n.d.r. - conquisto’ sul
medesimo terreno la Coppa Walter Piccoli) ma la realtà si manifesterà cinica e
bara. Lo start-up si rivela appannaggio biancorosso, grazie anche al Rovato che
palesa apparenti limiti nei fondamentali tanto da agevolare la prima meta dei cussini
ad opera di “explosionBarbieri”, con la successiva trasformazione di
“furettoManti” al 5’ (7/0). Al 7’ i lombardi hanno l’agio di ridurre le
distanze ma sprecano malamente un calcio da posizione favorevole. CUS appare
meglio organizzato e mena le danze fino al 15’, quando con un contropiede
micidiale le ali bresciane uccellano la burrosa ed impreparata difesa cussina,
marcando il meritato try e successiva trasformazione (7/7). CUS disorganizzato
ed in confusione lascia spazio agli avversari che affondano la destabilizzata
difesa biancorossa: meta del Rovato (di Radetic n.d.r.) al 19’ con
trasformazione agevolata da rimbalzo dell’ovale sulla traversa (7/14).
Appena
sei minuti e i bresciani – a seguito di una bella touche rubata – con
prepotenza ed ardore ribadiscono il meritato delta nel punteggio: meta e
trasformazione (Suardi n.d.r.) al 26’ (7/21). Per l’appunto le touche perse dal
CUS saranno il teit-motiv dell’incontro. Il prosieguo del tempo registra un
autorevole contenimento lombardo a fronte di giocate scontate da parte dei
genovesi. Tuttavia nel finale di frazione è “power DiVietro” che al 33’
trascina i compagni verso la linea di meta e marca il try di giornata, con
“furettoManti” preciso salla piazzola (14/21). L’inizio della ripresa esprime –
da parte dei ragazzi di Sancho Bottino – la medesima approssimazione nelle fasi
difensive, come non si era visto in tutte le partite che hanno portato i
genovesi a questo incontro di finale. Tra il 47’ ed il 49’ i lombardi hanno la
chance di chiudere l’incontro, ma mancano di un soffio una meta in contropiede
e ciccano incredibilmente un calcio di punizione da posizione elementare.
E’ il
prodromo comunque alla debacle cussina: al 55’ – dopo innumerevoli fasi – il Rovato muove il tabellino con una
meta non trasformata (14/26). L’ennesimo ceffone restituisce un moto di
orgoglio del XV biancorosso che, al 60’, dopo una mischia mai finita nei 5
metri rovatesi, illumina la scena con la caparbietà di “armageddonKonatè” che
si catapulta oltre la linea di meta “forza cieca di baleno”! Da par suo
“furettoManti! Non perdona dalla piazzola e confeziona l’inizio della rimonta
(21/26). Appena cinque giri della lancetta e l’insperato accade: conquistata
palla a metà campo "FredAstaireCambiaso"– lo vediamo bene – comincia a danzare tra un
boogie e un foxtrot ubriaca la difesa avversaria e colloca
l’ovale quasi in mezzo alle acca al 65’. Il suo sodale “furettoManti”
probabilmente ha già dato tutto e fallisce la trasformazione (26/26). E
maledettamente sorpasso fa rima con contrappasso: al 70’ viene espulso (??)
“rushRebora” e contestualmente attribuiti un calcio (??) ai bresciani (come
dire: prego accomodatevi...) e questo è l’epilogo, comunque senza attenuanti
(26/29). A parte l’episodio finale il Rovato ha meritatamente conquistato la
posta in palio, anche perchè si è trovato di fronte il peggior CUS della
stagione, carente proprio nei suoi punti di forza quali la difesa e l’ampio
gioco alla mano.
Onore ai vincitori e comunque grazie agli sconfitti, quest’ultimni
interpreti di una stagione memorabile, caratterizzata da 20 successi su 22
incontri e dall’accesso al campionato Elite per la prossima stagione. Ad
maiora: e lo scriba si congeda.
(Le foto 1 - 2 - 3 sono di Paolo Pendola nel riquadro)
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