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G B Y R E T R O 6
(tratto da IL LAVORO del 27 luglio 1989)
Come vivono le Società della Liguria
Recco, ecco la storia di vent’anni di rugby
VENT’ANNI DI RUGBY nel levante ligure conservano una certa peculiarità
per la società rivierasca. Vent’anni di confronti con l’iniziale e giudizioso
avvio dei Begali, Corona, Farina, Gallian, Giomi, Mingo ovvero i dirigenti
fondatori che con i ragazzi (molti provenienti dall’Istituto Vivaldi) e con i
tecnici di quel tempo (Begali, Massa, Conforto, ecc.) hanno costruito attorno a
loro un alone di fiducia e di certezza nel mondo della palla ovale ligure. Il
Recco, ora proietta le proprie energie nel futuro ponendosi quale concreta
alternativa del levante al piu’ blasonato e glorioso club del Cus Genova. A
Recco confluiscono ragazzi provenienti da Sori, da Camogli, da Riva Trigoso, da
Chiavari, dalla periferia del capoluogo regionale e persino da Busalla. “Anche
il Recco – commenta il d.s. degli
Squali, Roberto Besio – ha i suoi problemi. Nel rugby, come nelle altre
discipline sportive, molti ragazzi tra i 19 e 21 anni abbandonano l’attività
atletica lasciando vuoti difficilmente colmabili nei vari club.”
“Il nostro problema
principale – prosegue Besio – rimane quello finanziario. Nutriamo fondate
speranze di ottenere da parte dell’Amministrazione comunale un valido aiuto,
del resto la nostra Giovanile (Campione regionale) rappresenterà la cittadina
ligure in zone rugbisticamente evolute quali Padova, Treviso, Parma, Milano,
Roma e naturalmente aspiriamo a rimanere in questo raggruppamento, il girone
che assegnerà lo scudetto della Giovanile.”
Fondamentalmente la vostra Società è giovane, e le principali attenzioni
sembrano rivolgersi proprio alle formazioni giovanili, ed in particolare agli
“squaletti” dell’Under 19. Insomma, il Recco è per la linea verde...... “La
prima squadra – replice Besio – sarà al piu’ presto rinforzata con l’arrivo di
nuovi elementi per poter affrontare degnamente la C/1. Inizialmente, purtroppo,
non potremo inserire alcuni ruggers della Giovanile già maturi per la prima
squadra, ma già impegnati nel campionato di categoria.”
Il Recco, escludendo alcuni test datati 1968, ha disputato tutti gli
incontri al Carlo Androne, ricavato con tanto sudore e fatica dalla roccia, ma
ora si parla di un nuovo impianto sportivo....
“L’offerta è partita di riflesso – conclude Roberto Besio – dal Comune
di Recco. La nuova struttura, da noi positivamente accolta, sorgerà a pochi
chilometri dall’attuale struttura e disporrà di un bel campo in erba con
relativi impianti d’irrigazione e d’illuminazione per le partite in notturna,
nonchè disporrà di una capienza di circa 1.000 spettatori, sede sociale con
segreteria, quattro spogliatoi per atleti e spettatori. Attualmente il Recco
attende l’inizio della prossima stagione agonistica al quale parteciperà con la
prima squadra al campionato di serie C/1, e non potrà disporre per le nuove
disposizioni della Fir di giocatori stranieri, e ai tornei nazionali per
l’Under 19, regionale per l’Under 17 e 15.”
P.S.
Ferma l’attività agonistica proseguiamo con la pubblicazione di alcuni miei
articoli piuttosto datati. Agli stessi sono abbinate fotografie tratte dagli articoli
originali, invecchiate dal trascorrere del tempo e digitalizzate in modo del
tutto artigianale. Di piu’ non posso fare. In ogni modo anche questo è un modo
di rimanere in contatto con RUGBYTOTALE che ricomincerà probabilmente entro il
giovedi 7 gennaio 2016.
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